04/02/2022 - Ascensori, impianti di riscaldamento e di condizionamento, apparecchiature e servizi sanitari: tutti gli impianti tecnologici, durante il loro funzionamento, possono produrre rumori particolarmente fastidiosi.
Nonostante vi sia un riferimento normativo per il raggiungimento del comfort acustico, il DPCM 5/12/1997, molto spesso il fenomeno della rumorosità non è preso in considerazione in fase progettuale e tantomeno in quella esecutiva.
Eppure, la rumorosità degli impianti è vissuta come un vero e proprio disagio, soprattutto in un contesto residenziale come quello di un condominio dove gli abitanti hanno abitudini di vita completamente differenti tra di loro.
Per questo, nella progettazione degli edifici, di nuova costruzione o da ristrutturare, è importante prospettare soluzioni tecnologiche capaci di realizzare le
condizioni per il benessere acustico degli individui.
A seconda del tipo di funzionamento dell’impianto stesso si avranno:
-
impianti a funzionamento discontinuo, ovvero il cui funzionamento è casuale e variabile in base alle necessità degli utilizzatori; rientrano in questa categoria gli ascensori, gli scarichi idraulici, servizi igienici e rubinetteria;
-
impianti a funzionamento continuo, ovvero il cui funzionamento è fisso, continuo e temporizzato; rientrano in questa categoria l’impianto di riscaldamento, aerazione e condizionamento.
Rumori causati dall’impianto di scarico
In questo focus casa ci concentreremo sugli impianti a funzionamento discontinuo e, in particolare, sui disturbi acustici di un impianto di scarico e sulle possibili soluzioni.
Un impianto di scarico è un sistema di tubazioni rigide collegate ad un certo numero di rubinetti e apparecchi sanitari. Il passaggio dell'acqua produce delle
vibrazioni e poiché tutto il sistema è fissato alle strutture dell'edificio, solaio e pareti, queste si trasmettono sottoforma di
rumore aereo.
Un impianto di scarico può generare quattro tipologie di rumore:
- rumore da carico cassette wc;
- rumore da scarico wc;
- rumore da scorrimento;
- rumore da depressione.
Questi rumori non sono percepiti solo nel locale che contiene le tubazioni ma anche in quelli vicini; di conseguenza
Rumore impianti, c’è una soluzione per evitare l’inconveniente?
I risultati migliori si ottengono se è possibile agire direttamente sull'impianto:
- sostituzione dell'impianto esistente con uno meno rumoroso;
- spostamento del bagno lontano da camere da letto o zona living;
- realizzazione di interventi volti a ridurre la rumorosità dell'impianto.
Spesso non è possibile adottare le prime due soluzioni; viceversa la terza è maggiormente fattibile, soprattutto nell’ambito di una ristrutturazione.
Per
limitare la rumorosità dell’impianto bisogna ridurre la trasmissione delle vibrazioni tra impianto e strutture edili. Si tratta di
desolidarizzare, o in altri termini di
disaccoppiare i sanitari e i canali di scarico dalla struttura dell'edificio.
Ecco una lista di possibili accorgimenti per realizzare questa separazione:
- posare l’impianto su basamento inerziale svincolato dalla struttura;
- utilizzare
tubazioni di tipo silenziato (prodotti stratificati o di massa elevata);
-
rivestire i tubi non silenziati con
materiali fonoassorbente e massivo;
- inserire le tubazioni in
cavedi impiantistici ricavati su pareti perimetrali e non su pareti divisorie tra unità immobiliari;
- inserire nei cavedi del materiale fonoassorbente;
- fasciare mediante
guarnizioni elastiche (es. "calza" in polietilene) i punti in cui le tubazioni attraversano le pareti e/o i solai;
- isolare la braga fasciandola con nastro adesivo isolante;
- utilizzare
collari e sistemi di fissaggio antivibranti e/o di tipo silenziato con rivestimento in gomma.
Rumore impianti, la desolidarizzazione dei sanitari
Per quanto riguarda la desolidarizzazione dei sanitari, si possono seguire delle regole base come:
- evitare l’attacco degli apparecchi e relative tubazioni su pareti leggere che vibrano facilmente;
- evitare l’attacco di apparecchi e relative tubazioni sulle pareti che separano l’ambiente da quello contiguo se questo è un soggiorno o una stanza da letto;
Oltre a questi accorgimenti di base si può intervenire andando ad isolare i rubinetti dalle tubazioni e gli apparecchi sanitari dalle strutture murarie, per esempio:
- posare la vasca sopra una soletta galleggiante, oppure su blocchi antivibranti, o interponendo una guaina antivibrante sotto il telaio di sostegno;
- predisporre per i lavabi delle rondelle di gomma tra le mensole e la vaschetta;
- interporre tra WC/parete e bidet/parete nel caso dei sospesi, e in aggiunta WC/solaio e bidet/solaio, nel caso dei sanitari a pavimento, una lastra antivibrante preforata;
- interporre sotto il piatto doccia apposite guaine antivibranti.
Va detto in ultima analisi che, un
sistema di scarico insonorizzato da solo non è in grado di raggiungere i risultati attesi, bisogna porre estrema
attenzione alla posa, che potrebbe compromettere l’efficacia di questi prodotti performanti, e allo stesso tempo è richiesto un
contributo minimo della parete, che dovrebbe abbatere almeno 20/25 dB.
Per esempio, tale abbattimento acustico si può ottenere con una parete composta da laterizio da 80 mm e intonacata, o con doppia lastra in cartongesso.
Bibliografia: ANIT, Guida ANIT Acustica e Ristrutturazioni, Milano, ANIT, 2017.