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Caro materiali, diventa più veloce l’accesso al Fondo per la compensazione

Caro materiali, diventa più veloce l’accesso al Fondo per la compensazione

Attese nel Decreto “Aiuti” al CdM di oggi altre misure per contrastare l'aumento dei prezzi e sostenere le imprese

Aggiornato al 03/05/2022 Vedi Aggiornamento del 31/03/2023
Foto: phanuwatnandee©123RF.com
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di Paola Mammarella
02/05/2022 - Procedure più spedite per accedere al Fondo per la compensazione dell’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione. Lo prevede il DM 5 aprile 2022 del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims), pubblicato in Gazzetta Ufficiale. 

Per spiegare completamente i suoi effetti, è necessario che sia pubblicato il decreto del Mims con la rilevazione dell'aumento dei prezzi, mentre ulteriori misure per le imprese potrebbero arrivare con il Decreto “Aiuti” nel corso del Consiglio dei Ministri in programma oggi.
 

Caro materiali, accesso al Fondo per la compensazione

Il decreto pubblicato in Gazzetta ripartisce in parti uguali la dotazione del Fondo tra grandi, piccole e medie imprese, ricalcando quanto previsto da un analogo decreto emanato lo scorso settembre.
 
La nuova norma introduce delle semplificazioni per facilitare l’accesso al Fondo per la compensazione dei prezzi. Viene abbassato da 60 a 45 giorni (dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto sulla rilevazione degli aumenti dei prezzi dei materiali) il termine entro il quale le Stazioni Appaltanti devono inviare la richiesta di accesso al Fondo. La semplificazione entrerà quindi a regime solo dopo la pubblicazione del DM con l'aumento dei prezzi, che il Mims ha firmato all'inizio di aprile.
 
Per effetto del decreto pubblicato in Gazzetta, le Stazioni Appaltanti hanno inoltre a disposizione un formato standard attraverso il quale trasmettere dati e informazioni in maniera uniforme.
 
 

Caro materiali, quando si può accedere al Fondo

Ricordiamo che, prima di presentare richiesta di accesso al Fondo, le Stazioni Appaltanti devono procedere ai pagamenti utilizzando le risorse proprie accantonate per imprevisti nel quadro economico di ogni intervento o le altre risorse disponibili derivanti, ad esempio, dai ribassi d’asta, senza attendere la distribuzione del Fondo.
 
Solo in un secondo momento, cioè dopo aver terminato gli accantonamenti e le risorse disponibili, le Stazioni Appaltanti possono chiedere di utilizzare le risorse del Fondo.
 

Caro materiali e il Decreto “Aiuti” in Consiglio dei Ministri

Oltre ai meccanismi di semplificazione, le imprese attendono risposte dal Consiglio dei Ministri di oggi, che varerà il Decreto “Aiuti”. Al suo interno ci saranno diverse misure, tra cui quelle per assorbire l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, che sta rendendo difficile la prosecuzione dell'attività delle imprese. La portata delle misure dipenderà dalle risorse disponibili, che potrebbero arrivare a 10 miliardi, da ripartire tra le varie iniziative.
 
L’incremento dei prezzi delle materie prime sta causando difficoltà nel mercato degli appalti pubblici. Molte gare stanno andando deserte dal momento che le imprese non considerano convenienti i prezzi posti a base di gara perché completamente disallineati rispetto alla situazione reale.
 
Il Decreto “Aiuti” dovrebbe quindi trovare le risorse per porre rimedio alla situazione di stallo denunciata dagli addetti ai lavori.
 
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