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Come realizzare il massetto per pavimentazioni esterne

Come realizzare il massetto per pavimentazioni esterne

Dal sottofondo alle fughe tutti gli step per ottenere una superficie esterna, pedonale o carrabile, a regola d’arte

Vedi Aggiornamento del 01/07/2024
sonsam©123RF.com
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di Rossella di Gregorio
Vedi Aggiornamento del 01/07/2024
21/03/2022 - Il massetto di supporto è uno strato non strutturale di materiale posato su relativo sottofondo (a cui può aderire o meno) o su di uno strato intermedio o isolante. La sua funzione è quella di ottenere un piano accuratamente livellato, ripartire i carichi che andranno a gravare sopra di esso e, in ultimo, accogliere la pavimentazione o la finitura finale (UNI EN 13318:2002).
 
Il massetto può essere realizzato sia per supportare pavimentazioni interne che esterne.
 
I massetti di supporto per pavimentazioni esterne, come parcheggi condominiali, aree di carico e scarico di magazzini, piazzali, scivoli per accesso ai box o un porticato, anche se protetti da rivestimento, devono avere adeguate resistenze meccaniche ed essere protetti dalle infiltrazioni di acqua e dall'umidità di risalita proveniente dagli strati sottostanti.
 
Pertanto, nella sua realizzazione serve prestare attenzione ad alcuni fattori.
 
Vediamo il caso dell’utente Manuela che ha scritto nella Community di Edilportale: "Nel mio porticato è stata fatta una gettata di cemento, sulla quale è stato posato un massetto a sua volta pavimentato con delle mattonelle. Sembra che ci sia stata un'infiltrazione d'acqua che con l'arrivo del gelo ha causato la rottura del massetto e delle mattonelle. Come doveva essere realizzato il massetto all'esterno?”.
 
In primo luogo, per realizzare un buon massetto serve valutare quale sia la superficie sottostante su cui poggerà, se c’è già un'area cementata oppure del terreno. Questa valutazione permette di scegliere il sottofondo più idoneo da realizzare. Più è sconnessa e morbida la superficie più servirà stare attenti a creare un sottofondo idoneo a sostenere il massetto.
 
Solo su un sottofondo omogeneo e solido si può procedere con la realizzazione del massetto.
 
Se il primo strato a disposizione è il terreno, bisogna procedere alla compattazione dello stesso, creando una sorta di vespaio aerato, formato da materiale inerte posato con granulometria e diametro decrescente dal basso verso l'alto. Su questo sottofondo va poi stesa una rete elettrosaldata su cui verrà effettuata la gettata di calcestruzzo.
 
Se ci sono dei marciapiedi esistenti che perimetrano la superficie, prima di eseguire la gettata di cls va steso un nuovo strato di tenuta all'acqua, ovvero l’impermeabilizzante.
 
Prima che il calcestruzzo faccia presa devono essere eseguiti i giunti di frazionamento, che verranno poi riportati in superficie sulla pavimentazione sotto forma di giunti di dilatazione.
 
Se il sottofondo è già esistente bisogna accertarsi che sia planare e compatto, prima di procedere alla realizzazione del massetto.

Come realizzare il massetto per pavimentazioni esterne Massetto pronto ad essiccazione medio-rapida WEBERPLAN MR81 FORTE ©Saint-Gobain - Weber

Eseguite tutte le operazioni o verifiche del caso, si può procedere alla realizzazione del massetto, ma se ci sono eventuali ristagni d’acqua sul sottofondo questi vanno ripuliti.

Il primo step è quello stendere un elemento di separazione non comprimibile che fungerà da barriera al vapore, in modo da impedire la risalita di umidità dal sottofondo. I fogli di barriera a vapore devono essere sovrapposti tra loro di almeno 20 cm.
 
A questo punto si può realizzare il massetto, che essendo collato in esterno deve essere composto da prodotti specificamente formulati.
 
Nel caso la superficie sia sono pedonale è sufficiente uno spessore del massetto di 4 cm, qualora si tratti di area carrabile servirà aumentare gli spessori ad almeno 5 cm e prevedere l'aggiunta di un'armatura (una rete da 5mm con maglia 20x20 cm) al fine di favorire la distribuzione dei carichi ed evitare il fenomeno del punzonamento.
 
L’armatura o meno del massetto dipende essenzialmente dallo spessore del sottofondo precedentemente realizzato. La regola generale prevede che il sottofondo non deve mai essere alto meno di 10 cm. Per spessore considerevoli, 25/30 cm si può anche evitare di fare il massetto armato, sempre se non si ecceda negli spessori di quest’ultimo. Al contrario per tanto con spessori così sottili, 10 cm, il massetto di posa deve essere necessariamente armato.
 
Il massetto di supporto esterno ha il ruolo anche di definire le pendenze per il corretto deflusso delle acque. Va puntualizzato che di fronte a pendenze eccessive bisogna regolare lo spessore del supporto, in modo da avere uno spessore finale del massetto il più costante possibile.
 
La tecnica di posa del massetto deve essere eseguita con molta attenzione perchè determinerà la resistenza meccanica dello stesso. Quindi si procederà a stendere il materiale impastato, a compattarlo bene, livellarlo con staggia e rifinirlo con frattazzo o macchina a disco rotante.
 
Rispettati i tempi di stagionatura previsti dalla scheda tecnica del composto, si arriva alla posa del rivestimento, che deve essere scelto opportunamente a seconda della destinazione d’uso, carrabile o pedonale. Nel caso di destinazioni carrabili va scelto un rivestimento spessorato per resistere meglio alle sollecitazioni meccaniche.
 
Anche il collante utilizzato deve essere scelto considerando le maggiori sollecitazioni meccaniche, derivanti dal traffico intenso sia di tipo pedonale sia carrabile, a cui il pavimento è soggetto. Ipotizzando un rivestimento in ceramica è auspicabile sceglie una colla C2FTE , ovvero di classe C2 (adesivo migliorato), a presa rapida (F), resistente allo scivolamento (T) e con tempo aperto prolungato (E).
 
Non bisogna dimenticare assolutamente di riportare i giunti anche sulla pavimentazione.
 
Le fughe delle piastrelle posso essere eseguite con stucco cementizio, con uno spessore di almeno 3 mm al fine di garantire la giusta elasticità al pavimento.
 
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