Si tratta dell’attuazione della Missione 2, Componente 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) finalizzata a realizzare le città circolari e i progetti ‘faro’ per le filiere industriali strategiche.
Le città circolari
Il DM 396 del 28 settembre 2021 indica i criteri di selezione dei progetti per la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e l’ammodernamento degli impianti esistenti, cui sono destinati 1,5 miliardi di euro.In particolare, saranno finanziati progetti per il miglioramento e la meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani; per l’ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e la realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata; per l’ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti ad uso personale (PAD), i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e i rifiuti tessili.
Entro 15 giorni dall’entrata in vigore del decreto, il MITE pubblicherà i relativi bandi, destinati agli Enti di Governo d’Ambito Territoriale Ottimale (EGATO).
Il decreto sottolinea che alle Regioni del Centro e del Sud Italia (Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Molise, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) sarà destinato il 60% delle risorse e a quelle del Nord il restante 40%.
Progetti ‘faro’ per filiere industriali strategiche
Il DM 397 del 28 settembre 2021 indica i criteri di selezione dei progetti per la realizzazione di progetti ‘faro’ di economia circolare per filiere industriali strategiche, cui sono destinati 600 milioni di euro.In particolare, saranno finanziati progetti che promuovono l’utilizzo di tecnologie e processi ad alto contenuto innovativo nei settori produttivi, individuati nel Piano d’azione europeo sull’economia circolare, quali: elettronica e ICT, carta e cartone, plastiche, tessili. In questi settori produttivi verranno finanziati progetti che favoriranno, anche attraverso l’organizzazione in forma di ‘distretti circolari’, una maggiore resilienza e indipendenza del sistema produttivo nazionale, contribuendo, altresì, al raggiungimento degli obiettivi di economia circolare, incremento occupazionale e impatto ambientale.
Entro 15 giorni dall’entrata in vigore del decreto, il MITE pubblicherà i relativi bandi. Anche in questo caso alle Regioni del Centro e del Sud Italia sarà destinato il 60% delle risorse e a quelle del Nord il restante 40%.