09/06/2022 - Il ristagno delle acque piovane è un fenomeno largamente conosciuto e gestito nella pianificazione urbana ed extraurbana in quanto la formazione di ampie pozzanghere può causare pericoli nelle rampe di accesso, nei cortili, nei marciapiedi e nei passaggi pedonali che tendono a diventare impraticabili o disagevoli, ugualmente la presenza di pozze può insudiciare stradelli carrabili rendendo rischiosa la circolazione dei pedoni e dei mezzi. Per tale ragione vengono progettate diverse soluzioni per contenere, convogliare e smaltire le acque piovane attraverso cunette laterali o grondaie, pluviali, chiusini, caditorie e pozzetti.
I pozzetti ricoprono un ruolo cardine nel sistema di gestione delle acque piovane andando infatti a creare una vera e propria barriera, quale ultimo argine contro la diffusione dei fastidiosi miasmi provenienti dalle fognature. All’interno di tali impianti, come noto, sono presenti parti solide, le quali vengono prontamente fermate dal sifone. Un processo che impedisce inoltre l’intasamento del sistema fognario.
La realizzazione di tali sistemi prevede una loro apertura per una corretta manutenzione richiesta in tutte le stagioni, anche nei periodi secchi, inquanto, le basse velocità delle acque che si registrano in estate possono causare l’accumulo dei solidi sul fondo dei condotti riducendone la portata e creando odori fastidiosi, corrosione e aggressione biochimica; altre volte il materiale in precedenza sedimentato, viene rimesso in sospensione durante un evento meteorico particolarmente intenso e se non riesce a raggiungere la rete fognaria, intasa il corpo ricettore.
Il sifone è un elemento fondamentale nel corpo ricettore di un pozzetto, infatti, sebbene sia quasi sempre invisibile alla vista, convoglia correttamente i liquidi, impedisce la risalita dei cattivi odori dagli scarichi oltre ad evitare intasamenti ed ingorghi. Nella maggior parte dei sifoni però spesso ristagnano liquidi e detriti che diventano un ambiente di sviluppo e proliferazione di insetti indesiderati come zanzare tigre, scarafaggi, mosche dello scarico, ed alcuni piccoli animali, come i topi. Gli insetti depongono ammassi di uova con tempi di incubazione che variano a seconda dell’ambiente e della stagione, creando veri e propri problemi igienici e richiedendo spesso l’utilizzo di prodotti chimici, come le pastiglie contro le larve di zanzara o simili, che accumulandosi, di volta in volta, nelle falde acquifere e nei terreni circostanti, possono risultare tossici per l’ambiente.
Per una lotta contro le larve di insetto in un’ottica di sostenibilità Link propone l’innovativo ECOSYSTEM, una novità assoluta, efficace e funzionale, realizzata con l'obiettivo di combattere alla fonte il sempre più grave problema della proliferazione della zanzara tigre ed degli altri insetti infestanti, attraverso un ingegnoso metodo di scarico e che svolge un efficace azione antintrusione.
ECOSYSTEM, infatti, ha un intelligente meccanismo di apertura e chiusura a leva basculante, realizzata in acciaio inox AISI 304, che permette il deflusso dei diversi materiali di scarto, sia solidi sia liquidi nel condotto di scarico del chiusino, dopodiché si richiude svolgendo la funzione di una valvola di ritegno evitando così qualsiasi intrusione indesiderata.
Il sistema presentato da Link permette di preservare l’habitat dalla deposizione delle larve, evitando le disinfestazioni degli insetti adulti che inevitabilmente eliminano anche altri insetti utili e impollinatori determinanti per l’ambiente.
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