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Quando la cucina è tecnologia e non solo stile
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Quando la cucina è tecnologia e non solo stile
Piero Lissoni e Boffi rimettono mano ad una cucina lanciata 20 anni fa e la trasformano in un progetto ipertecnologico e architettonico, con rinnovati sistemi, materiali e spazialità
17/06/2022 - Il progetto è di 20 anni fa, designer e azienda produttrice gli stessi, il risultato una vera e propria rivoluzione in termini di tecnologia e spazialità. Si tratta della cucina Boffi Case 5.0 progettata da Piero Lissoni nel 2002, che in occasione del Salone del Mobile 2022 è stata presentata nella sua veste completamente rinnovata grazie all’utilizzo di materiali e tecnologie che venti anni fa non esistevano.
La cucina Boffi Case 5.0 nasce 20 anni fa come progetto tecnico - racconta Piero Lissoni - ipertecnologico e architettonico. Venti anni dopo è stata ancora una volta una scelta di tecnologia e non di stile. È completamente diversa dalla sua sorella maggiore, con tecnologie e materiali che 20 anni fa non esistevano. L'abbiamo ripensata tutta: spazialità e materiali (come le ceramiche che ci permettono di nascondere le induzioni e di avere un piano che non si deforma). Abbiamo mischiato nuovo modello architettonico, nuove dimensioni e tecnologie completamente innovative.
Una rivoluzione dunque non estetica ma tecnologica, dove tutta la cucina diventa un sistema. Il modello si evolve in termini di prestazioni, sostenibilità dei materiali e personalizzazione. Lo spessore di 5 cm delle ante della cucina Boffi Case 5.0 incorpora una sezione di 8 millimetri che le incornicia, diventandone la maniglia. Grazie alla stessa finitura della base dei mobili, i listelli delle maniglie rafforzano la continuità visiva. I mobili sono dotati di ante estraibili e pannelli di supporto laterali da 9 centimetri. Il piano di lavoro, con spessore da 1,2 a 2 centimetri, crea un netto contrasto con i pannelli dei mobili, molto più spessi. Penisole lunghe fino a 180 centimetri e nuovi materiali per ante e piani di lavoro, come MDi by Inalco - un materiale derivato da minerali ricomposti secondo un processo litogenetico - in nuovi ed esclusivi colori, e nella versione ad induzione del composito. Indian rosewood, datuk ebony e teak - i cosiddetti Legni Perduti - e novità assolute come Easy Metals e poliesteri lucidi.
L’Inside System Track, dotato di binari integrati nel piano di lavoro, nella versione sia in accosto che ad incasso, offre scomparti per posateria e utensili, oltre che supporti per coltelli, spezie, taglieri, oliere e cappa.
Venti anni fa - conclude Lissoni - provammo a fare la stessa cosa ma non avevamo i materiali. Tutto quello che c'è adesso ha un aspetto normale, ma ogni materiale scelto è unico, con un grande spirito tecnologico.
Boffi su ARCHIPRODUCTS
La cucina Boffi Case 5.0 nasce 20 anni fa come progetto tecnico - racconta Piero Lissoni - ipertecnologico e architettonico. Venti anni dopo è stata ancora una volta una scelta di tecnologia e non di stile. È completamente diversa dalla sua sorella maggiore, con tecnologie e materiali che 20 anni fa non esistevano. L'abbiamo ripensata tutta: spazialità e materiali (come le ceramiche che ci permettono di nascondere le induzioni e di avere un piano che non si deforma). Abbiamo mischiato nuovo modello architettonico, nuove dimensioni e tecnologie completamente innovative.
Una rivoluzione dunque non estetica ma tecnologica, dove tutta la cucina diventa un sistema. Il modello si evolve in termini di prestazioni, sostenibilità dei materiali e personalizzazione. Lo spessore di 5 cm delle ante della cucina Boffi Case 5.0 incorpora una sezione di 8 millimetri che le incornicia, diventandone la maniglia. Grazie alla stessa finitura della base dei mobili, i listelli delle maniglie rafforzano la continuità visiva. I mobili sono dotati di ante estraibili e pannelli di supporto laterali da 9 centimetri. Il piano di lavoro, con spessore da 1,2 a 2 centimetri, crea un netto contrasto con i pannelli dei mobili, molto più spessi. Penisole lunghe fino a 180 centimetri e nuovi materiali per ante e piani di lavoro, come MDi by Inalco - un materiale derivato da minerali ricomposti secondo un processo litogenetico - in nuovi ed esclusivi colori, e nella versione ad induzione del composito. Indian rosewood, datuk ebony e teak - i cosiddetti Legni Perduti - e novità assolute come Easy Metals e poliesteri lucidi.
L’Inside System Track, dotato di binari integrati nel piano di lavoro, nella versione sia in accosto che ad incasso, offre scomparti per posateria e utensili, oltre che supporti per coltelli, spezie, taglieri, oliere e cappa.
Venti anni fa - conclude Lissoni - provammo a fare la stessa cosa ma non avevamo i materiali. Tutto quello che c'è adesso ha un aspetto normale, ma ogni materiale scelto è unico, con un grande spirito tecnologico.
Boffi su ARCHIPRODUCTS