
Codice Appalti, per far decollare il PNRR chieste norme snelle e suddivisione in lotti
LAVORI PUBBLICI
Codice Appalti, per far decollare il PNRR chieste norme snelle e suddivisione in lotti
Ance: la prima tranche delle opere del PNRR andrà in gara con le regole derogatorie del Decreto Semplificazioni. Margiotta (Pd): forte rischio monopolio
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del 13/05/2022

21/10/2021 - Un Codice Appalti snello, accompagnato da un regolamento attuativo, e suddivisione in lotti per coinvolgere le piccole e medie imprese. Sono le richieste che gli operatori del settore hanno segnalato durante il ciclo di audizioni svolte dalla Commissione Lavori Pubblici del Senato sul disegno di legge delega in materia di contratti pubblici.
Le richieste puntano soprattutto ad un corpo normativo agile, in grado di far decollare gli investimenti del PNRR e di creare opportunità per la ripresa delle imprese italiane, che nella maggior parte de casi sono caratterizzate da piccole dimensioni.
È però necessario un cambio di passo, prendere atto del fallimento del Codice Appalti del 2016 e arrivare a un complesso di norme più agili. Tra i tempi per l’approvazione della legge delega e quelli per l’adozione del nuovo Codice Appalti, Ance ritiene che saranno necessari almeno sei mesi: la prima tranche delle opere del PNRR andrà quindi in gara con le procedure derogatorie introdotte dal Decreto Semplificazioni bis.
Secondo Ance, la delega rappresenta una buona occasione per abbattere due elementi: la presunzione di colpevolezza e lo squilibrio nel rapporto contrattuale. Per la semplificazione, i costruttori edili hanno inoltre chiesto di evitare di redigere un “codice monumentale”, ma di optare per una legge con relativo regolamento attuativo.
Sulla stessa lunghezza d’onda la Confederazione nazionale artigianato (CNA). Il presidente, Mario Pagani, ha fatto notare che c’è stato un innalzamento del prezzo medio dei lotti 2con un balzo che ha superato il milione. Per facilitare l’accesso al mercato delle piccole e medie imprese, nella delega sarebbe necessario prevedere la suddivisione in lotti e di un sostegno a forme aggregate.
A tal proposito, il Senatore Pd, Salvatore Margiotta, ha evidenziato che in materia di dimensione delle gare e delle imprese in Italia, c’è un forte rischio di monopolio.
Unionsoa ritiene che l’introduzione della qualificazione SOA e il collegamento con le anche dati nazionali eliminerebbero la discrezionalità delle amministrazioni e faciliterebbero la verifica dei motivi di esclusione.
Le richieste puntano soprattutto ad un corpo normativo agile, in grado di far decollare gli investimenti del PNRR e di creare opportunità per la ripresa delle imprese italiane, che nella maggior parte de casi sono caratterizzate da piccole dimensioni.
Codice Appalti: norme semplici e regolamento attuativo
Il Vice Presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili (ANCE) per le opere pubbliche, Edoardo Bianchi, ha sottolineato che, dopo una contrazione degli investimenti che dura da oltre 15 anni, il PNRR rappresenta un’opportunità unica per la crescita e il settore delle costruzioni ricopre un ruolo prioritario.È però necessario un cambio di passo, prendere atto del fallimento del Codice Appalti del 2016 e arrivare a un complesso di norme più agili. Tra i tempi per l’approvazione della legge delega e quelli per l’adozione del nuovo Codice Appalti, Ance ritiene che saranno necessari almeno sei mesi: la prima tranche delle opere del PNRR andrà quindi in gara con le procedure derogatorie introdotte dal Decreto Semplificazioni bis.
Secondo Ance, la delega rappresenta una buona occasione per abbattere due elementi: la presunzione di colpevolezza e lo squilibrio nel rapporto contrattuale. Per la semplificazione, i costruttori edili hanno inoltre chiesto di evitare di redigere un “codice monumentale”, ma di optare per una legge con relativo regolamento attuativo.
Codice Appalti: suddivisione in lotti e accesso delle PMI
Ance ritiene che occorre evitare che il processo di concentrazione delle stazioni appaltanti produca un fenomeno di gigantismo della domanda. Per consentire la massima partecipazione degli operatori del mercato, secondo i costruttori edili bisognerebbe introdurre il divieto di accorpamento artificioso dei lotti e un meccanismo di tutela delle PMI nella legge delega.Sulla stessa lunghezza d’onda la Confederazione nazionale artigianato (CNA). Il presidente, Mario Pagani, ha fatto notare che c’è stato un innalzamento del prezzo medio dei lotti 2con un balzo che ha superato il milione. Per facilitare l’accesso al mercato delle piccole e medie imprese, nella delega sarebbe necessario prevedere la suddivisione in lotti e di un sostegno a forme aggregate.
A tal proposito, il Senatore Pd, Salvatore Margiotta, ha evidenziato che in materia di dimensione delle gare e delle imprese in Italia, c’è un forte rischio di monopolio.
Codice Appalti, qualificazione SOA anche per i servizi
La presidente di Unionsoa, Tiziana Carpinello, ha segnalato che nel settore dei servizi, a causa della mancanza di un sistema di qualificazione degli operatori economici omogeneo ed efficiente, i tempi di espletamento delle gare di servizi sono particolarmente lunghi. L’estensione della qualificazione SOA al settore dei servizi consentirebbe la verifica dei requisiti di ordine generale e speciale degli operatori da parte delle SOA. Allo stesso tempo, si ridurrebbero i tempi e i costi per le verifiche delle Stazioni Appaltanti.Unionsoa ritiene che l’introduzione della qualificazione SOA e il collegamento con le anche dati nazionali eliminerebbero la discrezionalità delle amministrazioni e faciliterebbero la verifica dei motivi di esclusione.