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Bonus ristrutturazioni, come funziona la cessione del credito?

Bonus ristrutturazioni, come funziona la cessione del credito?

L’Agenzia delle Entrate chiarisce i dubbi sull’obbligo del visto di conformità introdotto dal Decreto Antifrode

Vedi Aggiornamento del 19/01/2023
Foto: Andriy Popov©123RF.com
Foto: Andriy Popov©123RF.com
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 19/01/2023
14/12/2021 - Come funziona la cessione del credito dopo il Decreto Antifrode? Chi deve comunicare l’opzione in caso di interventi agevolati con il bonus ristrutturazioni?
 
A queste domande ha risposto l’Agenzia delle Entrate su Fisco Oggi.
 

Bonus ristrutturazioni e cessione del credito

Un contribuente si è rivolto all’Agenzia per sapere chi deve comunicare la cessione del credito per gli interventi di ristrutturazione edilizia dopo le novità introdotte dal Decreto Antifrode che, tra le altre cose, ha esteso l’obbligo di richiedere il visto di conformità.
 


Bonus ristrutturazioni, come funziona la cessione del credito

L’Agenzia delle Entrate ha spiegato che, per esercitare l’opzione per la cessione del credito o per lo sconto in fattura bisogna trasmettere telematicamente il nuovo modello di comunicazione approvato con il provvedimento 12 novembre 2021.
 
La comunicazione va fatta:
- per gli interventi effettuati sulle singole unità immobiliari, esclusivamente dal soggetto che rilascia il visto di conformità, mediante il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate oppure mediante i canali telematici dell’Agenzia;
- per gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici, dal soggetto che rilascia il visto di conformità o dall’amministratore del condominio, direttamente oppure avvalendosi di un intermediario.
 
Se, invece, si deve comunicare la cessione del credito relativamente a rate residue non fruite, l’invio deve essere effettuato esclusivamente dal soggetto che rilascia il visto di conformità, sia per gli interventi eseguiti sulle unità immobiliari sia per quelli effettuati sulle parti comuni di un edificio.

L’Agenzia ha infine ricordato che la comunicazione deve essere inviata entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese per cui viene esercitata l’opzione.
 
 
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