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Superbonus, quando devono essere conclusi i lavori?

Superbonus, quando devono essere conclusi i lavori?

La normativa non impone un termine, ma la mancata ultimazione comporta sanzioni e il recupero della detrazione

Vedi Aggiornamento del 17/12/2021
Foto: dolgachov©123RF.com
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di Paola Mammarella
19/11/2021 - Gli interventi agevolati con il Superbonus possono essere ultimati dopo la scadenza dell’agevolazione? Come regolarsi nel caso in cui si esercita l’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito relativamente ad un SAL?
 
A questi dubbi, formalizzati in un’interrogazione, proposta dall’on. Pd Gian Mario Fragomeli in Commissione Finanze, ha dato risposta il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Federico Freni.
 

Superbonus e termini per la conclusione dei lavori, il dubbio

L’on. Fragomeli ha chiesto al Governo di chiarire se il contribuente, che esegue i lavori e paga gli acconti coerenti con gli stati di avanzamento lavori (SAL) non inferiori al 30%, ma non riesce a portarli completamente a termine, ha diritto ad usufruire del Superbonus.

 
In altre parole, se il contribuente non raggiunge il 100% dei lavori preventivati, ma ottiene comunque il miglioramento di due classi energetiche o il miglioramento sismico, deve restituire le agevolazioni di cui ha usufruito sugli acconti corrisposti per i lavori eseguiti?
 

Superbonus, i lavori devono essere conclusi

Il Sottosegretario Freni ha spiegato che, sia per chi usufruisce direttamente della detrazione sia per chi sceglie lo sconto in fattura o la cessione del credito, la detrazione è correlata al “sostenimento delle spese, risultando, invece, indifferente la data di ultimazione degli interventi agevolabili”.
 
Il Sottosegretario ha aggiunto che, anche se la normativa sul Superbonus non stabilisce il termine entro il quale i lavori debbano essere ultimati ai fini del consolidamento della detrazione o dell’esercizio delle opzioni dello sconto in fattura o della cessione del credito, risulta necessario che gli interventi vengano comunque ultimati.
 


La condizione dell’ultimazione dei lavori è verificata dall’Agenzia delle Entrate in sede di controllo. La mancata effettuazione degli interventi, al pari dell’eventuale assenza degli altri requisiti richiesti dalla norma, come il raggiungimento degli obiettivi prestazionali in termini di risparmio energetico o antisismici, determina il recupero della detrazione indebitamente fruita e l’applicazione di interessi e sanzioni.
 
Sono inoltre responsabili in solido il fornitore che ha applicato lo sconto e i cessionari.
 
Freni ha infine spiegato che si può esercitare l’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito, relativamente ad un acconto corrispondente ad un SAL non inferiore al 30%, anche se i lavori saranno ultimati successivamente al periodo di vigenza dell’agevolazione, a condizione che i lavori preventivati siano effettivamente realizzati.
 
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