NORMATIVA
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Come realizzare una scala interna per raggiungere la mansarda
FOCUS
Come realizzare una scala interna per raggiungere la mansarda
A scomparsa o fissa, chiusa o a giorno, ad una o a doppia rampa, a chiocciola o elicoidale, per scegliere la corretta tipologia di scala bisogna tener conto degli ingombri, delle altezze disponibili e della forma desiderata
05/01/2022 - È sempre comodo aggiungere una stanza ad una casa e sfruttare ambienti prima inutilizzati, come vecchie soffitte e sottotetti in disuso. Inoltre, oggigiorno le normative regionali consentono, rispettando determinate prescrizioni, il recupero di questi spazi a fini abitativi.
Il recupero di un sottotetto permette non solo di ricavare spazio aggiuntivo ma anche di aumentare il valore dell’immobile, poiché si incrementa la superficie utile dell’appartamento.
Purtroppo, uno dei problemi che spesso si incontra è l’assenza del collegamento verticale tra abitazione principale e quella che diventerà una mansarda. Infatti, soffitte e sottotetti il più delle volte vengono ideati come superficie accessoria dell’abitazione principale con accesso indiretto, quindi raggiungibili solo dal vano scala condominiale.
Come realizzare una scala interna per raggiungere la mansarda? E quale tipologia di scala scegliere?
Prima di tutto bisogna essere consapevoli che costruire una scala da interni è una modifica rilevante per l’assetto distributivo dell'immobile; molto probabilmente servirà fare anche delle modifiche strutturali come l'apertura di un foro nel solaio. Pertanto, vanno verificate preventivamente le autorizzazioni necessarie da richiedere e la realizzazione della scala deve essere il frutto di un progetto, calcolo e verifica da parte di un professionista.
Gli aspetti normativi, strutturali, ergonomici e di sicurezza per la progettazione delle scale interne sono regolati dalla Legge 13/1989 e dal DM 236/1989; oltre a questo bisogna fare riferimento al Regolamento Edilizio del proprio comune.
Verificati questi aspetti, lo step successivo è quello di determinare l’ingombro della scala.
Le dimensioni di una scala da interno: altezza e larghezza pedata, larghezza complessiva e pendenza sono ben diverse rispetto a quelle di una scala destinata all'uso pubblico. La pedata può restringersi considerevolmente e sono accettabili alzate leggermente superiori.
In questo modo è possibile coprire il dislivello con maggiore semplicità. Spesso una scala da interno può essere realizzata anche senza parapetto, soluzione impensabile per una scala destinata all'uso pubblico.
Now There's Room by Ministudio Architetti ©Archilovers
Valutato lo spazio e l’altezza a disposizione, si può procedere a scegliere la tipologia e a definire la forma adatta allo spazio che si sta considerando.
Per collegare una mansarda si potrà optare per:
1. una scala a scomparsa quando la superficie su cui va ad insistere è in un punto vitale della casa, in una zona di passaggio, al centro di una stanza o in uno spazio stretto;
2. una scala fissa quando si ha disposizione spazio a sufficienza. In questo caso la scala sarà non solo un elemento strutturale verticali ma anche un vero e proprio complemento d'arredo che darà un tocco di eleganza a tutta la casa.
Se è possibile optare per una scala fissa, si potrà scegliere tra:
- una scala chiusa, ovvero una scala realizzata tra due setti murari. Questa soluzione può essere utile come elemento di partizione degli ambienti, per ritmare e differenziare lo spazio domestico;
- una scala a giorno, ovvero una scala con struttura portante a vista e perfettamente riconoscibile. Questa soluzione è visivamente molto leggera, non richiede opere murarie perché la scala è prefabbricata. Oltre a modelli standard, è possibile customizzare la soluzione sulle proprie esigenze funzionali ed estetiche.
In base al numero dei gradini, la forma di una scala fissa può essere:
- lineare, a singola o doppia rampa;
- a chiocciola;
- elicoidale, con scalini a ventaglio.
Ristrutturazione sottotetto by CC-ARK Serena&Valeria ©Archilovers
Di solito gli interpiani di un’abitazione sono di 270 cm. Fino a questa altezza una forma lineare a singola rampa o al massimo ad angolo può essere realizzata senza problemi. Oltre i 270 cm si dovrà optare per una scala a doppia rampa oppure per forme a chiocciola o elicoidali, che coprono lo stesso dislivello a fronte di un minore ingombro.
In tutti questi casi, per enfatizzare la connessione tra abitazione e mansarda, si potrebbe rendere la scala protagonista dello spazio domestico illuminandola dall’alto con la luce naturale zenitale, mediante una finestra per tetti. Per rendere invece multifunzionale la scala, si può pensare di sfruttare il sottoscala andando a realizzare una cappottiera, una zona lavanderia o un ripostiglio.
Il recupero di un sottotetto permette non solo di ricavare spazio aggiuntivo ma anche di aumentare il valore dell’immobile, poiché si incrementa la superficie utile dell’appartamento.
Purtroppo, uno dei problemi che spesso si incontra è l’assenza del collegamento verticale tra abitazione principale e quella che diventerà una mansarda. Infatti, soffitte e sottotetti il più delle volte vengono ideati come superficie accessoria dell’abitazione principale con accesso indiretto, quindi raggiungibili solo dal vano scala condominiale.
Attico S+ T by HOP! Arch ©Archilovers
Come realizzare una scala interna per raggiungere la mansarda? E quale tipologia di scala scegliere?
Prima di tutto bisogna essere consapevoli che costruire una scala da interni è una modifica rilevante per l’assetto distributivo dell'immobile; molto probabilmente servirà fare anche delle modifiche strutturali come l'apertura di un foro nel solaio. Pertanto, vanno verificate preventivamente le autorizzazioni necessarie da richiedere e la realizzazione della scala deve essere il frutto di un progetto, calcolo e verifica da parte di un professionista.
Gli aspetti normativi, strutturali, ergonomici e di sicurezza per la progettazione delle scale interne sono regolati dalla Legge 13/1989 e dal DM 236/1989; oltre a questo bisogna fare riferimento al Regolamento Edilizio del proprio comune.
Verificati questi aspetti, lo step successivo è quello di determinare l’ingombro della scala.
Le dimensioni di una scala da interno: altezza e larghezza pedata, larghezza complessiva e pendenza sono ben diverse rispetto a quelle di una scala destinata all'uso pubblico. La pedata può restringersi considerevolmente e sono accettabili alzate leggermente superiori.
In questo modo è possibile coprire il dislivello con maggiore semplicità. Spesso una scala da interno può essere realizzata anche senza parapetto, soluzione impensabile per una scala destinata all'uso pubblico.
Now There's Room by Ministudio Architetti ©Archilovers
Valutato lo spazio e l’altezza a disposizione, si può procedere a scegliere la tipologia e a definire la forma adatta allo spazio che si sta considerando.
Per collegare una mansarda si potrà optare per:
1. una scala a scomparsa quando la superficie su cui va ad insistere è in un punto vitale della casa, in una zona di passaggio, al centro di una stanza o in uno spazio stretto;
2. una scala fissa quando si ha disposizione spazio a sufficienza. In questo caso la scala sarà non solo un elemento strutturale verticali ma anche un vero e proprio complemento d'arredo che darà un tocco di eleganza a tutta la casa.
Se è possibile optare per una scala fissa, si potrà scegliere tra:
- una scala chiusa, ovvero una scala realizzata tra due setti murari. Questa soluzione può essere utile come elemento di partizione degli ambienti, per ritmare e differenziare lo spazio domestico;
- una scala a giorno, ovvero una scala con struttura portante a vista e perfettamente riconoscibile. Questa soluzione è visivamente molto leggera, non richiede opere murarie perché la scala è prefabbricata. Oltre a modelli standard, è possibile customizzare la soluzione sulle proprie esigenze funzionali ed estetiche.
In base al numero dei gradini, la forma di una scala fissa può essere:
- lineare, a singola o doppia rampa;
- a chiocciola;
- elicoidale, con scalini a ventaglio.
Ristrutturazione sottotetto by CC-ARK Serena&Valeria ©Archilovers
Di solito gli interpiani di un’abitazione sono di 270 cm. Fino a questa altezza una forma lineare a singola rampa o al massimo ad angolo può essere realizzata senza problemi. Oltre i 270 cm si dovrà optare per una scala a doppia rampa oppure per forme a chiocciola o elicoidali, che coprono lo stesso dislivello a fronte di un minore ingombro.
In tutti questi casi, per enfatizzare la connessione tra abitazione e mansarda, si potrebbe rendere la scala protagonista dello spazio domestico illuminandola dall’alto con la luce naturale zenitale, mediante una finestra per tetti. Per rendere invece multifunzionale la scala, si può pensare di sfruttare il sottoscala andando a realizzare una cappottiera, una zona lavanderia o un ripostiglio.