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Fondo Salva Opere, chiesti 40 milioni aggiuntivi fino al 2023

Fondo Salva Opere, chiesti 40 milioni aggiuntivi fino al 2023

Un emendamento al Ddl Bilancio 2022 propone il rifinanziamento del fondo istituito dal Decreto Crescita

Foto: Katarzyna Bialasiewicz©123RF.com
Foto: Katarzyna Bialasiewicz©123RF.com
di Paola Mammarella
10/12/2021 - Il Fondo “Salva Opere” potrebbe essere rifinanziato con 40 milioni di euro. Lo prevede un emendamento al disegno di Bilancio per il 2022, segnalato dal Movimento 5 Stelle.
 

Fondo Salva Opere, 40 milioni di euro in più

L’emendamento propone un incremento del Fondo Salva Opere di 40 milioni di euro totali: 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023.
 
Vengono anche individuate le coperture: le risorse saranno attinte dal Fondo per le esigenze indifferibili istituito dal comma 200 della Legge di Stabilità 2015 (Legge 190/2014).
 


Fondo Salva Opere per la liquidità delle imprese

Ricordiamo che il Fondo Salva Opere è stato istituito dal Decreto Crescita per coprire i pagamenti delle imprese subappaltatrici in caso di crisi dell’impresa aggiudicataria dell’appalto. Viene alimentato con un contributo dello 0,5% del valore del ribasso offerto dall’aggiudicatario delle gare di appalti pubblici di importo pari o superiore a 200mila euro, a base d’appalto, in caso di lavori, e a 100mila euro in caso di servizi e forniture.

In prima battuta, il Fondo ha avuto una dotazione di 45,5 milioni di euro: 12 per il 2019 e 33,5 per il 2020. Il Fondo è stato rifinanziato dal Decreto Rilancio (DL 34/2020) con 67,55 milioni di euro per l'anno 2021 e 89 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2022.
 
Per richiedere l'accesso alle risorse del Fondo bisogna inviare Pec un’istanza all'amministrazione aggiudicatrice dalla quale risulti l'esistenza, l’esigibilità e l'importo del credito nei confronti dell'appaltatore, del contraente generale o dell'affidatario del contraente generale.
 
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