Con una nota, inviata alle Soprintendenze dei territori colpiti dagli eventi sismici, il Ministero ha spiegato il contenuto di due circolari, emanate lo scorso ottobre, e del parere dell’Ufficio giuridico del Commissario per la ricostruzione.
Ricostruzione post sisma e autorizzazione paesaggistica
Il Ministero ribadisce che “non necessitano di autorizzazione paesaggistica gli interventi di ristrutturazione edilizia, anche con totale demolizione e ricostruzione, conformi agli edifici preesistenti, che non prevedono incrementi volumetrici o di superfici, salve le modeste variazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica e di sicurezza degli impianti tecnologici, nonché quelle necessarie per l’efficientamento energetico dell’edificio e per l’adeguamento agli standard igienico sanitari”.L’autorizzazione, aggiunge poi il Ministero, non serve neanche “per le modifiche dei prospetti negli interventi di ricostruzione” previsti dalla legge sul sisma.
Ricostruzione post sisma, è un intervento di ristrutturazione
Il Commissario alla ricostruzione ha spiegato che si tratta di un’eccezione, appositamente prevista per semplificare la realizzazione degli interventi di ricostruzione.Normalmente, invece, nelle aree vincolate è sempre necessaria l’autorizzazione paesaggistica, mentre gli interventi che implicano un aumento della volumetria o della superficie necessitano del permesso di costruire.
Il chiarimento, scrive il Commissario in una nota sul sito dedicato alla ricostruzione, è importante per evitare che un intervento di ricostruzione possa essere qualificato come nuova costruzione e, in quanto tale, essere escluso dal Superbonus. Il presupposto per ottenere la detrazione maggiorata, infatti, è che l’intervento si qualifichi come ristrutturazione.