Crediti bonus edilizi: massimo tre cessioni e sanzioni per i professionisti che attestano il falso
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NORMATIVA
Crediti bonus edilizi: massimo tre cessioni e sanzioni per i professionisti che attestano il falso
Le cessioni successive alla prima saranno riservate a banche e assicurazioni. Codice identificativo per tracciare i crediti
Aggiornato al 21/02/2022
di Rossella Calabrese
Aggiornato al
18/02/2022 - Cessione dei crediti relativi ai bonus edilizi fino a tre volte; le due cessioni successive alla prima soltanto a favore di banche e intermediari finanziari o imprese di assicurazione. I professionisti che rendano informazioni false oppure attestino falsamente la congruità delle spese saranno puniti con la reclusione e con multe.
Lo stabilisce il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri oggi pomeriggio, per superare il limite di un solo passaggio alle cessioni dei crediti, deciso pochi giorni fa con il Decreto sostegni-ter.
Il Governo introduce un altro meccanismo di controllo: i crediti derivanti da sconto in fattura o cessione del credito non potranno formare oggetto di cessioni parziali successivamente alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle Entrate. A tal fine, al credito sarà attribuito un codice identificativo univoco, da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni. Queste nuove disposizioni, stando alla bozza, si applicheranno alle comunicazioni della prima cessione o dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° maggio 2022.
Le modalità attuative della cessione e tracciabilità del credito d’imposta saranno definite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate.
“Sul superbonus pene più severe per chi truffa su cessioni del credito e asseverazioni, ma torna la possibilità di cedere il credito fino a tre volte: fermiamo le truffe, non i cantieri” - ha affermato in una nota Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie.
Come noto, il Decreto Sostegni-ter ha introdotto il limite di un passaggio alla cessione dei crediti derivanti da superbonus, bonus ristrutturazioni, bonus facciate, ecobonus e sismabonus, per mettere un freno alle truffe ai danni ai danni dello Stato finora quantificate in 4,4 miliardi di euro e che il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha definito ‘tra le più grandi mai viste’.
Le imprese e i professionisti hanno protestato contro la misura e contro la sua applicazione pressoché immediata (norma pubblicata a fine gennaio ed entrata in vigore ieri) che ha di fatto bloccato tutto coloro i quali stavano pianificando e realizzando lavori contando sulla possibilità di cedere più volte i crediti. Il blocco del comparto è stato segnalato anche dal Servizio del Bilancio del Senato.
Il Governo ha quindi accolto le richieste e ha accettato di tornare parzialmente sui suoi passi.
Lo stabilisce il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri oggi pomeriggio, per superare il limite di un solo passaggio alle cessioni dei crediti, deciso pochi giorni fa con il Decreto sostegni-ter.
Crediti bonus edilizi, max tre cessioni e codice identificativo
I crediti maturati grazie ai bonus edilizi potranno essere ceduti al massimo tre volte, ma le due cessioni successive alla prima potranno essere effettuate soltanto a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario o imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia.Il Governo introduce un altro meccanismo di controllo: i crediti derivanti da sconto in fattura o cessione del credito non potranno formare oggetto di cessioni parziali successivamente alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle Entrate. A tal fine, al credito sarà attribuito un codice identificativo univoco, da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni. Queste nuove disposizioni, stando alla bozza, si applicheranno alle comunicazioni della prima cessione o dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° maggio 2022.
Le modalità attuative della cessione e tracciabilità del credito d’imposta saranno definite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate.
Crediti bonus edilizi, sanzioni per i professionisti
Importante la novità delle sanzioni per i professionisti: il tecnico abilitato che, nelle asseverazioni, espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione dello stesso oppure attesta falsamente la congruità delle spese, potrebbe essere punito con la reclusione da 2 a 5 anni e con la multa da 50.000 a 100.000 euro. Se il fatto è commesso al fine di conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri la pena è aumentata.“Sul superbonus pene più severe per chi truffa su cessioni del credito e asseverazioni, ma torna la possibilità di cedere il credito fino a tre volte: fermiamo le truffe, non i cantieri” - ha affermato in una nota Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie.
Come noto, il Decreto Sostegni-ter ha introdotto il limite di un passaggio alla cessione dei crediti derivanti da superbonus, bonus ristrutturazioni, bonus facciate, ecobonus e sismabonus, per mettere un freno alle truffe ai danni ai danni dello Stato finora quantificate in 4,4 miliardi di euro e che il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha definito ‘tra le più grandi mai viste’.
Le imprese e i professionisti hanno protestato contro la misura e contro la sua applicazione pressoché immediata (norma pubblicata a fine gennaio ed entrata in vigore ieri) che ha di fatto bloccato tutto coloro i quali stavano pianificando e realizzando lavori contando sulla possibilità di cedere più volte i crediti. Il blocco del comparto è stato segnalato anche dal Servizio del Bilancio del Senato.
Il Governo ha quindi accolto le richieste e ha accettato di tornare parzialmente sui suoi passi.
Norme correlate
Decreto Legge 25/02/2022 n.13
Misure urgenti per il contrasto alle frodi e per la sicurezza nei luoghi di lavoro in materia edilizia, nonchè sull'elettricità prodotta da impianti da fonti rinnovabili (Decreto Frodi)
Decreto Legge 27/01/2022 n.4
Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19, nonchè per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico (Decreto Sostegni ter)
Approfondimenti
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