
PNRR, entro l’anno saranno reclutati i 1000+ superesperti
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PNRR, entro l’anno saranno reclutati i 1000+ superesperti
In partenza anche le procedure per gli incarichi di collaborazione e i contratti a tempo determinato attraverso InPA
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del 11/05/2022

18/11/2021 - Stanno per partire le procedure per il reclutamento di 1000 o più esperti e le selezioni per assegnare incarichi di collaborazione e contratti a tempo determinato ai professionisti che coadiuveranno le Pubbliche Amministrazioni nell’attuazione dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Nell’audizione del 16 novembre scorso, il Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ha aggiornato il Parlamento sull’iter di queste procedure.
Manca però l’ultimo tassello: la pubblicazione del DPCM che indica il riparto delle risorse, i fabbisogni di personale segnalati da Regioni e Province autonome, le figure professionali coinvolte.
Stando alla bozza del DPCM, sarà il Dipartimento della funzione pubblica, ricorrendo al Portale del Reclutamento, a fornire alle Regioni e Province autonome un elenco di professionisti ed esperti coerente con i fabbisogni indicati, da utilizzare per lo svolgimento delle procedure selettive. Le Regioni e Province autonome conferiranno gli incarichi ma gli esperti saranno destinati ai Comuni.
In audizione il Ministro ha aggiunto che, anche se si è deciso di conferire più di 1000 incarichi, il limite finanziario di 320,3 milioni di euro è rimasto inalterato. Le amministrazioni potranno individuare le unità necessarie all’attuazione dei piani (quindi potenzialmente anche più di 1000) e “pesarne” la retribuzione in base alla prestazione richiesta.
Per ottenere incarichi professionali e contratti a tempo determinato, tutte le figure - professionisti ordinistici e non, esperti, figure altamente specializzate - devono iscriversi al Portale del Reclutamento (inPA).
Nel momento in cui una Amministrazione pubblicherà un avviso per un incarico di collaborazione, il Portale individuerà i potenziali candidati e invierà loro una notifica per aderire alla selezione. A seguito dell’adesione, il Portale genererà l’elenco dei candidati, che saranno invitati al colloquio selettivo; chi supererà il colloquio otterrà l’incarico, che sarà registrato nel Portale.
Per le assunzioni a tempo determinato, invece, il Dipartimento della Funzione pubblica indirà concorsi digitali e semplificati, le cui graduatorie finali daranno diritto all’inserimento negli elenchi ai quali le amministrazioni attingeranno. A fine incarico, la PA darà i voti ai professionisti.
Per incentivare professionisti ed esperti a dare la propria disponibilità al reclutamento a tempo determinato, è stato deciso di mettere in campo due misure di facilitazione, con il DL 152/2021.
In primo luogo, i professionisti assunti a tempo determinato dalle PA per l’attuazione del PNRR non saranno obbligati a cancellarsi dall’albo o dall’ordine professionale di appartenenza. Su questa eccezione, Inarcassa ha sollevato dubbi e il Ministro Brunetta ha fatto sapere di essere al lavoro per trovare una soluzione.
La seconda misura di facilitazione consente al professionista assunto a tempo determinato di optare tra il regime previdenziale di provenienza e l’iscrizione all’INPS, senza oneri per il ricongiungimento dei periodi contributivi.
Nell’audizione del 16 novembre scorso, il Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ha aggiornato il Parlamento sull’iter di queste procedure.
PNRR, entro dicembre i 1000+ superesperti
Entro il 31 dicembre 2021 dovrà essere completata la procedura di assunzione di un pool di 1000 esperti (incrementati a oltre 1000 con il DL 152/2021) da impiegare per 3 anni a supporto delle amministrazioni nella gestione delle nuove procedure e per fornire assistenza tecnica.Manca però l’ultimo tassello: la pubblicazione del DPCM che indica il riparto delle risorse, i fabbisogni di personale segnalati da Regioni e Province autonome, le figure professionali coinvolte.
Stando alla bozza del DPCM, sarà il Dipartimento della funzione pubblica, ricorrendo al Portale del Reclutamento, a fornire alle Regioni e Province autonome un elenco di professionisti ed esperti coerente con i fabbisogni indicati, da utilizzare per lo svolgimento delle procedure selettive. Le Regioni e Province autonome conferiranno gli incarichi ma gli esperti saranno destinati ai Comuni.
In audizione il Ministro ha aggiunto che, anche se si è deciso di conferire più di 1000 incarichi, il limite finanziario di 320,3 milioni di euro è rimasto inalterato. Le amministrazioni potranno individuare le unità necessarie all’attuazione dei piani (quindi potenzialmente anche più di 1000) e “pesarne” la retribuzione in base alla prestazione richiesta.
Incarichi di collaborazione e contratti a tempo determinato
Per ottenere incarichi professionali e contratti a tempo determinato, tutte le figure - professionisti ordinistici e non, esperti, figure altamente specializzate - devono iscriversi al Portale del Reclutamento (inPA).Nel momento in cui una Amministrazione pubblicherà un avviso per un incarico di collaborazione, il Portale individuerà i potenziali candidati e invierà loro una notifica per aderire alla selezione. A seguito dell’adesione, il Portale genererà l’elenco dei candidati, che saranno invitati al colloquio selettivo; chi supererà il colloquio otterrà l’incarico, che sarà registrato nel Portale.
Per le assunzioni a tempo determinato, invece, il Dipartimento della Funzione pubblica indirà concorsi digitali e semplificati, le cui graduatorie finali daranno diritto all’inserimento negli elenchi ai quali le amministrazioni attingeranno. A fine incarico, la PA darà i voti ai professionisti.
Leggi le procedure nel dettaglio
Incarichi PNRR, iscrizione all’Albo e alla Cassa di previdenza
Per incentivare professionisti ed esperti a dare la propria disponibilità al reclutamento a tempo determinato, è stato deciso di mettere in campo due misure di facilitazione, con il DL 152/2021.In primo luogo, i professionisti assunti a tempo determinato dalle PA per l’attuazione del PNRR non saranno obbligati a cancellarsi dall’albo o dall’ordine professionale di appartenenza. Su questa eccezione, Inarcassa ha sollevato dubbi e il Ministro Brunetta ha fatto sapere di essere al lavoro per trovare una soluzione.
La seconda misura di facilitazione consente al professionista assunto a tempo determinato di optare tra il regime previdenziale di provenienza e l’iscrizione all’INPS, senza oneri per il ricongiungimento dei periodi contributivi.