29/11/2022 - Il
cambiamento climatico genera fenomeni meteorologici come violenti piogge, inondazioni, grandinate, gelate, bufere e
provoca allo stesso tempo gravi
fenomeni di siccità.
L’alternarsi di eventi di siccità e piena, viene definito
crisi idroclimatica.
Ma anche la
trasformazione e lo sviluppo del contesto territoriale alimentano questo fenomeno. In particolare, le grandi città stanno assumendo il modello diffuso che consuma territorio, energia e genera conflitti, inquinamento, rifiuti e
deficit di risorse come quella idrica.
Le grandi infrastrutture trasformano territori e città, con impatti rilevanti su tutto il sistema ambientale e sugli equilibri ad esso connessi. Contro i fenomeni idroclimatici estremi, la
gestione intelligente dell’acqua è sicuramente la più importante strategia, ma deve essere accompagnata da una
pianificazione in grado di elaborare progetti di trasformazione che non provochino
disastri ambientali, ma al contrario prevedano già in fase di progetto misure di mitigazione e compensazione.
Esemplificativo è il “
Piano Delta”, il progetto di
deviazione del corso del fiume Llobregat per l’ampliamento del porto a sud di
Barcellona.
Un progetto risalente ai primi anni 2000, ma che ha innescato, nel tempo e fino ad oggi, interventi a cascata su tutto il territorio come lo sviluppo dell’aeroporto, la costruzione di nuovi assi stradali e ferroviari, l’impianto di un depuratore e un desalinizzatore ma anche la creazione di una vasta area naturale protetta.
Un progetto di paesaggio, che con lungimiranza ha usato la
risorsa idrica per trasformare radicalmente un territorio e determinare benefici
non solo per l'ambiente ma anche per la società. Il progetto, esempio virtuoso di gestione della risorsa idrica, è stato presentato in occasione del convegno autunnale IASLA (Società scientifica italiana di architettura del paesaggio) intitolato “Arido: progetti e azioni per paesaggi lungimiranti" che si è svolto presso il Politecnico di Bari lo scorso 24 e 25 novembre. A presentarlo è stata proprio una dei progettisti, la
paesaggista Imma Jansana, intervenuta in qualità di keynote speaker.
Progetto di deviazione del Llobregat: contesto
Nell’area del Delta del Llobregat si colloca il porto della regione Metropolitana di Barcellona. Da luogo prevalentemente naturale e agricolo,
fortemente connesso con il mare e con i fiumi Besos e Llobregat, è stato trasformato nel tempo in uno spazio ricco di funzioni e attività. La sua posizione strategica rappresenta il fattore dominante per il quale è stato convertito in uno dei maggiori porti mercantili del Mediterraneo.
È il primo porto del Mediterraneo con 47,2 milioni di tonnellate di traffico totale, più di 2 milioni di container, 800.000 veicoli, 450 linee regolari ed è leader nel settore crociere.
La necessità di ingrandire il porto ha portato a decisive scelte di pianificazione territoriale della città di Barcellona e al “piano Delta” che appunto prevedeva la deviazione del fiume di 3,5 km verso est.
Una proposta che ha innescato l'opposizione della popolazione di El Prat de Llobregat, perché si trattava di un paesaggio e un ambiente particolare, fatto di acqua,
laghi e zone umide, e ad alta vocazione agricola, già fortemente segnato dai danni antropici dovuti alla realizzazione del primo tratto di porto.
Un’area già in cammino verso l’aridità a causa delle molte infrastrutture che l’hanno trasformata.
Un intervento di questo tipo presentava rilevanti criticità, come lo stravolgimento degli equilibri della falda acquifera superficiale, l’intrusione salina, l’inquinamento da scarico o di natura chimica, erosione ecc. Se non accompagnato da una
progettazione paesaggistica lungimirante avrebbe inevitabilmente trasformato in maniera irreversibile l’ecosistema del Delta, rendendolo definitivamente un
paesaggio arido.
Il progetto del Delta del Llobregat
Si riporta di seguito un disegno originale del progetto: la proposta, poi approvata, è quella della creazione di una
nuova area fluviale che è poi diventata l
'area protetta del Llobregat.
Estudio previo. Imma Jansana y Sevicio de urbanismo del AyuntAmiento del Prat.1995
Grazie a questo progetto si è potuto minimizzare i danni ai sistemi naturali, compensare le perdite di valore ambientale creando nuovi habitat, come stagni, pianure alluvionali temporanee, foreste ripariali,
mantenere buoni livelli di falda acquifera, conservare l’uso agricolo dei suoli e definire l'uso pubblico dello spazio recuperato con percorsi e punti di osservazione.
Il nuovo fiume è asimmetrico ed è delimitato da entrambi i lati da sponde. La sponda sinistra confina con il grande depuratore di Llobregat, che ha una funzione centrale per il funzionamento del ciclo dell'acqua di tutto il sistema, mentre la sponda destra raccoglie un'area di 212 Ha,
che è diventato un luogo importante per la fauna e l'ambiente del Delta.
All’interno di questo spazio recuperato è stata poi definita una rete di percorsi
per la fruizione pubblica e sono stati creati servizi ecosistemici come birdwatching e percorsi pedonali.
Nelle ortofoto che seguono, dove è stata messa a confronto la situazione al 2001 e quella al 2020, si evince chiaramente l’intervento di deviazione del fiume.
Foto aree a confronto, 2001-2020
La gestione dell’acqua
In un progetto come questo le risorse idriche devono essere controllate.
Il riutilizzo è un elemento chiave nella gestione dell'acqua.
Per alimentare tutto questo nuovo sistema è stato necessario razionalizzare la rete dei canali e tutto il sistema degli apporti idrici. Poiché in quest’area c’è un problema: il delta del Llobregat è un sito geologico con problemi di
intrusione salina.
L'intrusione salina avviene quando l'acqua salata, più densa, viene richiamata dal mare negli acquiferi costieri. Questo si concretizza quando si abbassa il livello della falda di acqua dolce oppure si innalza il livello medio del mare. L’obiettivo, dunque, era quello di mantenere dei buoni livelli della falda acquifera.
Per
organizzare il ciclo dell'acqua è stato creato un
impianto di depurazione, in grado di purificare le acque reflue e riutilizzarle per i fini sopracitati. Si tratta di uno dei depuratori
più grandi e avanzati di Europa che può può trattare 420 mln di litri al giorno, pari al consumo idrico di 2 mln di abitanti.
Sono state costruite una rete igienico sanitaria che porta l'acqua reflua al depuratore e una stazione di rigenerazione dell'acqua. L'acqua rigenerata in questo impianto aumenta la risorsa idrica della regione di 50 mln di litri all'anno.
L'acqua che esce dal depuratore ha vari usi a seconda del grado di rigenerazione:
a)
rigenerazione base: che comprende azioni di microfiltrazione e disinfezione. In questo caso l’acqua viene inviata a delle vasche di fitodepurazione per il mantenimento della zona umida, oltre che all’irrigazione per uso urbano ed industriale e per la pulizia delle strade.
b)
rigenerazione avanzata: oltre agli step del livello base, a seconda della finalità di utilizzo, prevede ulteriori azioni.
b1) Ultrafiltrazione e osmosi inversa, per produrre acqua che viene utilizzata come barriera di contrasto all’intrusione salina. Quest’acqua rigenerata e dolce alimenta dei pozzi di iniezione creati appositamente per impedire che la salinizzazione risalga attraverso il fiume.
b2) Elettrodialisi reversibile (rimozione ioni e dissalazione acque salmastre) per la produzione di acqua per
l’irrigazione agricola.
Foto del fiume Llobregat (Aprile 2003)
Il trattamento dell’acqua del sistema lagunare in dettaglio
Per alimentare il nuovo sistema lagunare, creato sulla sponda destra del nuovo fiume, e ricaricare continuamente la falda acquifera sono necessarie diverse fonti idriche alternative.
La prima fonte è quella dell’impianto di depurazione. Esso è in grado di fornire una resa di depurazione secondaria di circa 500 l/sec. Successivamente l'acqua viene trattata in uno
spazio di fitodepurazione, presente sulla sponda destra del fiume, che occupa 8,5 Ha di superficie con una profondità allagabile compresa tra 0,3 e 0,8 mt.
Con la fitodepurazione si effettua un
trattamento terziario in modo da ottenere un'acqua il più possibile drenata di sostanze nutritive ed inquinanti. Gli stagni di fitodepurazione sonno piantati a canneti per aumentarne la naturale capacità depurativa.
Una parte dell'acqua fitopurata va ad alimentare ulteriormente la falda per effetto drenante del fiume attraverso infiltrazioni nei pozzi.
Progettare con la risorsa idrica contro l’aridità
Il delta Llobregat
è oggi un nuovo paesaggio, vivo, tra porto ed aeroporto. "Ciò che è notevole di questo progetto è quanto residenti e visitatori siano d’accordo sull'importanza dei valori naturali del Delta del Llobregat. Anche se l'aeroporto è vicino, le persone apprezzano poter accedere a un'area naturale protetta così vicina a Barcellona" (fonte:
ICTA-UAB).
In un luogo così, le zone umide, le capanne per il birdwatching e i percorsi pedonali sono servizi ecosistemici e infrastrutture di grande valore che consentono a residenti e visitatori di vivere e apprezzare questa zona unica.