16/02/2022 - Quali sono i confini dell’appalto integrato? Lo ha spiegato il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims), rispondendo al quesito posto da un’Amministrazione.
Appalto integrato, il dubbio
Nel quesito posto al Mims, l’Amministrazione ha ricordato che il decreto Sblocca Cantieri, prorogato più volte, ha sospeso fino al
30 giugno 2023 il divieto di appalto integrato.
Successivamente, il Decreto Governance PNRR e Semplificazioni ha previsto la possibilità di bandire un
appalto integrato sulla base del progetto di fattibilità tecnica ed economica, ma solo per gli appalti di lavori finanziati dal PNRR e dal PNC.
L’Amministrazione ha quindi chiesto se possono essere banditi in via generale, anche senza il finanziamento del PNRR o del PNC, appalti congiunti di progettazione ed esecuzione di lavori sulla base del progetto di fattibilità tecnica ed economica o se deve essere posto a base di gara il progetto definitivo.
Appalto integrato, i limiti
Il Mims ha risposto che il Decreto Governance PNRR e Semplificazioni è una
disposizione speciale e di carattere derogatorio che non consente interpretazioni estensive.
L’appalto integrato sul progetto di fattibilità tecnica ed economica è consentito solo per le procedure riguardanti gli investimenti pubblici finanziati dal PNRR o dal PNC o, ancora, dai programmi cofinanziati da fondi strutturali dell’Unione Europea.
La deroga, spiega il Mims, è finalizzata alla realizzazione spedita ed efficace, delle opere finanziate dall’Unione Europea.
Al di fuori di queste ipotesi, è possibile solo l’affidamento di un appalto integrato sulla base del
progetto definitivo.