27/07/2022 - Massima personalizzazione all’insegna del comfort è ormai un must del concetto moderno sull’ambiente doccia.
Che si tratti di una nuova costruzione o di una ristrutturazione, la tendenza è andare fuori dagli “standard”: il piatto doccia diventa sempre più maxi per un ingresso più agevolato e per evitare qualsiasi costrizione; realizzato in ceramica, acrilico o resina, con installazione in appoggio o a filo pavimento, nel classico bianco o colorato nella versione glossy o matt.
Trattamenti innovativi e materiali tecnologici caratterizzano tutti i componenti, a partire dal box doccia, il quale, esposto ai continui getti d’acqua e all’umidità, richiede materiali di buona qualità che garantiscono il massimo comfort e anche un’ottima praticità nel pulirli e igienizzarli.
Disponibili in molteplici tipologie: doccia angolare o con ante scorrevoli, walk-in o da centro stanza sono realizzati con lastre con trattamento anticalcare e anti-goccia, vetro temperato di sicurezza, chiusure magnetiche e profili antibatterici in alluminio.
Immancabile è il miscelatore termostatico: una tecnologia che permette di mantenere la temperatura dell’acqua sempre costante per tutta la durata della doccia. Così come tutta la rubinetteria per la doccia (soffioni, doccette, ecc.) è progettata per garantire sempre l'erogazione di un getto confortevole e personalizzabile a seconda delle esigenze.
Ma, a volte ci sono delle esigenze progettuali che obbligano di inglobare la finestra nella doccia; scelta che sembra vanificare tutte le peculiarità finora citate. È il caso che si presenta ogni qual volta la distribuzione planimetrica della stanza prevede di posizionare porta e finestra su due lati contrapposti, ma anche quando la planimetria della stanza è stretta e lunga ed è necessario ottimizzare la superficie a disposizione.
Inglobare la finestra nella doccia è possibile o è un errore?
Qualsiasi sia la sua posizione, una finestra è sempre sinonimo di luminosità e di possibilità di aerare naturalmente una stanza. In bagno, inoltre, una finestra crea l’illusione ottica di far sembrare la stanza più grande, in più, se si scelgono adeguatamente colori e texture dei rivestimenti e degli accessori, grazie alla luminosità lo spazio diventa molto elegante, naturale e contemporaneo.
Vedremo come utilizzando i giusti accorgimenti e scegliendo i materiali adeguati sia possibile rendere funzionale e duratura una doccia con finestra incorporata.
La prima questione riguarda il deterioramento del materiale. Un infisso viene creato per resistere agli agenti atmosferici ed alle sollecitazioni esterne, pertanto non teme l’acqua e l’umidità.
In ogni caso è consigliabile scegliere serramenti in PVC o alluminio, preferibilmente apribili anche a vasistas, così da consentire l'aerazione per più tempo durante la giornata. Nel caso di ristrutturazione si potrebbe pensare dunque ad una sostituzione del vecchio infisso.
Bisogna fare attenzione anche a selezionare un prodotto con ferramenta a scomparsa, poichè in una doccia oltre all’acqua e al vapore ci sono anche i residui di sapone, e una cerniera tradizionale potrebbe arrugginirsi. In alternativa si potrebbe prevedere un cappuccio di protezione.
La formazione di muffa nelle sigillature della finestra è un fenomeno molto temuto, la strategia è limitare il quantitativo di acqua e sapone che va sull’infisso, ad esempio allontanando quest’ultimo dal piatto doccia in uno dei seguenti modi:
- prediligendo un’istallazione dell’infisso con mazzetta in mezzeria o a filo esterno;
- arretrando, se c’è spazio a disposizione, il piatto doccia rispetto alla parete. In questo caso si potrebbe pensare di realizzare una seduta della stessa lunghezza del piatto doccia o comunque una superficie di appoggio rivestita dello stesso rivestimento della doccia.
Rimane in ogni caso sempre valida l’attenzione ad asciugare l’infisso subito dopo la doccia, come si farebbe d’altronde con il box doccia.
Altra problematica sollevabile è l’interferenza tra l’apertura della finestra e il box doccia. Di solito la larghezza della finestra nei bagni è contenuta, ma in presenza di dimensioni considerevoli oltre a scegliere un modello di infisso con apertura a vasistas si può agire sulla scelta del box. Per una doccia davanti alla finestra i modelli più comodi di box sono essenzialmente tre:
- walk-in con vetro fisso;
- a porte scorrevoli;
- a porte pieghevoli.
Anche l’arretramento, citato in precedenza, è una soluzione che non pone ostacoli all’accesso alla finestra e alla manovrabilità di tutti i dispositivi accessori.
Come si gestisce la questione legata alla privacy?
Sono tanti gli espedienti per risolvere questo “inconveniente” come:
- modificare, quando è fattibile, la sagoma della finestra. Posizionando il filo inferiore dell’infisso di 190 cm in su;
- montare delle tende a rullo adatte a finestre incorporate nella doccia;
- installare un infisso con le veneziane integrate nel vetrocamera;
- applicare al vetro una pellicola con effetto satinato;
- scegliere una finestra con vetro opaco o oscurato;
- utilizzare delle semplici tapparelle in PVC o alluminio, prevendo un’apertura motorizzata onde evitare di ritrovarsi il cordoncino per l’apertura nella doccia.
In ultimo c’è la sensazione di freddo generata dalla vicinanza con la finestra. Anche questo è un problema risolvibile realizzando una parete radiante all'interno del box doccia oppure inserendo un termoarredo nello spazio doccia, se questo è abbastanza grande. Si potrebbe realizzare anche un piccolo cappotto interno, che isolerà meglio la stanza togliendo umidità e riparando in modo efficace dal freddo. Quest’ultima soluzione non serve nel caso di una nuova costruzione, in cui la parete perimetrale è già coibentata.
LAVORI PUBBLICI
Proseguire i lavori nonostante il caro materiali, assegnati 235,5 milioni di euro