Lo ha deciso la Conferenza Stato-Città e autonomie locali riunitasi ieri per dare il via libera a due decreti del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) che assegnano:
- 1,4 miliardi di euro (previsti nella legge di Bilancio 2022) per gli interventi sui ponti e viadotti;
- oltre 1,3 miliardi di euro per gli interventi di manutenzione straordinaria delle strade.
I due provvedimenti garantiscono alle Province e alle Città metropolitane un’ampia disponibilità finanziaria su un arco di tempo pluriennale (fino al 2029).
“Questi provvedimenti rientrano nella più ampia strategia del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili finalizzata a migliorare la sicurezza delle infrastrutture, comprese quelle stradali, anche alla luce degli effetti della crisi climatica”, ha dichiarato il Ministro Enrico Giovannini.
Lo sforzo per mettere in sicurezza le infrastrutture stradali secondarie - si legge nella nota del Mims - si aggiunge agli investimenti del Pnrr per la digitalizzazione dei sistemi di monitoraggio della rete stradale e autostradale e per il miglioramento delle strade nelle aree interne. Ulteriori interventi per il potenziamento e il miglioramento delle strade sono stati previsti anche con la recente anticipazione del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027. Complessivamente, nell’ultimo anno, sono stati decisi investimenti sulla rete stradale per complessivi 15,8 miliardi di euro.
“Al fine di ridurre al massimo i disagi per gli utenti derivanti dai futuri lavori di manutenzione - ha precisato il Ministro - ho avviato incontri con i concessionari autostradali, l’Anas e l’Ansfisa per programmare in modo coordinato gli interventi, a partire da quelli che verranno realizzati nel corso della prossima estate”.
1,4 miliardi di euro per ponti e viadotti
Gli interventi sui ponti e viadotti ammissibili al finanziamento previsto nello schema di decreto, oltre alla messa in sicurezza, includono la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti, le attività legate al censimento e alla classificazione del rischio, alla verifica della sicurezza e al collaudo. Possono, inoltre, rientrare tra opere finanziate quelle accessorie, come la sistemazione di ciclovie o di zone pedonali.L’assegnazione dei fondi prevede 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 e 300 milioni per ciascuno degli anni dal 2026 al 2029. Lo schema di decreto ripartisce le risorse tra le Province e le Città metropolitane, che assumono le funzioni di soggetti attuatori, sulla base di precisi parametri che tengono conto della consistenza della rete viaria, del parco circolante dei mezzi e della vulnerabilità delle infrastrutture a causa di fenomeni naturali.
1,3 miliardi di euro per la manutenzione straordinaria delle strade
L’altro schema di decreto, che destina oltre 1,3 miliardi per la manutenzione straordinaria sulla stessa rete viaria secondaria, prevede invece 275 milioni di euro di finanziamenti per ciascuno degli anni dal 2025 al 2029.I criteri di assegnazione guardano oltre che alla consistenza della rete viaria e alla vulnerabilità rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico, anche al tasso di incidentalità. Le risorse saranno utilizzate per interventi che riguardano, tra l’altro, la pavimentazione, le gallerie, i sistemi di smaltimento delle acque, l’illuminazione, i sistemi di info-mobilità, l’installazione di sensori per il controllo dello stato dell’infrastruttura, il miglioramento di piste ciclabili e delle aree pedonali, la segnaletica orizzontale, la realizzazione di percorsi per la tutela degli utenti più fragili, la riduzione del rischio da trasporto merci e la riduzione dell’esposizione al rischio idrogeologico e dell’inquinamento ambientale.
Una novità importante è la possibilità di utilizzare le risorse del decreto per interventi su strade di competenza di Comuni e Comunità montane se sussiste una continuità territoriale e funzionale di percorso con strade delle Province e delle Città metropolitane, previa formalizzazione di un accordo tra gli enti interessati.
“La stragrande maggioranza di ponti, strade e viadotti è stata realizzata decine di anni fa e oggi necessita di riqualificazione, manutenzione e ammodernamento - ha spiegato ancora il Ministro Giovannini -. Per questo, all’interno dei quasi 104 miliardi di euro di investimenti di competenza del Ministero stanziati nell’ultimo anno, abbiamo scelto di dedicare una fetta importante di quelli nazionali proprio alla manutenzione delle infrastrutture stradali, dopo l’investimento straordinario effettuato con il Pnrr nello sviluppo delle ferrovie e dei porti”.