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Progetti digitali, economia circolare e risparmio energetico, 678 milioni di euro per le PMI

Progetti digitali, economia circolare e risparmio energetico, 678 milioni di euro per le PMI

Domande dal 18 maggio. Ministro Giorgetti: ‘l’ammodernamento tecnologico servirà a ridurre il costo delle bollette’

Vedi Aggiornamento del 01/09/2022
Foto: dolgachov © 123RF.com
di Rossella Calabrese
28/04/2022 - Si aprirà il prossimo 18 maggio lo sportello attraverso il quale le micro, piccole e medie imprese italiane potranno richiedere incentivi per realizzare investimenti innovativi legati a tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico, al fine di favorire la trasformazione digitale e sostenibile di attività manifatturiere.
 
Il Ministero dello sviluppo economico ha pubblicato il decreto che stabilisce i termini per la presentazione delle domande relative alla misura agevolativa che dispone di circa 678 milioni di euro di finanziamenti garantiti dal programma d’investimento europeo React-Eu e dai fondi di coesione.
 
“Sosteniamo l’ammodernamento tecnologico delle imprese italiane attraverso investimenti in progetti innovativi destinati a migliorare la sostenibilità energetica dei processi produttivi - dichiara il ministro Giancarlo Giorgetti -. Di fronte al tema degli approvvigionamenti di materie prime, conseguenza della pandemia e del conflitto in Ucraina, è diventato prioritario accelerare l’utilizzo di nuove capacità tecnologie in grado di aumentare il livello di efficientamento e risparmio energetico per ridurre il costo delle bollette, continuando così a garantire la competitività e la crescita economica del Paese”.
 
I programmi di investimento devono:
- prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l’ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma;
- essere diretti all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva.
 

I finanziamenti sono destinati per circa 250 milioni di euro alle imprese del Centro-Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento) e per circa 428 milioni a quelle del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).
 
Di queste risorse, una quota pari al 25% è destinata ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese.
 
Le imprese che richiederanno l’agevolazione non devono aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento e dovranno impegnarsi a non farlo anche fino ai due anni successivi al completamento dell’investimento stesso.
 
Per le PMI è prevista una prima fase dedicata alla compilazione della documentazione necessaria ai fini della richiesta dell’incentivo che verrà avviata il prossimo 4 maggio.
 
Gli sportelli online verranno gestiti da Invitalia per conto del Ministero dello sviluppo economico.
 

Qui tutte le informazioni

 
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