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Rigenerazione urbana, Giovannini: ‘auspico approvazione in Senato a gennaio’

Rigenerazione urbana, Giovannini: ‘auspico approvazione in Senato a gennaio’

A Urbanpromo il Ministro ha fatto il punto anche sugli iter delle nuove norme per l’edilizia, l’urbanistica e gli appalti pubblici

Vedi Aggiornamento del 13/06/2022
Rigenerazione urbana, Giovannini: ‘auspico approvazione in Senato a gennaio’
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 13/06/2022
22/11/2021 - “Negli ultimi quattro mesi abbiamo lavorato con la Commissione Ambiente del Senato per giungere a un testo normativo condiviso sulla rigenerazione urbana. Un testo bloccato per molto tempo di cui auspico l’approvazione a inizio gennaio al Senato e poi a seguire in tempi molto rapidi alla Camera”.
 
Così Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, ha illustrato le tempistiche dell’iter della legge, intervenendo venerdì scorso a ‘Urbanpromo Progetti per il Paese’, l’evento sulla rigenerazione urbana organizzato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit.

“Ci auguriamo - ha commentato oggi Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori - che nell’iter di conversione del DL Rigenerazione, siano indicati elementi volti a realizzare la città del domani che deve essere policentrica e non più configurata dalla divisione tra un centro e una periferia. La città policentrica è il modello che può consentire un effettivo miglioramento della qualità della vita”.
 
“La città del prossimo futuro dovrà essere più intelligente, più efficiente e più fluida, in grado di avere la capacità di connettere tutti gli spazi e i luoghi urbani, e di rispondere, quindi, alle nuove esigenze ed ai processi di cambiamento in atto, in buona sostanza bisogna porre il cittadino al centro delle politiche urbane”. “Si tratta, in sintesi - ha concluso Miceli -, di realizzare la città ‘arcipelago’ o ‘da 15 minuti’, teorizzata da Carlos Moreno, che si basa, infatti, sulla possibilità, per ogni cittadino, di avere tutti i servizi di cui necessita ad una distanza massima di 15 minuti in bici o a piedi”.
 
Il testo - ha spiegato Giovannini - “consolida pratiche già affermate in alcune città, come il concorso dei privati, crea un fondo per la rigenerazione urbana che possa prospettare interventi ordinari per progetti di qualità e che darebbe stimolo alle amministrazioni a riproporre l’approccio del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (Pinqua)”.

Sul tema ‘I progetti del Pinqua’, il Ministro Giovannini ha sottolineato che “rappresentano un cambio di regime da cui dobbiamo imparare per il futuro. Il primo elemento che emerge dai progetti è che il modo di pensare la rigenerazione è diverso da quello che solo qualche anno fa caratterizzava questo tipo di interventi. Oggi i temi dell’innovazione tecnologica, dell’interazione sociale, della sostenibilità sono pienamente introiettati in chi fa e pensa la riqualificazione. Non parliamo soltanto di case, anche di mobilità, di trasporti ferroviari”.
 


Le nuove norme per l’edilizia e l’urbanistica

Giovannini ha anche ricordato la necessità di una riforma dell’urbanistica perché “il settore evolve e bisogna tenerne conto trovando un giusto equilibrio”. A tal proposito, ricordiamo che pochi giorni fa il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili ha nominato 22 esperti che dovranno scrivere le nuove norme per l’edilizia e la pianificazione del territorio.
 
La nuova disciplina dovrà perseguire un obiettivo di uniformità e semplificazione delle regole in relazione all’evoluzione delle nozioni di edilizia, paesaggio, beni culturali e ambiente.
 
Nel corso del 2022 - ha detto il Ministro - “rafforzeremo il nostro impegno sul tema delle politiche urbane e conto di creare una commissione con esperti di diversi settori per ripensare le città alla luce della crisi climatica”.
 

La riforma del Codice degli Appalti

In chiusura Giovannini ha ricordato: “Abbiamo depositato con anticipo di sei mesi rispetto ai tempi un testo di legge delega di riforma del codice dei contratti. Auspico che il Parlamento proceda con rapidità e che nei primi mesi del 2022 questa legge sia approvata in modo da procedere con rapidità ai decreti attuativi. I criteri sono innovativi dal punto di vista delle procedure, ma anche della sostenibilità, dell’economia circolare e della sicurezza dei lavoratori”.
 
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