La legge prevede anche la semplificazione dei procedimenti amministrativi, con la definizione delle attività soggette ad autorizzazione, Scia, comunicazione e silenzio assenso e di quelle per cui non sono richiesti nè prmessi nè l'autorizzazione paesaggistica.
Rinnovabili, in arrivo procedure più snelle
Entro il 27 agosto 2023, cioè entro 12 mesi dall’entrata in vigore della Legge, il Governo deve adottare uno o più decreti legislativi in materia di fonti energetiche rinnovabili per adeguare la normativa interna a quella comunitaria e ridurre gli oneri a carico dei cittadini e delle imprese.I decreti dovranno seguire i seguenti princìpi:
- ricognizione, riordino e riduzione della normativa sulle fonti energetiche rinnovabili, anche per assicurare maggiore certezza del diritto e semplificazione dei procedimenti;
- coordinamento delle disposizioni legislative vigenti;
- semplificazione dei procedimenti amministrativi nel settore delle rinnovabili, anche attraverso la soppressione dei regimi autorizzatori e la previsione di termini certi per la conclusione degli iter, per agevolare, in particolare l’installazione e il potenziamento degli impianti, anche a uso domestico;
- aggiornamento delle procedure e promozione di un ampio ricorso alla digitalizzazione;
- eliminazione dei livelli di regolazione superiore a quelli minimi richiesti dalla normativa europea.
Legge concorrenza e semplificazione dei procedimenti
La legge sulla concorrenza prevede inoltre la generale semplificazione dei procedimenti amministrativi.Entro il 27 agosto 2024, cioè 24 mesi dall’entrata in vigore della legge, il Governo adotterà uno o più decreti per raccogliere e semplificare le attività oggetto di procedimento di segnalazione certificata di inizio attività (Scia) o di silenzio assenso, nonché quelle per cui è necessario il titolo espresso o è sufficiente una comunicazione preventiva.
I decreti dovranno raggiungere una serie di obiettivi, tra cui:
- individuare le attività soggette ad autorizzazione, a Scia, silenzio assenso e a mero obbligo di comunicazione, individuando gli effetti della presentazione della comunicazione e i poteri che possono essere esercitati dalla Pa in fase di controllo;
- eliminare autorizzazioni, adempimenti e misure incidenti sulla libertà di iniziativa economica non indispensabili;
- ridurre il numero delle fasi e delle amministrazioni coinvolte nei procedimenti;
- estendere l’ambito delle attività private liberamente esercitabili;
- digitalizzare tutti gli adempimenti e le procedure;
- promuovere lo sviluppo della concorrenza nell’esercizio della libera professione mediante opportune semplificazioni di carattere procedimentale e amministrativo.
Legge sulla concorrenza e autorizzazione paesaggitica
Entro il 23 febbraio 2023 (180 giorni dall’entrata in vigore della legge) sarà modificato il DPR 31/2017, che attualmente individua gli interventi esenti dall’autorizzazione paesaggistica o soggetti ad autorizzazione paesaggistica semplificata.Le nuove norme amplieranno il numero delle opere di lieve entità esenti dall’autorizzazione paesaggistica e opereranno un riordino di quelle che beneficiano della procedura semplificata.