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Piano Casa Puglia prorogato fino al 31 dicembre 2022

Piano Casa Puglia prorogato fino al 31 dicembre 2022

Dal dibattito tra le forze politiche emerge la necessità di una nuova legge per la rigenerazione urbana

Vedi Aggiornamento del 22/12/2023
Piano Casa Puglia prorogato fino al 31 dicembre 2022
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 22/12/2023
11/11/2021 - Il Piano Casa della Regione Puglia è prorogato al 2022. L’estensione temporale della norma è stata approvata dal Consiglio regionale nella seduta di martedì scorso. Contemporaneamente è stata approvata la proroga al 1° agosto 2021 del termine temporale di esistenza dell’immobile su cui far valere i benefici del Piano Casa.
 
Contestualmente sono state apportate modifiche alla legge regionale in materia di recupero dei sottotetti, dei porticati, dei locali seminterrati, prorogando al 30 giugno 2021 la data entro cui siano stati realizzati gli immobili ai fini del recupero volumetrico.
 
“Con questa legge - dichiara il presidente della Commissione Bilancio e programmazione Fabiano Amati, proponente e primo firmatario del Piano Casa e delle successive proroghe - si potranno ancora realizzare gli interventi di eco-edilizia. Si tratta, infatti, di uno strumento che evita il consumo di suolo, perché agisce sugli immobili esistenti, e favorisce l’utilizzo di materiali per il risparmio energetico”.
 
Sarà consentito ancora per un anno, ampliare la volumetria degli edifici, con le stesse regole degli anni scorsi.
 
Il consigliere regionale di FdI, Francesco Ventola, illustra alcuni dei contenuti: chi possiede proprietà agricole potrà costruire capannoni sulla propria proprietà; si potrà utilizzare lo sportello unico del Comune di propria appartenenza per ampliare le proprie attività esistenti, secondo il piano industriale derogando al limite del 100%; sarà possibile ampliare il proprio capannone del 20% senza che debba essere convocata una conferenza di servizi, ma facendo le pratiche direttamente con il Comune di appartenenza; nel Piano casa viene ristabilita la norma, prevista nel PPTR, dell’utilizzo di fasce di rispetto, secondo prescrizioni e dettami normativi.
 


Necessaria una legge per la rigenerazione urbana

Non sono però mancate le polemiche. Il presidente del Gruppo regionale di Forza Italia, Stefano Lacatena, ha detto: “è stata approvata la proroga del Piano Casa: il Consiglio regionale ha bypassato il parere negativo dell’assessore Maraschio e ha proceduto, giustamente, a testa bassa. Che significa questo? Che l’assessore, probabilmente, aveva deciso di bloccare lo strumento urbanistico senza aver fatto, però, i ‘compiti a casa’ ovvero senza aver predisposto una legge organica, strutturale, per la rigenerazione urbana semplificata. Ciò che chiediamo e proponiamo noi ormai da mesi”.
 
“Dal canto nostro - ha proseguito Lacatena -, dobbiamo mantenere la posizione ferma perché lo sviluppo urbanistico della nostra Puglia ha bisogno di una legge di ampio respiro che disciplini tutta la materia, mettendo al centro l’interesse pubblico. Il territorio va governato e vanno governati i processi che lo riguardano, arginando le speculazioni e disegnando un perimetro entro il quale l’iniziativa privata si può e deve realizzare con procedure snelle e semplificate. Se l’assessore Maraschio farà mancare ancora una sua proposta legislativa a riguardo, lo faremo noi”.
 
“La proroga del Piano Casa - si legge in una nota del Gruppo regionale di Fratelli d’Italia - viene approvata solo per responsabilità dei consiglieri regionali che, nonostante il parere contrario del Governo (peraltro alcuni assessori hanno votato a favore), hanno guardato oltre per dare risposte a un settore economico e a cittadini che attendono da anni una legge urbanistica complessiva. L’assenza del presidente Emiliano e dell’assessore Maraschio dall’aula la dice lunga su quale sia l’attenzione del Governo su questo tema. Di contro ci sono stati consiglieri regionali di tutti gli schieramenti che hanno deciso di assumersi la responsabilità di porre una soluzione al problema casa in Puglia”.
 

“Sottolineo che, nonostante le polemiche - ha affermato Fabiano Amati -, il Piano Casa è prorogato ogni anno in virtù della piena vigenza della normativa statale la quale, nell’articolo 11 del DL 112/2008, ha abilitato le Regioni a introdurre questo speciale strumento normativo quale misura straordinaria a sostegno dell’attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio e residenziale. Il legislatore nazionale - ha aggiunto Amati - non ha mai abrogato la norma da cui tutto è iniziato e sulla base della quale procediamo con le proroghe”.
 
“Precisato questo, sottolineo ancora una volta che sono il primo a ritenere indispensabile che si proceda alla strutturazione di una norma regionale che dia stabilità alle prescrizioni del Piano Casa (pur nel rispetto delle competenze in termini di pianificazione dei Comuni) e maggiori certezze a chi lavora e opera in questo settore produttivo. Il Governo regionale ha già annunciato che ci sta lavorando”.
 
Laddove questa norma, che tutti ci auguriamo approdi all’esame dell’Aula quanto prima, sarà approvata, la proroga votata oggi cesserà immediatamente i suoi effetti. Ma fino ad allora era necessario proseguire sulla strada dei benefici ottenuti per l’intero territorio e al contempo dare certezze legislative a chi investe tempo, professionalità e risorse economiche” - ha concluso Amati.
 
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