01/09/2022 - La
cucina in muratura è un manufatto sartoriale tagliato e cucito su misura. Infatti, si può ottenere solo con un progetto realizzato ad hoc: il risultato è un’opera unica, totalmente personalizzata.
Si pensa che la
cucina in muratura sia una tipologia
adatta ad ambienti dal carattere rustico, come case di campagna, al mare oppure in montagna o per ambienti outdoor e dell’ospitalità, come i B&B nei centri storici. Eppure, con il giusto progetto e i giusti accorgimenti una cucina in muratura potrebbe essere realizzata anche in una casa dallo stile contemporaneo.
A differenza di una cucina componibile che è realizzata in fabbrica e poi montata nella propria abitazione, per
una cucina in muratura ogni parte - struttura, ante, contenitori, piano di lavoro (top), pensili, zoccolino, alzatina, cappa -
è realizzata artigianalmente, e alcuni di esse direttamente in sito da mastri muratori e falegnami.
Pertanto, il
progetto dello sviluppo compositivo gioca un ruolo
fondamentale. Una cucina in muratura è un’opera permanente, non modificabile in seguito, se non in alcune parti non strutturali. Occorre conoscere le misure esatte di lavello, fuochi ed elettrodomestici da inserire nella struttura, così da garantire incastri precisi al millimetro. Definita la posizione degli attacchi dell’acqua, del gas (se è presente) e delle prese elettriche necessarie, si passa a determinare la forma e la dimensione dell’opera, che permetteranno di calcolare correttamente il materiale per la sua realizzazione.
Materiali per realizzare una cucina in muratura: la struttura
La
struttura può essere
in vera o finta muratura.
Per le
cucine in vera muratura si usano materiali come
blocchi in laterizio pieni o forati o in
calcestruzzo alleggerito (o anche detto calcestruzzo cellullare); in entrambi i casi lo spessore del blocco va dagli 8 ai 10 cm. Come si evince si tratta di spessori considerevoli rispetto ad una cucina componibile, il che suggerisce di evitare la realizzazione di cucine in muratura in spazi ristretti.
Che sia in laterizio o in cls alleggerito, e se si prevede di
rivestirla con le piastrelle, la struttura va
intonacata. Per i blocchi in cls alleggerito bisogna usare l’
intonaco specifico, generalmente a base di base di calce idraulica e idrata. Per la struttura in laterizio, va eseguito uno step successivo ovvero quello della rasatura, non necessario nel caso del cls alleggerito.
Nel caso in cui si opti per
rivestimenti in resina o micro-cemento, allora la
fase di intonaco e rasatura va sempre fatta qualsiasi sia il materiale scelto per la struttura. Si consiglia l’utilizzo di rasanti a
base di gesso, a motivo della loro eccellente lavorabilità sia in fase di stesura che di lisciatura, della loro capacità di lasciare “respirare” le pareti e della finitura finale di color bianco che agevola la fase successiva della tinteggiatura.
Per le
cucine in finta muratura vengono impiegati
pannelli di cartongesso o
legno multistrato; il multistrato da utilizzare è quello “marino” idrorepellente, molto resistente perché composto da più di 5 fogli di legno a fibre incrociate, uniti con collante speciale. Sia cartongesso che multistrato vengono poi rivestiti, ovvero rifiniti a finto muro.
Cartongesso e legno multistrato sono i materiali utilizzati anche per realizzare i
pensili; di solito si prediligono soluzioni a giorno oppure la realizzazione di grandi mensoloni, successivamente da rivestire.
Materiali per realizzare una cucina in muratura: superfici orizzontali e verticali
Per il
piano di lavoro, noto anche come
top, si può utilizzare il laterizio
in forma di tavelloni, il calcestruzzo alleggerito e il multistrato. Questi materiali vengono poi rivestiti con piastrelle o resina.
Una delle prerogative del
piano di lavoro è che
deve essere impermeabile e facile da pulire; un top con piastrelle è una valida soluzione, ma si ricorre più frequentemente a pannelli continui lisci e difficili da scalfire che vengono aggiunti direttamente sopra la struttura. Sono realizzati in diversi materiali, dai più pregiati come la pietra naturale (marmo o graniti) o i materiali compositi (a base di pietra, marmo e quarzo), a quelli più economici come il lamellare e il laminato.
In questo caso sono prodotti in bottega e già provvisti di forometria per l’incasso del lavello e del piano cottura, oppure, per una continuità materica è possibile realizzarli con lavello integrato, ma , solo nel caso delle pietre e dei compositi.
La
superficie verticale, ovvero la parete retrostante la cucina, può essere rivestita completamente o solo nella fascia sopra top. Nel caso si impieghino le piastrelle il suggerimento è
utilizzare una piastrella ultra sottile e di grandi dimensioni per ridurre il numero, lo spessore e la profondità delle fughe. Le fughe in una cucina sono continuamente a contatto con acqua e vapori, devono essere quindi resistenti, elastiche e antimacchia, pertanto è consigliabile
prediligere fughe epossidiche o cementizie.
Per creare una continuità superficiale si potrebbe utilizzare esattamente lo stesso materiale impiegato per il piano di lavoro, quindi rigirare il pannello del top. Oppure
se si vuole amplificare questo effetto si potrebbe usare per pavimento, top e superfici verticali la stessa finitura. Resina e cemento resina, che sono appunto
rivestimenti continui, sono i materiali più indicati per questa tipologia di lavorazione
Materiali per realizzare una cucina in muratura: ante e contenitori
Lasciare tutto a vista o chiudere con ante e cassetti? La scelta è personale. Se si prediligono le ante e cassetti serve realizzare dei contenitori a cui applicare l’anta o i frontali dei cassetti. I contenitori sono realizzati in melaminico o truciolato, le ante e i frontali sono realizzate completamente in legno massello, oppure con anima in truciolare, laminato e poi rifiniti con i più svariati effetti.