
Superbonus, in bilico il tetto Isee a 25mila euro e la scadenza del 30 settembre 2021 per i permessi
NORMATIVA
Superbonus, in bilico il tetto Isee a 25mila euro e la scadenza del 30 settembre 2021 per i permessi
Negli emendamenti al ddl Bilancio chiesti anche controlli antifrode più veloci ed esenzione per lavori sotto determinati importi
Aggiornato al 10/12/2021

09/12/2021 - È serrato il confronto sulle modalità di proroga del Superbonus: potrebbero saltare alcuni limiti ipotizzati dal disegno di legge di Bilancio, osteggiati non solo dalla maggioranza, ma in modo trasversale dalle forze politiche.
In particolare, sono in discussione il tetto Isee di 25mila euro e la scadenza del 30 settembre 2021 per la presentazione del titolo abilitativo, limiti previsti per le persone fisiche.
È stato inoltre chiesto l’alleggerimento delle misure antifrode, studiate per limitare i fenomeni di evasione segnalati dall’Agenzia delle Entrate.
Come specificato dal Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Federico Freni, in una recente interrogazione, questi limiti hanno un impatto negativo non solo sulle pratiche relative ai lavori su villette e unità immobiliari unifamiliari, ma anche sugli interventi trainati da realizzare in condominio o negli edifici fino a quattro unità immobiliari appartenenti ad un unico proprietario.
Le restrizioni previste farebbero risparmiare le casse pubbliche ma hanno generato le proteste di chi è in procinto di avviare i cantieri, nonchè del Movimento 5 Stelle, promotore del superbonus 110%, e di numerosi parlamentari. Dopo le fitte interlocuzioni delle scorse ore, sembra che la scadenza del 30 settembre 2021 per la CILA verrà cancellata. Per il tetto Isee, invece, sono in campo due ipotesi: un innalzamento da 25mila euro a 40mila euro oppure la cancellazione del requisito.
Il Ministero dell’Economia sta lavorando per arrivare a soluzioni condivise e il Governo dovrebbe formulare un emendamento sull’argomento.
Potrebbero essere ridimensionate le misure antifrode. Ricordiamo che, per evitare fenomeni elusivi, è stato introdotto l’obbligo di acquisire il visto di conformità e l’asseverazione della congruità delle spese a carico dei beneficiari dell’ecobonus, del bonus ristrutturazioni, del sismabonus e del bonus facciate che, invece di utilizzare direttamente la detrazione Irpef, optano per lo sconto in fattura o la cessione del credito.
Ricordiamo inoltre che l’Agenzia delle Entrate ha fissato un termine di 5 giorni che congela l’iter della comunicazione, con cui il contribuente rende nota la scelta di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito, per consentire i controlli su eventuali irregolarità e bloccare tale comunicazione.
Da più esponenti delle forze politiche è giunta la richiesta di abbassare a 3 giorni il termine per i controlli e di escludere i lavori di importo inferiore a determinate soglie, come ad esempio 50mila euro. Un altro emendamento in duscussione è quello che prevede di applicare gli adempimenti del decreto antifrodi agli interventi successivi all'emanazione del decreto prezzi del Ministero della Transizione Ecologica.
In particolare, sono in discussione il tetto Isee di 25mila euro e la scadenza del 30 settembre 2021 per la presentazione del titolo abilitativo, limiti previsti per le persone fisiche.
È stato inoltre chiesto l’alleggerimento delle misure antifrode, studiate per limitare i fenomeni di evasione segnalati dall’Agenzia delle Entrate.
Superbonus, confronto su Tetto Isee e permessi entro il 30 settembre
Ricordiamo che il disegno di legge di Bilancio ha previsto la proroga del Superbonus, ma con una serie di condizioni. Per le persone fisiche, in particolare, è stata ipotizzata la proroga al 31 dicembre 2022 solo per chi ha presentato la CILAS o ha richiesto il titolo abilitativo per la demolizione e ricostruzione entro il 30 settembre 2021 o per chi, a prescindere dalla data di presentazione del titolo abilitativo, ha un Isee fino a 25mila euro.Come specificato dal Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Federico Freni, in una recente interrogazione, questi limiti hanno un impatto negativo non solo sulle pratiche relative ai lavori su villette e unità immobiliari unifamiliari, ma anche sugli interventi trainati da realizzare in condominio o negli edifici fino a quattro unità immobiliari appartenenti ad un unico proprietario.
Le restrizioni previste farebbero risparmiare le casse pubbliche ma hanno generato le proteste di chi è in procinto di avviare i cantieri, nonchè del Movimento 5 Stelle, promotore del superbonus 110%, e di numerosi parlamentari. Dopo le fitte interlocuzioni delle scorse ore, sembra che la scadenza del 30 settembre 2021 per la CILA verrà cancellata. Per il tetto Isee, invece, sono in campo due ipotesi: un innalzamento da 25mila euro a 40mila euro oppure la cancellazione del requisito.
Il Ministero dell’Economia sta lavorando per arrivare a soluzioni condivise e il Governo dovrebbe formulare un emendamento sull’argomento.
Bonus casa, alleggerimento delle misure antifrode
Potrebbero essere ridimensionate le misure antifrode. Ricordiamo che, per evitare fenomeni elusivi, è stato introdotto l’obbligo di acquisire il visto di conformità e l’asseverazione della congruità delle spese a carico dei beneficiari dell’ecobonus, del bonus ristrutturazioni, del sismabonus e del bonus facciate che, invece di utilizzare direttamente la detrazione Irpef, optano per lo sconto in fattura o la cessione del credito.Ricordiamo inoltre che l’Agenzia delle Entrate ha fissato un termine di 5 giorni che congela l’iter della comunicazione, con cui il contribuente rende nota la scelta di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito, per consentire i controlli su eventuali irregolarità e bloccare tale comunicazione.
Da più esponenti delle forze politiche è giunta la richiesta di abbassare a 3 giorni il termine per i controlli e di escludere i lavori di importo inferiore a determinate soglie, come ad esempio 50mila euro. Un altro emendamento in duscussione è quello che prevede di applicare gli adempimenti del decreto antifrodi agli interventi successivi all'emanazione del decreto prezzi del Ministero della Transizione Ecologica.