08/07/2022 - Garantire la qualità e la centralità del progetto e della programmazione. È una delle richieste formulate dal neo-presidente di Oice, Giorgio Lupoi, durante il Convegno “Centralità e qualità del progetto, dal PNRR al nuovo codice appalti”, che si è tenuto mercoledì a Roma.
L’Associazione ha reso noti i dati del terzo Report trimestrale dei bandi PNRR, che hanno certificato un vero e proprio boom di gare, sia in numero sia in valore rispetto al primo trimestre dell’anno e ha illustrato un decalogo di proposte per il nuovo codice appalti.
Codice Appalti, il decalogo di Oice
Il
documento diffuso da Oice contiene 10 regole per il nuovo Codice Appalti:
1. Investire in ingegneria e architettura è interesse del Paese
2. Riaffermare la centralità del progetto esecutivo; l’appalto integrato? quando serve!
3. Qualità nella scelta del progettista: no al criterio del prezzo più basso
4. Le prestazioni professionali si pagano: no alle eccezioni al divieto di gratuità della prestazioni
5. Applicare il “D.M. parametri”: no alla facoltatività e al “mero riferimento”
6. Migliorare l’efficacia nella gestione dei processi: più supporti ai RUP
7. No agli appalti “a corpo”, sì alla revisione prezzi per prevenire contenziosi
8. Un contratto-tipo equo per un risultato progettuale d’eccellenza
9. Digitalizzazione, trasparenza e snellimento burocratico
10. Trasparenza, concorrenza e qualità con meno affidamenti diretti
Lupoi, a margine della presentazione, ha commentato: “siamo alla vigilia di un lavoro fondamentale come è quello della riforma del codice dei contratti e adesso è il momento di superare la fase delle norme derogatorie degli ultimi anni per costruire un quadro stabile e chiaro. Riteniamo che, analizzando l'esperienza attuativa del Pnrr, sia necessario arrivare a nuove regole che rimettano al centro la fase della programmazione - migliorando quanto si sta facendo da qualche anno - e soprattutto il Progetto. Siamo dell’avviso che si debba investire molto di più in ingegneria e architettura, come avviene nel resto d’Europa, e che questo sia nell'interesse del Paese. Occorre utilizzare il know how del nostro settore per programmare ciò che serve veramente alla collettività, per realizzare gli interventi di qualità, a costi e tempi certi. Oggi esistono metodologie e strumenti innovativi da utilizzare anche e soprattutto per la gestione degli interventi”.
Codice Appalti, nuovo decreto entro il 20 ottobre
Mentre il mondo dei professionisti chiede al Governo di garantire la centralità della progettazione, i lavori per la stesura del nuovo Codice Appalti sono partiti.
Si è costituita, in seno al Consiglio di Stato, la commissione che formulerà il progetto del decreto legislativo in materia di contratti pubblici.
In una nota, il presidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini, ha annunciato che il testo sarà pronto entro il prossimo 20 ottobre.
Termini stringenti, ha spiegato Frattini, che consentiranno al Governo una compiuta valutazione politica. La riforma del Codice, ha aggiunto, costituisce infatti un obiettivo del PNRR, da completare entro il 31 marzo 2023.