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Strade nelle aree interne, in Gazzetta il decreto che assegna 300 milioni

Strade nelle aree interne, in Gazzetta il decreto che assegna 300 milioni

Le risorse finanzieranno manutenzione straordinaria, progettazione, direzione lavori e collaudo. Programmi definiti entro il 31 dicembre 2021

Vedi Aggiornamento del 16/02/2024
Foto: celli07©123RF.com
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di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 16/02/2024
09/12/2021 - Manutenzione straordinaria, progettazione, direzione lavori e collaudo per migliorare la sicurezza e l’accessibilità alla rete stradale delle aree interne del Paese. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 12 ottobre 2021, con cui il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (Mims) assegna 300 milioni di euro del Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) alle 72 aree interne già ricomprese nella SNAI, ma anche a quelle che eventualmente dovessero essere ufficializzate entro il 31 dicembre 2021.
 
Le risorse saranno spalmate in 6 anni: 20 milioni di euro nel 2021, 50 milioni nel 2022, 30 milioni nel 2023, 50 milioni nel 2024, 100 milioni nel 2025 e 50 milioni nel 2026.

Il Ministero per il Sud e la Coesione territoriale con una nota fa sapere che dei 300 milioni previsti, circa il 47% sarà destinato al Sud. Queste risorse potranno essere integrate con ulteriori 50 milioni di euro previsti per lo stesso obiettivo dal disegno di legge di Bilancio 2022.
 

Rete stradale aree interne, programmi entro il 31 dicembre 2021

Il Presidente della Provincia o il Sindaco Metropolitano devono convocare l’Assemblea dei Sindaci dell’area interna e definire gli interventi prioritari entro il 31 dicembre 2021.
 
La programmazione degli interventi deve essere inviata al Mims entro il 31 marzo 2022.
 
I piani si considerano autorizzati se, entro 90 giorni dalla ricezione, e comunque non oltre il 30 giugno 2022, la Direzione generale per le strade e le autostrade, l'alta sorveglianza sulle infrastrutture stradali e la vigilanza sui contratti concessori autostradali non presenta osservazioni.
 
 

Rete stradale aree interne, gli interventi finanziabili

Le risorse finanzieranno:
- la progettazione, la direzione lavori, il collaudo, i controlli in corso di esecuzione e finali e altre spese tecniche;
- la realizzazione vera e propria della manutenzione straordinaria e l'adeguamento normativo delle diverse componenti dell'infrastruttura, ma anche interventi conseguenti sulla segnaletica, l'illuminazione e i sistemi di info-mobilità;
- il miglioramento delle condizioni di sicurezza;
- ulteriori interventi come la realizzazione di percorsi per la tutela delle utenze deboli, il miglioramento delle condizioni per la salvaguardia della pubblica incolumità, la riduzione dell'esposizione al rischio idrogeologico, ecc.


Rete stradale aree interne, procedure semplificate del PNRR

Gli interventi beneficiano delle procedure semplificate previste per le opere ricomprese nel PNRR. Questo significa che, in caso di urgenza, le Stazioni Appaltanti possono optare per la procedura negoziata senza pubblicazione del bando.
 
È inoltre consentito l’affidamento della progettazione ed esecuzione dei lavori sulla base del progetto di fattibilità tecnica ed economica. L’affidamento può avvenire mediante l’acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta o mediante offerte aventi per oggetto la realizzazione del progetto definitivo, del progetto esecutivo e il prezzo. In tutti i casi, il prezzo deve indicare distintamente il corrispettivo per la progettazione definitiva, quello per la progettazione esecutiva e per l’esecuzione dei lavori.
 
Sono previsti punteggi premiali per l’utilizzo di metodi e strumenti elettronici e di piattaforme interoperabili, ma anche un premio di accelerazione per ogni giorno di anticipo determinato sulla base degli stessi criteri stabiliti per il calcolo della penale, mediante utilizzo delle somme per imprevisti indicate nel quadro economico dell’intervento.
 
Il parere del CSLP è previsto solo per i progetti di fattibilità relativi a lavori di competenza statale o finanziati dallo Stato almeno per il 50% e di importo superiore a 100 milioni di euro.
 
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