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Borghi piccoli e disabitati, Franceschini: ‘costruiremo loro una vocazione per ripopolarli’

Borghi piccoli e disabitati, Franceschini: ‘costruiremo loro una vocazione per ripopolarli’

Il ministro: ‘sul miliardo di euro del PNRR bisogna correre ma no ai finanziamenti a pioggia’

Vedi Aggiornamento del 08/06/2023
Foto: Sardegna digital library
Foto: Sardegna digital library
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 08/06/2023
09/09/2021 - “Dobbiamo indicare una strada, modelli e prototipi che dimostrino che se si interviene concretamente su un piccolo borgo lo si può ripopolare costruendogli una vocazione. Se questo strumento funziona poi verrà copiato aggiungendo le risorse private a quelle già messe dallo Stato”.
 
Lo ha detto martedì il ministro della Cultura, Dario Franceschini, intervenendo alla conferenza ‘Borghi, comunità e territori. Legge 158/17 e PNRR per un’Italia che fa l’Italia’ organizzato dalla Fondazione Symbola nell’ambito del Festival della Soft Economy.
 
“L’investimento sui borghi oggi - ha aggiunto Franceschini - non è più un’esigenza per chi ci vive ma un’occasione economica per il Paese”. Ma - ha avvertito - “sul miliardo di euro per i borghi del PNRR bisogna correre ma no ai finanziamenti a pioggia”.
 


Borghi piccoli e disabitati, una vocazione per ripopolarli

Secondo il ministro, serve invece un’inversione di tendenza per far rinascere i borghi. Stiamo lavorando con le Regioni e l’Anci affinché si possano individuare dei siti, con determinate caratteristiche - borghi piccolissimi, quasi del tutto disabitati - a cui attribuire una vocazione prevalente su cui lo Stato possa impiegare le risorse per interventi sul patrimonio pubblico e privato.
 
“Per vocazione intendo quella turistica con un hotel diffuso, ma anche quella della formazione con un ente di ricerca di un’università o quella sanitaria come potrebbe essere una residenza sanitaria per anziani. Se funziona e si vede che un borgo condannato a crollare viene ripopolato e se la gente trova lavoro, quel borgo può diventare un modello”.
 
“Dovremo poi ricostituire nel ministero, in accordo con quello del turismo, un organismo che renda strutturale il coinvolgimento di tutte le associazioni e le realtà che si occupano di borghi e, inoltre, dovremo intervenire con forza anche con norme che agevolino l’apertura di piccole attività commerciali perché sono quelle che fanno la vita del territorio e hanno una funzione sociale fondamentale. Talmente forte che lo Stato non solo non deve chiedere niente, ma deve dare, esentando da tutte le imposte o addirittura dando degli incentivi per la riapertura” - ha concluso Franceschini.
 

Ripartire dai piccoli comuni con il PNRR e la Legge Realacci

“I piccoli comuni, i territori e le comunità sono una straordinaria opportunità per l’Italia - hanno dichiarato Ermete Realacci e Padre Enzo Fortunato, portavoci del Manifesto di Assisi - e sono l’esempio di un’economia più a misura d’uomo che punta sull’intreccio fra tradizione e innovazione, fra vecchi e nuovi saperi”.
 
Possiamo far ripartire il turismo e l’economia e possiamo competere in un mondo globalizzato se innoviamo senza indebolire la nostra identità, se l’Italia fa l’Italia. Grazie alla legge Realacci e al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ci sono gli strumenti necessari.
 
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