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PNRR, aumentano le opportunità per i professionisti nella PA

PNRR, aumentano le opportunità per i professionisti nella PA

Decreto attuativo del PNRR: saranno conferiti almeno 1000 incarichi di collaborazione

Vedi Aggiornamento del 11/05/2022
Foto: Andriy Popov ©123RF.com
Foto: Andriy Popov ©123RF.com
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 11/05/2022
28/10/2021 - Sale, e diventa indefinito, il numero degli incarichi di collaborazione che la Pubblica Amministrazione stipulerà con i professionisti per ottenere supporto nella realizzazione dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e resilienza (PNRR).
 
A prevederlo è il decreto attuativo del PNRR, che ieri ha ottenuto il via libera del Consiglio dei Ministri.
 

Professionisti, almeno 1000 incarichi dalla PA

Secondo il testo approvato, gli incarichi che la Pubblica Amministrazione conferirà ai professionisti saranno almeno 1000.
 
Il testo dispone la modifica dell’articolo 9, comma 1, del DL 80/2021, con cui sono è stato previsto un massimo di 1000 incarichi di collaborazione per il supporto ai procedimenti amministrativi connessi all’attuazione del PNRR.
 
La bozza non menziona le coperture. Per i 1000 incarichi di collaborazione, il DL 80/2021 ha stanziato, a valere sulle risorse del Fondo di rotazione per l’attuazione del Next generation EU - Italia, 38,8 milioni per il 2021, circa 107 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e circa 68 milioni per il 2024.
 
Resta da capire come verranno finanziati gli altri incarichi e se sarà definito un altro tetto massimo di collaboratori.
 
 

Professionisti, facilitazioni per collaborare con la PA

Il decreto introduce inoltre misure di natura previdenziale e fiscale, per evitare di penalizzare quei professionisti, che decideranno di collaborare con la PA, per i quali le norme degli Ordini di appartenenza prevedono l'incompatibilità tra l'iscrizione all'Albo e lo svolgimento di un lavoro subordinato.

Ai professionisti non sarà richiesta la cancellazione dall’Albo, Collegio o Ordine professionale di appartenenza né dai regimi previdenziali obbligatori. Non saranno inoltre addebitati oneri per la ricongiunzione dei periodi di lavoro prestati presso la PA.

 

Professionisti, chi collaborerà all’attuazione del PNRR

All’attuazione del PNRR potranno collaborare tutti i professionisti: non solo quelli legati agli Ordini professionali, ma anche quelli delle categorie non ordinistiche. Ad affermarlo è stato, nei giorni scorsi, il Dipartimento della Funzione pubblica in un post pubblicato su Facebook.
 
Il chiarimento si è reso necessario dopo che il Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Francesco Miceli, ha denunciato l’assenza degli Architetti dalla lista dei professionisti allegata allo schema di DPCM recante il riparto delle risorse per il conferimento degli incarichi.
 
Si tratta di una lista che il Dipartimento ha definito esemplificativa e non esaustiva. Si attendono quindi novità anche su questo fronte.

Nel frattempo, i Consigli provinciali stanno conducendo una campagna di informazione sull’approvazione del DPCM e invitando i propri iscritti ad iscriversi al portale di reclutamento della PA https://www.inpa.gov.it/.
 
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