Il piano per il monitoraggio di ponti, viadotti e tunnel, lo ricordiamo, è finanziato con 450 milioni di euro dal PNRR. Le risorse sono state recentemente ripartite dal Ministero delle Infrastrutture tra 27 Enti gestori.
Ponti, viadotti e tunnel: le linee guida per il monitoraggio
Gli Enti gestori, per ottenere le risorse, dovranno presentare i piani di monitoraggio, che saranno valutati dal Ministero.Per consentire la trasparenza e l’uniformità di giudizio, la Direzione per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali di ANSFISA ha elaborato i criteri che guideranno la predisposizione e la valutazione dei piani.
Le linee guida spiegano che il monitoraggio dinamico comprende:
- tutte le tecniche di monitoraggio strumentale finalizzate al controllo delle opere
- i processi di censimento, classificazione del rischio, verifica di sicurezza, sorveglianza e modellazione anche digitale che consentano di monitorare l’evoluzione temporale delle condizioni di sicurezza e funzionalità di ponti, viadotti e gallerie.
Ponti, viadotti e gallerie, gli obiettivi del programma
Ansfisa spiega che il programma, finanziato con 450 milioni di euro, mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi:- l’adozione di un sistema integrato di censimento, classificazione e gestione dei rischi per 12.000 opere d’arte appartenenti alla rete SNIT di 1° livello;
- la strumentazione di 6.500 opere tra le 12.000 opere totali;
- l’adozione del modello BIM di 200 opere tra le 6.500 che saranno dotate di strumentazione.
Sulla valutazione del raggiungimento degli obiettivi pesano diversi fattori, come il corretto conteggio delle opere. Ansfisa illustra quindi come procedere al corretto conteggio.
Tra le indicazioni fornite da Ansfisa ci sono anche l’ambito tecnico del monitoraggio dinamico, i criteri per la progettazione delle tecnologie strumentali e per l’elaborazione dei dati, i requisiti dei piani di monitoraggio, il contenuto dei piani di intervento e le modalità dell’istruttoria.