10/08/2022 - “
La facciata ha assunto, spesso, nella storia dell'architettura
un'importante funzione simbolica [...] un passaggio tra esterno e interno, pubblico e privato. La facciata contribuisce a conformare il carattere dello spazio urbanistico, ma rivela anche indizi significativi sull'interno come la tipologia dell'edificio, dimensioni, intenzionalità rappresentativa. Di conseguenza la
facciata è una sintesi tra i canoni estetici dell'epoca di riferimento, le funzioni sociali (edificio pubblico, privato, sacro) e il gusto personale dell'architetto e del committente”.
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A motivo del suo ruolo rappresentativo, i progettisti concepiscono le facciate di edifici dal particolare pregio architettonico con forme fortemente elaborate ed irregolari. Ma per fare questo servono paramenti che siano intrinsecamente duttili, ovvero plasmabili, cioè in grado di far assumere alla facciata la geometria ed il volume previsti dal progetto architettonico.
Tra le varie soluzioni disponibili sul mercato, i pannelli in
Glass Reinforced Concrete (GRC) assecondando l’estro del progettista nella realizzazione di facciate, ma anche di elementi architettonici, finiture, arredo urbano e componenti per l’edilizia.
Come nel
caso studio del MAXXI a Roma, realizzato sotto la direzione dello studio di architettura
Zaha Hadid Limited. Le lamelle di grandi dimensioni, rettilinee e curvilinee, sono l’elemento caratterizzante delle Suite. Esse scandiscono gli ambienti, restano sospese alla copertura vetrata e come binari sostengono le opere d’arte ad esse appese. “Per
la realizzazione di questi elementi dall’andamento curvilineo o irregolare era necessario utilizzare un materiale plasmabile, con spessore minimo e, non da ultimo, leggero per non gravare eccessivamente sulla struttura portante in acciaio”, si legge da un report redatto dalla Società SPC S.r.l. che ha realizzato la progettazione strutturale esecutivo-costruttiva del MAXXI. La scelta per la realizzazione di questi elementi particolarmente impegnativi, sia sul piano estetico che su quello delle sollecitazioni,
è ricaduta sui pannelli in GRC.
MAXXI | Zaha Hadid Architects | Roma ©archilovers
Il GRC è un’interessante alternativa ai tradizionali pannelli di tamponamento e rivestimento, piatti per definizione, con geometrie e misure limitate. Il GRC è estremamente personalizzabile,
realizzato con cemento bianco o grigio, può essere
ultimato con la finitura superficiale desiderata: standard perfettamente liscia, colorata e sfumata a piacere, mossa con texture, a graniglia o nella versione rivestimento simulare la pietra ricostruita, finte rocce, mattoni a faccia vista ecc.
Pannelli in GRC, caratteristiche
Il
glass reinforced concrete è un materiale composito, e come tale è formato da due fasi: la matrice e il rinforzo. La matrice è a base cementizia mentre il rinforzo a base di fibre di vetro.
La forza di un materiale composito è nella combinazione di matrice e rinforzo, da cui deriva, nel caso specifico dei GRC, un’elevata resistenza a compressione dalla matrice cementizia, e a tutti i carichi dinamici (trazione, flessione, ecc.) dalla fibra di vetro.
Questa ricetta dà vita ad un materiale simile al calcestruzzo ma di spessore e leggerezza nettamente ridotti,
esente dal processo chimico chiamato carbonatazione e modellabile perché privo di armatura in ferro interna. Come il calcestruzzo anche il GRC è un materiale inerte al fuoco, durabile nel tempo e necessita di poca manutenzione. La sua armatura, costituita dalle fibre di vetro, è estremamente capillare tanto che è possibile realizzare elementi su stampo a spruzzo o colatura in spessori molto ridotti, da 8 a 20 mm, in forme complesse e tridimensionali.
Un altro interessante caso di applicazione di questa tecnologia è il
Palazzo di giustizia di Cordoba in Spagna, realizzato dai Mecanoo. Questo progetto ha il pregio di essere un grande volume scolpito. Le facciate sono realizzate in pannelli prefabbricati di Glass Reinforced Concrete che sono stati ornati con motivi geometrici ispirati ai disegni moreschi, molto presenti nell’architettura storica della città.
Palace of Justice | Mecanoo | Cordoba ©archilovers
Nelle soluzioni per facciata i pannelli in GRC sono essenzialmente di due tipologie:
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Monoskin o single-skin: “pelle singola”. In questo caso i pannelli sono utilizzati come rivestimento esterno, sagomati secondo le specifiche di progetto, colorati con pigmenti in pasta e dotati di inserti di ancoraggio metallici. Lo spessore dei pannelli non supera i 12 mm, essi hanno un’ottima resistenza meccanica ma sono privi di proprietà di isolamento termico. La loro leggerezza permette la realizzazione di forme architettoniche complesse e particolarmente articolate.
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Sandwich: “a doppia pelle”. Un pannello sandwich è composto da diversi strati a cui vengono affidati diverse funzioni. Una prima pelle esterna da 10 mm circa con funzione di protezione e decoro, uno strato intermedio isolante alleggerito e una pella interna da 8-10 mm con funzione portante e munita di punti di ancoraggio. Lo strato isolante potrebbe essere in lana minerale o poliestere, se ha le fibre orientate come quelle dei pannelli in GRC allora si dice che è collaborante, ovvero contribuisce all’aumento delle prestazioni meccaniche di tutto il pannello.
Questa tipologia di pannello GRC trova applicazione nell'ambito delle facciate ventilate, facciate continue e facciate a nastro.
Migliora il comfort abitativo e riduce le dispersioni termiche, conservando la peculiarità del GRC, ovvero quello di essere duttile e quindi di creare forme morbide e fluide.
Note bibliografiche:
(1) Di Stefano, E. (2010). La facciata e la soglia. L’estetica dell’architettura tra pubblico e privato. In L. Secchi Tarugi (a cura di), Vita pubblica e vita privata nel Rinascimento (pp. 533-541). Firenze : Franco Cesati.