Dibattito pubblico, Ministro Giovannini: faciliterà gli investimenti del PNRR
LAVORI PUBBLICI
Dibattito pubblico, Ministro Giovannini: faciliterà gli investimenti del PNRR
Lo strumento sarà utilizzato anche per le infrastrutture ordinarie e consentirà di intervenire in tempo sulle debolezze progettuali
10/09/2021 - Il dibattito pubblico faciliterà gli investimenti finanziati con le risorse del PNRR e non solo. È quanto emerso durante il convegno ‘Il Dibattito pubblico sulle grandi opere’, organizzato dalla Commissione Nazionale sul Dibattito Pubblico (CNDP).
Secondo la presidente della CNDP, Caterina Cittadino, il dibattito pubblico per le grandi “servirà a fare scelte ponderate che ne migliorino la qualità e ad eliminare tanti contenziosi che fino ad oggi hanno rappresentato il principale motivo di ritardi nella realizzazione delle opere di questo Paese”.
Giuseppe Catalano, coordinatore della Struttura Tecnica di Missione del Mims ha ribadito che “il Dibattito pubblico in Italia rappresenta una vera rivoluzione copernicana perché mette al centro il consenso democratico sulle opere, consentendo di intervenire in tempo utile su eventuali debolezze progettuali”. Massimo Sessa, presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che ha precisato che “il Dibattito pubblico è fondamentale per raccogliere il consenso sociale su un’opera, ma non deve diventare un dibattito tecnico”.
La presidente Cittadino ha aggiunto che il dibattito pubblico non riguarderà solo le opere del Pnrr, ma anche gli interventi infrastrutturali di carattere ordinario, secondo le tipologie e le soglie dimensionali indicate dalla normativa.
La Commissione adotterà un regolamento interno per definire il profilo tecnico della figura del coordinatore del dibattito pubblico e attiverà percorsi formativi per la dirigenza della Pubblica amministrazione.
I primi dossier che affronterà la Commissione Nazionale del Dibattito Pubblico riguarderanno i progetti delle Ferrovie sulle opere del Pnrr. “Da qui al mese di dicembre - ha ricordato l’Ad di Rfi, Vera Fiorani intervenendo al convegno - importantissimi progetti ferroviari saranno sottoposti al dibattito pubblico di fronte al quale ci poniamo in maniera costruttiva, per poter dare eventualmente seguito a tutti quei miglioramenti che si riterranno utili a beneficio della collettività”.
Casillo ha aggiunto che la Commissione può finanziare studi alternativi diversi da quelli dei proponenti l’opera, tanto che il 60% dei progetti sono stati modificati e che complessivamente le tempistiche di realizzazione dell’opera sono diventate più rapide. La Commissione, ha concluso Ilaria Casillo “non è un dispositivo di problem solving, ma di problem setting, che serve a dibattere per decidere meglio e talvolta anche ad abbandonare un progetto se giudicato non utile”.
Nei giorni scorsi, invece, la Commissione ha approvato la Raccomandazione n. 2 sul procedimento abbreviato per le opere per le quali è obbligatorio il dibattito pubblico. Si tratta della lista di 10 opere contenute nell’Allegato IV alla Legge Governance PNRR e Semplificazioni (L. 108/2021). In generale, per garantire la realizzazione in tempi rapidi, il dibattito pubblico non deve avere una durata superiore a 45 giorni.
Dato che il DL sulla governance del PNRR e le semplificazioni ha rafforzato lo strumento del dibattito pubblico ampliando la platea delle opere per le quali è obbligatorio, la Commissione ha avviato una serie di appuntamenti per comunicare le opportunità fornite dallo strumento.
Dibattito pubblico, gli obiettivi
“Ho ritenuto opportuno riportare il dibattito pubblico al centro del processo di realizzazione delle opere pubbliche” ha affermato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, in un videomessaggio trasmesso al convegno. “Le trasformazioni in atto nel nostro Paese ci impongono di restituire un ruolo da protagonista ai cittadini. Il dibattito pubblico - ha aggiunto - aiuterà le Istituzioni a decidere meglio gli investimenti e anche più rapidamente di quanto accaduto finora”.Secondo la presidente della CNDP, Caterina Cittadino, il dibattito pubblico per le grandi “servirà a fare scelte ponderate che ne migliorino la qualità e ad eliminare tanti contenziosi che fino ad oggi hanno rappresentato il principale motivo di ritardi nella realizzazione delle opere di questo Paese”.
Giuseppe Catalano, coordinatore della Struttura Tecnica di Missione del Mims ha ribadito che “il Dibattito pubblico in Italia rappresenta una vera rivoluzione copernicana perché mette al centro il consenso democratico sulle opere, consentendo di intervenire in tempo utile su eventuali debolezze progettuali”. Massimo Sessa, presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che ha precisato che “il Dibattito pubblico è fondamentale per raccogliere il consenso sociale su un’opera, ma non deve diventare un dibattito tecnico”.
La presidente Cittadino ha aggiunto che il dibattito pubblico non riguarderà solo le opere del Pnrr, ma anche gli interventi infrastrutturali di carattere ordinario, secondo le tipologie e le soglie dimensionali indicate dalla normativa.
Dibattito pubblico, i prossimi step
La Commissione adotterà un regolamento interno per definire il profilo tecnico della figura del coordinatore del dibattito pubblico e attiverà percorsi formativi per la dirigenza della Pubblica amministrazione.I primi dossier che affronterà la Commissione Nazionale del Dibattito Pubblico riguarderanno i progetti delle Ferrovie sulle opere del Pnrr. “Da qui al mese di dicembre - ha ricordato l’Ad di Rfi, Vera Fiorani intervenendo al convegno - importantissimi progetti ferroviari saranno sottoposti al dibattito pubblico di fronte al quale ci poniamo in maniera costruttiva, per poter dare eventualmente seguito a tutti quei miglioramenti che si riterranno utili a beneficio della collettività”.
Dibattito pubblico, il confronto con il sistema francese
Al convegno ha partecipato Ilaria Casillo, italiana e rieletta per i prossimi cinque anni nella Commissione francese del Debat Publique. Ha spiegato che “la pratica e le domande sociali che hanno accompagnato lo sviluppo di questo Istituto, lo hanno fatto crescere e consolidare anche in Francia, tanto che dal 2016 è stato reso obbligatorio adire alla CNDP”.Casillo ha aggiunto che la Commissione può finanziare studi alternativi diversi da quelli dei proponenti l’opera, tanto che il 60% dei progetti sono stati modificati e che complessivamente le tempistiche di realizzazione dell’opera sono diventate più rapide. La Commissione, ha concluso Ilaria Casillo “non è un dispositivo di problem solving, ma di problem setting, che serve a dibattere per decidere meglio e talvolta anche ad abbandonare un progetto se giudicato non utile”.
Dibattito pubblico, le linee guida
Ricordiamo che, lo scorso giugno, la Commissione nazionale per il dibattito pubblico ha approvato la Raccomandazione sulle Linee Guida che regolamentano questo istituto.Nei giorni scorsi, invece, la Commissione ha approvato la Raccomandazione n. 2 sul procedimento abbreviato per le opere per le quali è obbligatorio il dibattito pubblico. Si tratta della lista di 10 opere contenute nell’Allegato IV alla Legge Governance PNRR e Semplificazioni (L. 108/2021). In generale, per garantire la realizzazione in tempi rapidi, il dibattito pubblico non deve avere una durata superiore a 45 giorni.
Dato che il DL sulla governance del PNRR e le semplificazioni ha rafforzato lo strumento del dibattito pubblico ampliando la platea delle opere per le quali è obbligatorio, la Commissione ha avviato una serie di appuntamenti per comunicare le opportunità fornite dallo strumento.