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Stazioni ferroviarie del Sud, dal PNRR 700 milioni di euro per migliorarle

Stazioni ferroviarie del Sud, dal PNRR 700 milioni di euro per migliorarle

Gli interventi contribuiranno a riqualificare intere aree urbane spesso degradate

Vedi Aggiornamento del 04/07/2023
Stazione di Reggio Calabria Lido. Foto: reggio.gazzettadelsud.it
Stazione di Reggio Calabria Lido. Foto: reggio.gazzettadelsud.it
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 04/07/2023
29/09/2021 - Riqualificare le stazioni ferroviarie del Sud per migliorare la funzionalità dei loro edifici, la qualità dei servizi forniti, l’efficienza energetica e lo sviluppo dell’intermodalità ferro-gomma, riducendone anche l’impatto ambientale.
 
È l’obiettivo dell’investimento da 700 milioni di euro previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
 
Gli interventi previsti sono diversi e riguardano hub urbani e linee metropolitane in più città del Mezzogiorno, oltre alla riqualificazione di stazioni importanti sia per i trasporti che per il turismo.
 
Gli interventi permetteranno un miglioramento dell’efficenza dei servizi forniti, l’abbattimento dei costi e degli impatti energetici favorendo il benessere dell’ambiente e riqualificheranno intere aree urbane, solitamente più predisposte a degrado.

Le principali stazioni che verranno riqualificate saranno quelle di Pescara, Potenza, Barletta, Lamezia Terme, Cosenza, Reggio Calabria Lido, Sapri, Oristano e Palermo Notarbartolo, Milazzo, Marsala e Siracusa.
 
In totale, l'investimento potenzierà e renderà più accessibili 38 stazioni ferroviarie, in linea con le disposizioni della Direttiva 1300/2014 e la normativa comunitaria in materia di sicurezza ferroviaria.
 
Secondo il cronoprogramma, entro dicembre 2024 saranno state riqualificate le prime 10 stazioni, entro giugno 2026 anche le restanti 28.
 


Questo investimento è stato integrato nel Piano Commerciale Straordinario di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) pubblicato in agosto e coordinato con il PNRR, che riporta la previsione di intervento su 54 immobili, tra stazioni e hub.
 
Gli interventi sulle stazioni - si legge nel Piano di RFI - interesseranno il fabbricato viaggiatori, le banchine, pensiline, i sottopassi e i relativi ambiti di accesso, ma anche i piazzali antistanti la stazione e le aree limitrofe, che ne costituiscono accesso.
 
Si tratterà, tra gli altri, di lavori finalizzati a:
- miglioramento dell’accessibilità, in particolare per le persone a ridotta mobilità (ascensori, rampe, scale mobili, percorsi PMR, illuminazione, innalzamento marciapiedi, ecc.);
- miglioramento del comfort e della qualità architettonica (spazi di transito e attesa, servizi igienici, ecc.);
- riqualificazione funzionale, con individuazione di nuovi spazi e servizi.
 
Il Piano di RFI descrive i progetti di investimento finalizzati a interventi di ampio respiro per il potenziamento e lo sviluppo e/o la riqualificazione funzionale di stazioni di particolare rilevanza (tra cui Villa S. Giovanni, Messina Centrale e Messina Marittima, Benevento, Caserta, Bari, Taranto, Lecce, le stazioni della linea L2 della metropolitana di Napoli e la nuova fermata di S. Maria di Settimo-Montalto Uffugo).
 
Si tratta di interventi strategici per migliorare l’accessibilità al trasporto ferroviario e con ricadute sul territorio, spesso integrati in un contesto più ampio di rigenerazione urbana e del sistema di mobilità.
 
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