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Asili nido e scuole dell’infanzia, finanziati 453 progetti

Asili nido e scuole dell’infanzia, finanziati 453 progetti

Pubblicati gli esiti del bando da 700 milioni di euro per messa in sicurezza, riqualificazione e costruzione di edifici

Vedi Aggiornamento del 09/03/2023
Foto: Graham Oliver © 123RF.com
di Rossella Calabrese
06/08/2021 - Sono 453 i progetti ammessi al finanziamento nell’ambito del Bando da 700 milioni di euro destinato ai Comuni per la messa in sicurezza, la ristrutturazione, la riqualificazione, la riconversione, la costruzione di edifici per asili nido, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia. Lo fa sapere il Ministero dell’Istruzione.

Il Ministero pubblica il decreto di approvazione corredato da 3 allegati: elenco degli enti partecipanti all’Avviso pubblico (allegato 1), graduatoria divisa per tipologie di interventi ed enti (allegato 2) e assegnatari del finanziamento (allegato 3).

La Regione che ottiene più risorse è la Campania, con circa 138 milioni di euro per 87 progetti, seguita dalla Lombardia, con circa 58 milioni per 40 interventi, dalla Sicilia, alla quale saranno assegnati oltre 56,7 milioni per finanziare 31 progetti, dalla Puglia, con 56 milioni per 32 progetti, e dalla Calabria, che avrà a disposizione 53,2 milioni per 34 interventi.
 
I 700 milioni di euro, come previsto dal Bando, sono stati così ripartiti:
- 280 milioni per gli asili nido;
- 175 per le scuole dell’infanzia;
- 105 per i centri polifunzionali per servizi alla famiglia;
- 140 milioni per la riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati.
 
Scendendo nel dettaglio delle tabelle pubblicate dal Ministero, si evince che sono stati finanziati: 104 asili nido (per 112 milioni di euro), 34 scuole dell'infanzia (68 milioni di euro), 25 centri polifunzionali (41 milioni di euro) e 50 progetti di riconversione (60 milioni di euro), per un totale di 213 progetti e 281 milioni di euro in aree non svantaggiate e 99 asili nido (167 milioni di euro), 50 scuole dell'infanzia (103 milioni di euro), 34 centri polifunzionali (63 milioni di euro) e 52 progetti di riconversione (78 milioni di euro) per un totale di 235 progetti e 411 milioni di euro in aree svantaggiate.

Il Ministero ha ricevuto 2.654 richieste di finanziamento e ha ritenuto ammissibili interventi per circa 692 milioni di euro. Le risorse restanti saranno ridestinate, insieme alle economie, per lo scorrimento delle graduatorie.
 


Le candidature degli Enti locali hanno riguardato per il 51,7% le scuole dell’infanzia, per il 23,9% gli asili nido, per il 17,9% i centri polifunzionali per la famiglia e per il 6,5% la riconversione di spazi delle scuole dell'infanzia attualmente inutilizzati. Tra gli interventi previsti principalmente, quelli di nuova costruzione o di ampliamento, di demolizione e ricostruzione o di adeguamento sismico.
 
Sarà istituita una Cabina di regia per il monitoraggio dei singoli progetti presso il Dipartimento per le politiche della Famiglia.
 

Il Fondo ‘Asili nido e scuole dell’infanzia’ e i destinatari

Ricordiamo che queste risorse arrivano dal Fondo ‘Asili nido e scuole dell’infanzia’ da 2,5 miliardi di euro istituito dalla Legge di Bilancio 2020 per finanziare gli interventi, con priorità per le strutture localizzate nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane.
 
Destinatari del Fondo sono i Comuni con indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM) superiore o uguale a 100 e i Comuni capoluogo di provincia.
 
A ottobre 2020, in sede di Conferenza Unificata, l'ANCI ha chiesto e ottenuto che il 60% delle risorse fosse attribuito ai comuni capoluogo di provincia ed il 40% agli altri comuni.
 
Oggi il comunicato del Ministero sottolinea che il 60% delle risorse è stato destinato alle aree periferiche e svantaggiate e che le Regioni del Sud hanno ottenuto il 54,4% delle risorse totali.
 


Ministro Bianchi: ‘con il PNRR continueremo a investire’

“L’educazione della fascia 0-6 anni - ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi - è una delle sfide sociali più importanti per il nostro Paese, che registra un grave ritardo rispetto alla media europea in questo settore. Con questo Avviso autorizziamo importanti risorse, soprattutto a favore delle aree con maggiori difficoltà”.
 
“Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza continueremo a investire dando risposta alle esigenze dei territori. Intervenire per l’infanzia vuol dire garantire pari opportunità di crescita a bambine e bambini, a prescindere dai contesti di provenienza, e favorire concretamente l’occupazione femminile” - ha concluso il Ministro.

Segnaliamo, a tal proposito, che i servizi per i bambini da 0 a 2 anni in Italia variano dal 5% del Mezzogiorno al 17-18% del Centro-Nord (“Divario di cittadinanza” di Luca Bianchi e Antonio Fraschilla - Rubbettino Editore). Si tratta di servizi che, come ha ribadito anche il Ministro Bianchi, incidono significativamente sul tasso di occupazione femminile.
 
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