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Scuole e territorio, CDP: ‘al Sud le situazioni più critiche’

Scuole e territorio, CDP: ‘al Sud le situazioni più critiche’

Pubblicato uno studio sulle carenze strutturali dell’edilizia scolastica e sugli interventi con i fondi del PNRR

Vedi Aggiornamento del 25/01/2023
Foto: Vladimir Nenezic © 123rf.com
di Rossella Calabrese
17/01/2022 - Sono quelle che si trovano nelle aree più periferiche e nei comuni con una situazione finanziaria più difficile, le scuole con maggiori carenze in Italia. Le criticità maggiori si concentrano, in maniera non omogenea, nel Mezzogiorno e riguardano l’assenza di accorgimenti per la riduzione dei consumi energetici.
 
Sono questi, in sintesi, gli esiti dello studio 'Edilizia scolastica e territorio: dove sono i maggiori bisogni?' pubblicato dal CDP Think Tank, che dà conto delle condizioni in cui si trovano gli edifici che ospitano le scuole pubbliche, delle carenze più diffuse e dell’entità delle somme stanziate con il PNRR per la riqualificazione e la messa in sicurezza.
 
Lo studio analizza la dotazione strutturale delle scuole italiane soffermandosi, in particolare, sulla presenza di impianti di riscaldamento, di accorgimenti per superare le barriere architettoniche e per la riduzione dei consumi energetici e di progettazione antisismica.
 
L’attuale dotazione infrastrutturale scolastica mostra che:
1) in media, i singoli edifici scolastici italiani hanno una sola delle quattro criticità analizzate;
2) il 15% degli edifici risulta carente in almeno due dimensioni su quattro;
3) le criticità maggiori si concentrano nel Mezzogiorno e riguardano l’assenza di accorgimenti per la riduzione dei consumi energetici;
4) la situazione è particolarmente critica in Calabria e Sicilia in cui si concentrano i 32 edifici scolastici con carenze strutturali in tutte e quattro le dimensioni;
5) in media, risultano maggiormente caratterizzati da carenze gli edifici delle aree più periferiche e dei comuni con una situazione finanziaria più critica.
 

I futuri interventi sull’edilizia scolastica - spiega il CDP Think Tank -, che saranno portati avanti anche grazie alle importanti risorse previste dal PNRR - pari a 5,4 miliardi di euro -, dovranno incentrarsi su sostenibilità ambientale, sicurezza e adeguatezza strutturale degli edifici scolastici, per contribuire a contrastare la dispersione scolastica e a garantire un’offerta didattica di qualità, fattori primari per lo sviluppo del capitale umano e per la riduzione delle diseguaglianze sociali e territoriali.
 
Ricordiamo che sono tuttora aperti quattro bandi del Ministero dell’Istruzione:
 
- il bando da 800 milioni di euro per 195 scuole innovative, in scadenza l’8 febbraio 2022;
 
- il bando da 3 miliardi di euro per asili nido e scuole dell’infanzia, in scadenza il 28 febbraio 2022;
 
- il bando da 400 milioni di euro per le mense, in scadenza il 28 febbraio 2022;
 
- il bando da 300 milioni di euro per le palestre scolastiche, in scadenza il 28 febbraio 2022.
 
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