Un intervento di questo genere è noto con il termine intubamento.
Secondo la UNI 10845, la normativa di riferimento per i sistemi per l’evacuazione dei prodotti della combustione degli impianti a gas ad uso domestico, si definisce intubamento l’operazione attraverso la quale, nell’ambito della ristrutturazione di un sistema e mediante l’introduzione di uno o più appositi condotti, si realizza, da un camino, canna fumaria o vano tecnico esistente, un sistema nuovo.
Il condotto intubato è, invece, il condotto per intubamento inserito nel camino, canna fumaria o vano tecnico esistente.
Quando si ricorre a questa tecnica?
I motivi possono essere diversi, come il caso del nostro lettore che si è scontrato con l’impossibilità di creare altrove la nuova canna fumaria e vorrebbe sfruttare quella esistente.Oppure quando il condotto preesistente:
- è realizzato con materiali non conformi alla normativa vigente;
- non è più idoneo per la sua funzione e presenta problemi di tipo funzionale, come un cattivo tiraggio o la formazione di condense;
- presenta problemi di natura meccanica.
La risposta al quesito è data dalla normativa che ne definisce i casi e le procedure di applicazione.
Prima di tutto va sottolineato che un’operazione di questo tipo non può essere frutto del fai-da-te; tali interventi devono essere progettati da professionisti ed eseguiti da imprese specializzate, aventi specifica competenza tecnica.
Intubamento, le caratteristiche del condotto preesistente
La canna fumaria preesistente diventa praticamente un cavedio, cioè un vano tecnico che, secondo la UNI, deve essere dedicato esclusivamente all’utilizzo del condotto intubato. Al suo interno potrà passare soltanto il condotto per l’evacuazione di prodotti della combustione, nessun altro tipo di tubazione e tanto meno cavi di qualsiasi genere.Secondo la UNI 10845 l’intubamento è consentito se il camino, canna fumaria o vano tecnico esistente rispetta i seguenti criteri generali:
- essere di materiale di classe “0” di reazione al fuoco (UNI 9177);
- avere una sezione sufficiente a garantire un agevole e adeguato inserimento del nuovo condotto (o dei nuovi condotti, nel caso di sistemi multipli);
- essere privo di danni strutturali, ostruzioni o restringimenti tali da comprometterne l’integrità;
- essere privo di scorie o fuliggine;
- essere protetto con dispositivi che impediscano la penetrazione degli agenti atmosferici;
- essere adibito ad uso esclusivo del nuovo sistema.
Condotto intubato, tipologie e funzionamento
Un condotto intubato può essere realizzato con funzionamento in pressione negativa e positiva:- in un camino funzionante a pressione positiva la pressione interna è maggiore della pressione esterna;
- in un camino funzionante a pressione negativa la pressione interna è minore della pressione esterna.
La differenza delle due pressioni, quella esterna alla canna fumaria e quella interna, è indicativa del tiraggio. Un camino a pressione negativa è a tiraggio naturale, mentre quelli a pressione positiva sono a tiraggio forzato ovvero sfruttano la prevalenza fornita dal generatore di calore.
Nel funzionamento in pressione negativa, la vecchia canna fumaria, che ora funge da vano tecnico, deve essere sempre ventilata dall’alto. Non ci sono sezioni utili da rispettare, ma nel condotto intubato, secondo il verso dei fumi, non è consentito effettuare restringimenti della sezione. Il condotto intubato deve avere un andamento prevalentemente verticale e sono ammessi solo due cambi di direzione con angolo inferiore a 30°. Alla base deve essere presente una camera di raccolta e un’apertura di ispezione.
Nel funzionamento in pressione positiva, invece, il vano tecnico deve essere sempre ventilato sia dal basso che dall’alto. Questa tipologia di installazione consente di utilizzare sezioni minori, per il condotto intubato, rispetto all’intubamento in pressione negativa. Inoltre, il tiraggio forzato consente di realizzare sistemi di notevole altezza e con diversi cambi di direzione.

In questo caso è fondamentale realizzare un’intercapedine di ventilazione tra il condotto intubato e il camino/vano ospitante. È una misura di sicurezza che evita il ristagno delle eventuali condense lungo lo sviluppo dei condotti. Tale accorgimento non è richiesto se si realizza un condotto intubato in una canna preesistente esterna all'edificio.
I condotti devono avere giunzioni aggraffate. Eventuali restringimenti della sezione e/o cambiamenti di direzione e l’angolo di incidenza con la verticale, devono essere verificati da un calcolo o espressamente dichiarati idonei dal costruttore. L'intercapedine di ventilazione d’aria deve essere aperta sia alla base che alla sommità.
La sezione dell’intercapedine deve essere opportunamente dimensionata, secondo i paramenti stabiliti dalla UNI, in ogni caso la sezione libera netta dell’intercapedine di ventilazione deve essere almeno equivalente a quella del condotto stesso.

Infine, in entrambi i casi, il camino, canna fumaria o vano tecnico esistente deve essere predisposto all’esecuzione delle necessarie operazioni di manutenzione, di verifica e di controllo. L’intubamento deve essere realizzato con l’ausilio di prodotti e di tecnologie adatti allo scopo, espressamente dichiarati idonei dal costruttore.
Per quanto riguarda i materiali, per le caldaie a condensazione si utilizzano condotti in plastica PP (polipropilene). Il metallo è adatto per tutti i tipi di combustibile, quindi gas e combustibili solidi, ovvero caldaie tradizionali e caminetti e stufe, ma è vietato utilizzare tubi metallici flessibili estensibili.
Serve un progetto?
Oltre ai casi visti finora, è possibile eseguire l’intubamento di più condotti all’interno di un unico camino, canna fumaria o vano tecnico esistente; in questo caso il sistema che si viene a creare è detto multiplo perché al suo interno possono coesistere più sistemi anche di tipo diverso.Nel caso in cui il sistema da risanare o ristrutturare sia asservito ad un solo apparecchio di portata termica nominale non maggiore di 35 kW, il progetto non è necessario e può essere sostituito da una relazione tecnica; al contrario il progetto è necessario nei sistemi multipli o collettivi.