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Dormire in una casa sull’albero o fare glamping, anche nelle Marche si potrà

Dormire in una casa sull’albero o fare glamping, anche nelle Marche si potrà

Approvata la nuova legge sull’agriturismo che semplifica le attività per i turisti e per gli smart workers

Foto: Mavela Game Lodge, Zululand Rhino Reserve
Foto: Mavela Game Lodge, Zululand Rhino Reserve
di Rossella Calabrese
30/03/2022 - “Anche nelle Marche si potrà dormire in una botte, fare glamping o passare la notte in una casa sull’albero”.
 
Così il vicepresidente della Regione, Mirco Carloni, ha annunciato l’approvazione da parte del Consiglio della propria proposta di legge in materia di multifunzionalità dell’azienda agricola e diversificazione in agricoltura, che modificherà la LR 21 del 14 novembre 2011.
 
“Oggi abbiamo dato il via libera ad una vera rivoluzione dell’agriturismo marchigiano - ha aggiunto - nel segno della semplificazione e dell’armonizzazione di un’attività che sarà sempre più nevralgica nell’immediato futuro. Vogliamo che i nostri agriturismo possano evolversi e caratterizzarsi nel segno della qualità e della pluralità dei servizi offerti, anticipando le richieste di un mercato sempre più esigente e diversificato”. 
 

“Le aziende agrituristiche - ha proseguito il vicepresidente - potranno inserire nuove formule di attività esperienziale aumentando esponenzialmente le capacità di impresa aziendale focalizzata sull’accoglienza. Un adeguamento fortemente atteso per far fronte ai mutamenti epocali, intervenuti negli ultimi anni in una logica di semplificazione amministrativa e burocratica, ma anche per la naturale evoluzione dell’agriturismo sulla base delle nuove richieste formulate da tutti quegli ospiti che scelgono di passare il proprio tempo libero in una azienda agricola. Le Marche dispongono di un patrimonio immenso che grazie a questa legge potremmo valorizzare in un’ottica di qualità dell’offerta e dei servizi”.
 
Tra le novità introdotte dalla legge, ci sono:
 
- la previsione di nuovi servizi, nuove attività e nuove tipologie di strutture per l’accoglienza in spazi aperti, tra cui aree per pic-nic o spazi attrezzati per il lavoro a distanza, servizi nati dalle necessità scaturite dalla pandemia;
 
- la possibilità di mettere a disposizione degli ospiti strutture come le tende glamping o le case sugli alberi o, ancora, alloggi in botti
 
- la dimostrazione della conformità degli edifici destinati all’esercizio dell’attività agrituristica alle norme in materia di accessibilità e superamento delle barriere architettoniche.
 
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