23/09/2021 - Stanno per arrivare 1 miliardo e mezzo di euro di investimenti per le ‘Città circolari’, la misura che punta a conseguire gli obiettivi di riciclo dei rifiuti fissati dalla normativa comunitaria: massimo il 10% dei rifiuti in discarica e minimo il 65% avviato al riciclo.
Lo fa sapere il Ministero per la Transizione Ecologica (MITE) annunciando per il 30 settembre la pubblicazione dei decreti con i criteri di selezione dei progetti relativi agli investimenti per le infrastrutture a supporto della raccolta differenziata e per gli
impianti di riciclo.
Gli investimenti comprendono misure di potenziamento, digitalizzazione e ammodernamento delle
infrastrutture per la raccolta differenziata e si muovono secondo tre assi: infrastrutturazione della raccolta differenziata, impianti per il riciclo delle frazioni della differenziata e flussi critici.
Una particolare attenzione verrà dedicata alla frazione organica che oggi costituisce il 30% circa di tutta la produzione di rifiuti e che dovrà essere valorizzata per contribuire al raggiungimento degli
obiettivi di riciclo e di decarbonizzazione.
Altro capitolo importante del progetto ‘Città circolari’ del MITE riguarda i
rifiuti speciali, come i fanghi provenienti dagli impianti di depurazione che oggi costituiscono una criticità spesso affrontata con strumenti emergenziali e che invece saranno sfruttati al meglio nell’ottica del modello di economia circolare.
“La buona notizia - annuncia il ministro Roberto Cingolani - è che mettiamo in moto l’altro grande filone di interventi del
Piano nazionale di ripresa e resilienza (
PNRR), quello dedicato all’
economia circolare. I progetti partiranno già nelle prossime settimane. Bisogna migliorare sia la quantità che la qualità di quello che viene raccolto e l’introduzione di nuove tecnologie faciliterà la raccolta per i cittadini”.