Così Francesco Miceli, Presidente del CNAPPC, il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, definisce il ‘Fondo concorsi di progettazione e idee per la coesione territoriale’, istituito dal DL Infrastrutture, approvato giovedì scorso dal Consiglio dei Ministri.
“Viene così accolta, anche se delimitata all’area meridionale - prosegue Miceli -, la proposta che abbiamo più volte avanzato di istituire un Fondo nazionale per la progettazione delle opere pubbliche per consentire la diffusione del concorso di progettazione garantendo, in questo modo, ai Comuni l’opportunità di dotarsi di progetti di qualità, attraverso un sistema di selezione che consenta la massima partecipazione, la competitività e la riduzione dei tempi”.
Fondo concorsi di progettazione, le proposte degli Architetti
Ricordiamo, infatti, che nel 2018 il Cnappc chiedeva una legge per rendere obbligatori i concorsi di progettazione in due gradi per l’assegnazione dei progetti delle opere pubbliche mentre, ad ottobre 2020, proponeva di costituire un fondo di rotazione per finanziare gli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria ai liberi professionisti.“Bisogna continuare su questa strada - prosegue il Presidente del Cnappc -, estendendo l’utilizzo del Fondo all’intero territorio nazionale in modo che i Comuni e gli Enti pubblici interessati possano disporre delle risorse necessarie per utilizzare lo strumento del concorso di progettazione, e dotarsi di progetti di qualità con l’obiettivo di realizzare opere importanti per il Paese ed in linea con la strategia del PNRR”.
“Siamo disponibili - conclude Miceli - ad avviare un confronto di merito con gli organi di Governo per definire e precisare le strategie e per condividere il lavoro di elaborazione che, nella materia specifica, abbiamo realizzato in questi anni. Il nostro intendimento è quello di operare con il massimo spirito di collaborazione e soprattutto nell’interesse primario del Paese”.