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Quali sono gli step da seguire in una ristrutturazione 110%?

Quali sono gli step da seguire in una ristrutturazione 110%?

ROCKWOOL suggerisce gerarchie di interventi e strategie da adottare per ottenere risultati ottimali e massimizzare il risparmio energetico

Vedi Aggiornamento del 22/07/2022
17/03/2022 - Si è svolto ieri in diretta streaming il primo Talk organizzato in collaborazione con ROCKWOOL.
 
La conversazione ha toccato diversi temi, ma tutti legati fra loro dall’importanza di identificare un processo operativo, che parte dalla progettazione e arriva fino alla realizzazione, che stabilisca a sua volta delle priorità quando si parla di efficientamento energetico.
 
Gli ingegneri Anna Luzzi (Project Manager) e Alessandra Rusconi (Technical Support), ospiti del talk, hanno mostrato alla platea virtuale una sintetica panoramica dei numeri raggiunti in termini di cantieri ed interventi sull’involucro edilizio grazie alla misura del Superbonus 110%, evidenziando, tra l’altro, i dubbi e le divergenze interpretative che si sono susseguiti in questi due anni a motivo dei vari aggiornamenti normativi.
 
"L’involucro, tout court, è l’elemento che riveste gli edifici e quando si interviene su di esso è opportuno intervenire a 360°", ha detto Anna Luzzi. Infatti, lo stesso Superbonus definisce come trainante l’intervento di isolamento termico dell’involucro, prescrivendo che si intervenga su almeno il 25% della superficie disperdente.
 
Altro intervento trainante è quello che riguarda gli impianti, ma quando si parla di involucro e parte impiantistica esiste una gerarchia da rispettare se si vuole riqualificare nel modo più efficiente possibile un edificio.
 
Anna Luzzi ha sottolineato come “l’involucro sia un elemento attraverso il quale avvengono innumerevoli scambi, apporti (flussi in ingresso) e perdite (dispersione). Per garantire un bilanciamento in questa equazione di ingressi e uscite, la strada è adottare una progettazione di tipo gerarchico”.
 
“Ci sono due macrocategorie su cui i progettisti possono lavorare, ha poi aggiunto Alessandra Rusconi:
1) strategie passive, ovvero quelle volte a ridurre le richieste di energia dell’edificio;
 2) strategie attive, legate essenzialmente agli impianti;”
 
Secondo ROCKWOOL, seguendo un ordine di priorità, sarebbe opportuno scegliere prima le passive e poi quelle attive. Ovviamente in un cantiere Superbonus bisognerà scegliere quelle perseguibili, come per l’appunto l’isolamento dell’involucro.
 
Questo consente di raggiungere 3 grandi obiettivi:
1) limitare la domanda energetica dell’edificio;
2) aumentare il comfort interno;
3) usare materiali sostenibili che fanno bene all’ambiente.
 

Rivedi il talk cliccando QUI

 
Il Talk è proseguito con la presentazione di un caso studio: un complesso edilizio degli anni ’70, caratterizzato da torri, sito a Milano tra via Valsesia e via Bagarotti, fortemente energivoro e degradato.
 
La prima torre è stata riqualificata nel 2020 le altre due sono in corso di riqualificazione. Relativamente al macro-mondo del Superbonus, come interventi trainanti si è lavorato sulla:
- coibentazione dell’involucro (cappotto su facciate, balconi, isolamento del piano pilotis e della copertura). Per il cappotto termico è stato utilizzato il sistema RedArt, per una superficie complessiva di quasi 3500 mq;
- decentralizzazione dell’impianto di riscaldamento, sono stati installati nuove termovalvole e nuovi contabilizzatori.
 
A livello trainato, i condomini che hanno voluto, hanno potuto beneficiare della sostituzione infissi.
 
Il Superbonus è stato affiancato anche dalla possibilità di accesso al Sismabonus. Sono stati eseguiti interventi per il miglioramento del comportamento sismico attraverso il rinforzo strutturale del pianto pilotis.
 
I risultati ottenuti sono stati:
- un salto di 4 classi energetiche, da F a B;
- un salto di 2 classi sismiche.
 
La lana di roccia è stata scelta non solo per le proprietà termiche ma anche per le capacità acustiche, la durabilità, le possibilità estetiche che offre, il comportamento all'acqua, la riciclabilità e soprattutto per la sua resilienza al fuoco.
 
La lana di roccia è caratterizzata dalla più alta classe di reazione al fuoco, la A1, è un materiale incombustibile che resiste a temperature oltre i 1000° C ostacolando la propagazione dell'incendio.
 
Se vuoi scoprire di più sulla case study riguarda il video della diretta
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