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Vetrate panoramiche amovibili, Assvepa risponde al Cnappc: già usate in progetti di rigenerazione urbana

Vetrate panoramiche amovibili, Assvepa risponde al Cnappc: già usate in progetti di rigenerazione urbana

I produttori: le VEPA non sono destinate ai centri storici e sono ‘definite intelligenti da architetti e urbanisti di fama internazionale’

Vedi Aggiornamento del 31/05/2024
Foto: Assvepa
Foto: Assvepa
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 31/05/2024
27/09/2022 - Il rischio di impatto negativo delle vetrate panoramiche trasparenti e amovibili sull’immagine urbana è “assolutamente inesistente”. È la risposta che l’Associazione Italiana Vetrate Panoramiche Amovibili (Assvepa) ha dato a Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), che nei giorni scorsi si è detto preoccupato per l’immagine urbana e il possibile proliferare di interventi fuori controllo.
 

Vetrate panoramiche trasparenti amovibili, Assvepa: non sono destinate ai centri storici

Vito Chirenti, presidente nazionale di Assvepa e autore del trattato “Vepa - I sistemi intelligenti che hanno cambiato il volto dell’architettura e dell’edilizia moderna” ha spiegato che non bisogna parlare di Vepa senza conoscerne bene caratteristiche, funzioni e prestazioni. Le Vepa, ha illustrato, non sono destinate ai centri storici, se non per la protezione dei dehor, né sono mai state utilizzate nei centri storici o su edifici di valore storico.
 
Chirenti ha sottolineato che in Finlandia, Danimarca, Svezia e Norvegia, le Vepa sono definite “intelligenti” da architetti e urbanisti di fama internazionale e vengono usate da molti anni in progetti di recupero, riutilizzo e rigenerazione urbana. Alcuni ricercatori della Tampere University finlandese, ha aggiunto, hanno calcolato che la città di Stoccolma ha risparmiato il 15% sui costi del riscaldamento utilizzando le Vepa.
 

Assvepa: guadagnare spazio senza creare volumetria

Secondo Chirenti, la fruizione di verande e balconi inutilizzati e abbandonati, permetterà di guadagnare spazio abitativo senza generare nuova volumetria, senza modificare la destinazione d’uso e senza alterare le preesistenti linee architettoniche e le assentite partiture edilizie.
Al contrario, sostiene, sarà valorizzato l’aspetto estetico, come dimostrato da una serie di interventi realizzati in tutta Europa, tranne che in Italia.
 
Chirenti afferma inoltre che l’installazione delle Vepa previene le infiltrazioni di acque piovane nel pavimento, che a volte causano i crolli dei solai, e crea un cuscinetto termico tra l’interno e l’esterno delle abitazioni, consentendo di risparmiare sui costi energetici.
 


Vepa in edilizia libera: evoluzione normativa

Secondo Assvepa, la liberalizzazione dell’installazione delle vetrate panoramiche trasparenti e amovibili è un passo avanti, “cancella una imbarazzante arretratezza, si azzera un deprimente gap tecnologico e urbanistico che ci trascinavamo dietro rispetto ai Paesi più evoluti”.
 
A detta di Chirenti, l’inclusione delle Vepa tra le attività di edilizia libera consentirà “di interrompere le cattive pratiche di alcuni comuni poco virtuosi che vessavano i propri cittadini, desiderosi solo di sfruttare i loro balconi protetti da vento e pioggia, con richieste illegittime di oneri concessori equiparati a quelli per l’urbanizzazione primaria”.
 

Vetrate panoramiche trasparenti amovibili in regime di edilizia libera

Ricordiamo che la Legge “Aiuti-bis” ha liberalizzato l’installazione delle vetrate panoramiche trasparenti e amovibili, ponendo una serie di condizioni affinchè l’intervento si configuri come attività di edilizia libera.
 
Le Vepa devono assolvere funzioni temporanee di protezione dagli agenti atmosferici, miglioramento delle prestazioni acustiche ed energetiche, riduzione delle dispersioni termiche, di parziale impermeabilizzazione delle acque meteoriche, dei balconi aggettanti dal corpo dell'edificio o di logge rientranti all'interno dell'edificio.
 
Le vetrate non devono creare spazi stabilmente chiusi che possano generare nuova volumetria o comportare il mutamento della destinazione d'uso dell'immobile anche da superficie accessoria a superficie utile.
 
Le vetrate devono inoltre favorire una naturale micro-areazione che consente la circolazione di un costante flusso di arieggiamento a garanzia della salubrità dei vani interni domestici ed avere caratteristiche tecnico-costruttive e un profilo estetico tali da ridurre al minimo l'impatto visivo e l'ingombro apparente e da non modificare le preesistenti linee architettoniche.
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