Abbiamo chiesto ai lettori di Edilportale di raccontare come stanno vivendo i cambiamenti della normativa, che impatto stanno registrando sulle proprie attività e cosa si aspettano per il futuro.
Quasi il 22% dei rispondenti svolge la professione di ingegnere, circa il 20% la professione di architetto e il 12% quella di geometra. Il 32% si è classificato in “altro”. Hanno risposto, in percentuali minori, anche certificatori energetici, ESCo, fiscalisti e imprese di costruzione.
Più della metà dei partecipanti si colloca nella fascia di età 40 - 59 anni. Le risposte equidistribuite tra Nord, Centro e Sud Italia.
È il Superbonus a occupare maggiormente i rispondenti. Abbiamo chiesto quali sono i bonus più utilizzati e ogni partecipante ha stilato una classifica. Più della metà (52%) ha messo il Superbonus per l’efficientamento energetico al primo posto. Meno del 10% dei partecipanti ha indicato al primo posto il Superbonus per i lavori antisismici. L’agevolazione meno utilizzata è il sismabonus, collocato all’ultimo posto dal 29% dei rispondenti.

Abbiamo chiesto di commentare l’obbligo del visto di conformità e dell’asseverazione della congruità delle spese. Il 36% ha risposto che l’esclusione degli interventi di edilizia libera e dei lavori di importo fino a 10mila euro è una misura inefficace e troppo limitata, mentre per il 42% dei rispondenti dovrebbe essere estesa ai lavori di importo fino a 20mila euro.

In generale, l’obbligo del visto di conformità e della congruità delle spese non è stato accolto con favore. Abbiamo proposto una serie di affermazioni e i partecipanti hanno indicato in che misura le condividono. I rispondenti pensano che danneggerà imprese e professionisti (61%), sta scoraggiando gli investimenti (41%), non sarà risolutivo e le frodi continueranno (41%), creerà un danno al Bilancio dello Stato (41%), favorirà la trasparenza (30%), aumenterà le opportunità di guadagno (9%).
Il bonus facciate esce sconfitto dal sondaggio. Più della metà dei rispondenti (58%) ritiene che l’abbassamento dell’aliquota di detrazione dal 90% al 60% rende la detrazione inutile e poco attraente.
Non piace neanche la rimodulazione del Superbonus. Anche in questo caso, i rispondenti hanno dichiarato quanto condividono le affermazioni sottoposte. Il 72% pensa che manca una visione di insieme sulla qualità dell’abitare e della sicurezza, il 65% che i vincoli per lo sconto in fattura e la cessione del credito renderanno vane le proroghe, il 59% che i limiti per le unità immobiliari unifamiliari danneggerà il mercato.

Un discorso a parte merita la domanda sul limite di un passaggio per la cessione del credito. Il decreto approvato venerdì scorso in Consiglio dei Ministri ha cambiato le carte in tavola e i passaggi aumenteranno a 3, ma saranno introdotti altri strumenti di controllo e anche sanzioni più pesanti per i professionisti. Nell’82% dei casi, i rispondenti sono stati d’accordo nel pensare che il limite di un passaggio avrebbe danneggiato le piccole e medie imprese e nell’80% dei casi che avrebbe scoraggiato gli investitori poco convinti.
Non suscita abbastanza interesse l’introduzione del nuovo bonus 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Solo il 17% dei rispondenti pensa che darà nuove opportunità. Il 55% dei partecipanti ha risposto che non decollerà a causa dei limiti alla cessione del credito. Anche in questo caso, però, l’allentamento dei limiti (con l’introduzione dei 3 passaggi) potrebbe portare i partecipanti a fare considerazioni diverse.