
Rinnovabili, negli edifici nuovi e ristrutturati dovranno coprire il 60% dei consumi
Condividi
RISPARMIO ENERGETICO
Rinnovabili, negli edifici nuovi e ristrutturati dovranno coprire il 60% dei consumi
Definite procedure e titoli abilitativi per l’installazione degli impianti. L’Italia recepisce la Direttiva sull’uso dell’energia da fonti rinnovabili
Vedi Aggiornamento
del 11/09/2023

Vedi Aggiornamento del 11/09/2023
02/12/2021 - Sale al 60% la quota dei consumi energetici degli edifici nuovi, o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, che dovrà essere coperta da fonti rinnovabili. L’indicazione è contenuta nel Decreto Legislativo 199/2021 con cui l’Italia ha recepito la Direttiva 2018/2001/UE (RED II) sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili.
Il decreto indica le procedure e i titoli abilitativi da utilizzare per l’installazione degli impianti negli edifici, fissa i nuovi criteri in base ai quali verrà aggiornato il sistema degli incentivi alle rinnovabili, contiene misure per favorire la sostituzione dell’amianto con il fotovoltaico e spiega come individuare le aree idonee all’installazione degli impianti da fonti rinnovabili.
L’obbligo non si applicherà qualora l’edificio sia allacciato a una rete di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento efficiente.
Negli edifici pubblici, la percentuale sale al 65%.
Questa percentuale è stata via via elevata nel corso degli anni. Inizialmente, per effetto del Dlgs 28/2011, era pari al 20%. Successivamente, per i titoli abilitativi richiesti entro il 31 dicembre 2017, è stata pari al 35%. Dal 2018 ad oggi la percentuale è stata pari al 50%. L'ulteriore innalzamento segue gli obiettivi di decarbonizzazione del sistema energetico al 2030 e di completa decarbonizzazione al 2050.
Il decreto stabilisce procedure omogenee per le nuove installazioni e la sostituzione degli impianti. Per ogni tipo di impianto, sulla base delle sue caratteristiche, è indicata la procedura da seguire e il titolo abilitativo da utilizzare.
Ad esempio, l’installazione o la sostituzione delle pompe di calore è considerata un intervento di edilizia libera nel caso in cui:
- le pompe di calore abbiano una potenza termica utile nominale inferiore a 40 kW;
- gli interventi rientrino nell’ambito delle manutenzioni ordinarie.
Al di fuori da questi casi, è necessaria la CILA.
Per citare un altro esempio, l’installazione dei collettori solari termici deve essere eseguita senza comunicazione né titolo abilitativo quando:
- l’intervento rientra nella manutenzione ordinaria;
- l’impianto è aderente o integrato nel tetto dell’edificio con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento;
- i componenti dell’impianto non modificano la sagoma degli edifici e la superficie dell’impianto non è superiore a quella del tetto.
L’incentivo sarà assegnato tramite una tariffa erogata dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Per i grandi impianti, con potenza superiore a 1MW, saranno previste procedure competitive di aste al ribasso effettuate in riferimento a contingenti di potenza. Per gli impianti di piccola taglia, si potrà ottenere l’incentivo su domanda o attraverso bandi riservati agli impianti innovativi.
L’erogazione degli incentivi seguirà una serie di criteri. Tra questi, uno dei requisiti premianti sarà la sostituzione dell’amianto con il fotovoltaico. Gli incentivi per la sostituzione delle coperture in amianto con pannelli fotovoltaici sono già presenti nel nostro ordinamento, ma quelli in arrivo promettono di incoraggiare maggiormente la realizzazione degli interventi.
Il decreto prevede che non sarà necessario che l'area dove è avvenuta la sostituzione dell'amianto coincida con quella dove viene installato l'impianto, purché l'impianto sia installato sullo stesso edificio o in altri edifici catastalmente confinanti nella disponibilità dello stesso soggetto.
Gli impianti fotovoltaici potranno occupare una superficie maggiore di quella dell'amianto. In questo caso, saranno decurtati proporzionalmente in modo forfettario i benefici aggiuntivi per la sostituzione dell'amianto.
Presso il GSE sarà realizzata una piattaforma digitale che supporterà le Regioni nella scelta delle aree idonee. La piattaforma conterrà tutte le informazioni utili alla caratterizzazione e qualificazione del territorio, i dati sulle infrastrutture già realizzate o autorizzate e in corso di relazione.
Il decreto indica le procedure e i titoli abilitativi da utilizzare per l’installazione degli impianti negli edifici, fissa i nuovi criteri in base ai quali verrà aggiornato il sistema degli incentivi alle rinnovabili, contiene misure per favorire la sostituzione dell’amianto con il fotovoltaico e spiega come individuare le aree idonee all’installazione degli impianti da fonti rinnovabili.
Edifici, 60% dei consumi coperti dalle rinnovabili
Gli edifici che saranno realizzati ex novo o sottoposti a ristrutturazione, sulla base di un titolo abilitativo presentato a partire dal 13 giugno 2022 (180 giorni dall’entrata in vigore del D.lgs, 199/2021), dovranno essere progettati in modo da garantire, tramite il ricorso ad impianti alimentati da fonti rinnovabili, il contemporaneo rispetto della copertura del 60% dei consumi previsti per la produzione di acqua calda sanitaria e del 60% della somma dei consumi previsti per la produzione di acqua calda sanitaria, la climatizzazione invernale e la climatizzazione estiva.L’obbligo non si applicherà qualora l’edificio sia allacciato a una rete di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento efficiente.
Negli edifici pubblici, la percentuale sale al 65%.
Questa percentuale è stata via via elevata nel corso degli anni. Inizialmente, per effetto del Dlgs 28/2011, era pari al 20%. Successivamente, per i titoli abilitativi richiesti entro il 31 dicembre 2017, è stata pari al 35%. Dal 2018 ad oggi la percentuale è stata pari al 50%. L'ulteriore innalzamento segue gli obiettivi di decarbonizzazione del sistema energetico al 2030 e di completa decarbonizzazione al 2050.
Rinnovabili, procedure e titoli abilitativi per l’installazione degli impianti
Il decreto stabilisce procedure omogenee per le nuove installazioni e la sostituzione degli impianti. Per ogni tipo di impianto, sulla base delle sue caratteristiche, è indicata la procedura da seguire e il titolo abilitativo da utilizzare.Ad esempio, l’installazione o la sostituzione delle pompe di calore è considerata un intervento di edilizia libera nel caso in cui:
- le pompe di calore abbiano una potenza termica utile nominale inferiore a 40 kW;
- gli interventi rientrino nell’ambito delle manutenzioni ordinarie.
Al di fuori da questi casi, è necessaria la CILA.
Per citare un altro esempio, l’installazione dei collettori solari termici deve essere eseguita senza comunicazione né titolo abilitativo quando:
- l’intervento rientra nella manutenzione ordinaria;
- l’impianto è aderente o integrato nel tetto dell’edificio con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento;
- i componenti dell’impianto non modificano la sagoma degli edifici e la superficie dell’impianto non è superiore a quella del tetto.
Rinnovabili e rimodulazione degli incentivi
Entro il 13 giugno 2022 (180 giorni dall’entrata in vigore del decreto), il Ministero per la transizione ecologica (Mite) emanerà dei decreti che ridefiniranno i sistemi di incentivazione per chi installa impianti da fonti rinnovabili.L’incentivo sarà assegnato tramite una tariffa erogata dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Per i grandi impianti, con potenza superiore a 1MW, saranno previste procedure competitive di aste al ribasso effettuate in riferimento a contingenti di potenza. Per gli impianti di piccola taglia, si potrà ottenere l’incentivo su domanda o attraverso bandi riservati agli impianti innovativi.
Fotovoltaico in sostituzione dell’amianto
L’erogazione degli incentivi seguirà una serie di criteri. Tra questi, uno dei requisiti premianti sarà la sostituzione dell’amianto con il fotovoltaico. Gli incentivi per la sostituzione delle coperture in amianto con pannelli fotovoltaici sono già presenti nel nostro ordinamento, ma quelli in arrivo promettono di incoraggiare maggiormente la realizzazione degli interventi.Il decreto prevede che non sarà necessario che l'area dove è avvenuta la sostituzione dell'amianto coincida con quella dove viene installato l'impianto, purché l'impianto sia installato sullo stesso edificio o in altri edifici catastalmente confinanti nella disponibilità dello stesso soggetto.
Gli impianti fotovoltaici potranno occupare una superficie maggiore di quella dell'amianto. In questo caso, saranno decurtati proporzionalmente in modo forfettario i benefici aggiuntivi per la sostituzione dell'amianto.
Rinnovabili, identificazione delle aree idonee
Il Mite definirà dei criteri omogenei per l'individuazione delle superfici e delle aree idonee e non idonee all'installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili. L’installazione dovrà avvenire minimizzando l’impatto ambientale e la porzione di suolo occupabile.Presso il GSE sarà realizzata una piattaforma digitale che supporterà le Regioni nella scelta delle aree idonee. La piattaforma conterrà tutte le informazioni utili alla caratterizzazione e qualificazione del territorio, i dati sulle infrastrutture già realizzate o autorizzate e in corso di relazione.
Norme correlate
Decreto Legislativo 08/11/2021 n.199
Attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili (RED II)
Direttiva CEE 11/12/2018 n.2001
Direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2018 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili (RED II)
Approfondimenti
Notizie correlate

RISPARMIO ENERGETICO Fotovoltaico, in arrivo i criteri per individuare le aree idonee agli impianti

RISPARMIO ENERGETICO L’agrivoltaico impatta sul territorio meno del fotovoltaico

RISPARMIO ENERGETICO Rinnovabili in condominio, serve l’autorizzazione dell’assemblea?

RISPARMIO ENERGETICO APE sbagliato? L’acquirente dell’immobile va risarcito

RISPARMIO ENERGETICO Rinnovabili, in vigore l’obbligo del 60% negli edifici nuovi o ristrutturati

RISPARMIO ENERGETICO Fotovoltaico, a fine 2021 registrati più di 1 milione di impianti

RISPARMIO ENERGETICO Tetti solari obbligatori per i nuovi edifici residenziali dal 2029, il piano REPowerEU

RISPARMIO ENERGETICO Rinnovabili, più estese le aree idonee all’installazione

RISPARMIO ENERGETICO Fotovoltaico, ancora più ampie le aree idonee ad installarlo

RISPARMIO ENERGETICO Rinnovabili, aumentano le aree idonee all’installazione

RISPARMIO ENERGETICO Fotovoltaico sugli edifici, via alla liberalizzazione

MERCATI Rinnovabili, in Italia coprono il 20,4% dei consumi energetici

RISPARMIO ENERGETICO Rinnovabili, procedure più snelle per il fotovoltaico sugli edifici anche nei centri storici

RISPARMIO ENERGETICO Fotovoltaico, in arrivo il nuovo decreto FER 1

LAVORI PUBBLICI Caro energia e materiali, l’aumento dei costi rischia di bloccare i cantieri

RISPARMIO ENERGETICO Rinnovabili, sprint a fotovoltaico, agrovoltaico e sonde geotermiche

RISPARMIO ENERGETICO Riscaldamento, gli ambientalisti: ‘escludere dal superbonus i sistemi non rinnovabili’

RISPARMIO ENERGETICO Rinnovabili, nel 2020 hanno coperto un quinto dei consumi energetici

RISPARMIO ENERGETICO Gli italiani vogliono affittare e comprare case ecoefficienti

RISPARMIO ENERGETICO Efficienza energetica degli edifici, nel 2020 è migliorata nel residenziale

RISPARMIO ENERGETICO Edifici a emissioni zero dal 2030: il piano della Commissione europea

RISPARMIO ENERGETICO Rinnovabili, più facile l’installazione di fotovoltaico e colonnine di ricarica

RISPARMIO ENERGETICO Green Deal europeo, via della Commissione UE alle proposte per l’attuazione del pacchetto ‘Fit for 55’

TECNOLOGIE Comunità energetiche e autoconsumo collettivo, le esperienze italiane

RISPARMIO ENERGETICO Rinnovabili e colonnine di ricarica, l’Italia si adeguerà alle norme UE

MERCATI ENEA-IEA: tornano a crescere gli impianti fotovoltaici in Italia

AMBIENTE Rinnovabili, Legambiente chiede al Governo procedure semplificate

RISPARMIO ENERGETICO FER1, online i bandi per l’iscrizione ad aste e registri

RISPARMIO ENERGETICO Fotovoltaico al posto dell’amianto, sarà incentivata l’energia per l’autoconsumo

RISPARMIO ENERGETICO Dal 2018 gli edifici nuovi o ristrutturati devono coprire con le rinnovabili almeno il 50% dei consumi
RISPARMIO ENERGETICO Rinnovabili nei nuovi edifici: dal 31 maggio sono obbligatorie
Altre Notizie