RISPARMIO ENERGETICO
Sostenibilità in edilizia, cosa significa davvero?
Metodi e soluzioni per ottenere il sismabonus
FOCUS
Metodi e soluzioni per ottenere il sismabonus
NTC 2018, classi di rischio, metodo semplificato e convenzionale, materiali innovativi come carbonio, CRM e FRCM. Saint Gobain spiega i retroscena del sismabonus

04/11/2022 - Il sismabonus è un incentivo economico introdotto dalla legge di bilancio del 2017 che ha lo scopo di spronare il cittadino a realizzare interventi di messa in sicurezza, in modo da migliorare la sismoresistenza complessiva del patrimonio edilizio esistente.
Il concetto del sismabonus è strettamente legato a quello di classe di rischio. Il passaggio ad una classe di rischio inferiore da diritto alla detrazione del 70% delle spese effettuale, il passaggio di due classi da diritto alla detrazione dell'80%, se poi questi interventi coinvolgono anche le parti comuni di edifici condominiale allora le detrazioni fiscali concesse per il sismabonus passano rispettivamente al 75% e all'85%.
Le classi di rischio sono lo strumento che permettono di ottenere la detrazione, sono in tutto otto e vanno dalla A+ (meno rischio) alle G (più rischio).
Il tema è stato affrontato con l’ing. Roberto Palamà nel Talk che si è svolto ieri in diretta sulla pagina Facebook di Edilportale e che è stato organizzato in collaborazione con Saint-Gobain,
Per determinare la classe di rischio di un edificio le line guida ci offrono due metodi:
- il metodo semplificato, un metodo speditivo e tabellare che vale solo per gli edifici in muratura;
- il metodo convenzionale, un metodo più rigoroso e applicato a qualsiasi tipologia di costruzione.
Il metodo convenzionale si prefigge di determinare due parametri: l’indice di sicurezza (IS-V) ovvero la miglioria che è stata apportata a seguito degli interventi. L’IS-V deve essere raggiunto in funzione delle NTC e dei lavori che vengono fatti. L’altro è un parametro economico chiamato PAM e rappresenta l’indice dei costi di costruzione a seguito dell’intervento sismico. IS-V e PAM determinano il passaggio di classe.
Roberto Palamà ha poi mostrato tutte le tipologie di intervento, previste dalle NTC2018 che permettono di concretizzare la riduzione del rischio sismico, innalzare il livello di sicurezza e quindi ottenere la detrazione fiscale.
In seguito, sono stati approfonditi le soluzioni progettuali più ampiamente adottate negli edifici in cemento armato e in quelli in muratura. Come l’intervento di rinforzo del nodo trave - pilastro, ma anche interventi di salvaguardia come l’anti - ribaltamento e l’anti - sfondellamento.
Si è parlato molto anche dei materiali innovativi come il carbonio, che grazie alle sue caratteristiche aumenta la sismo - resistenza delle strutture senza incidere sul peso complessivo e sulla rigidezza. Un materiale applicabile sia alle strutture il cls che in muratura. Ma anche di sistemi CRM e FRCM, i primi indicati per interventi di tipo globale sull’edificio, e gli altri per interventi di tipo locale.
In ultimo, l’ing. Palamà ha spiegato gli obblighi di legge, previsti dal capito 11 delle NTC2018, in merito alle certificazioni dei materiali e prodotti per uso strutturale, come la marcatura CE sulla basa dela pertinente Valutazione Tecnica Europea (ETA) o il certificato di valutazione tecnica (CVT).
Il concetto del sismabonus è strettamente legato a quello di classe di rischio. Il passaggio ad una classe di rischio inferiore da diritto alla detrazione del 70% delle spese effettuale, il passaggio di due classi da diritto alla detrazione dell'80%, se poi questi interventi coinvolgono anche le parti comuni di edifici condominiale allora le detrazioni fiscali concesse per il sismabonus passano rispettivamente al 75% e all'85%.
Le classi di rischio sono lo strumento che permettono di ottenere la detrazione, sono in tutto otto e vanno dalla A+ (meno rischio) alle G (più rischio).
Il tema è stato affrontato con l’ing. Roberto Palamà nel Talk che si è svolto ieri in diretta sulla pagina Facebook di Edilportale e che è stato organizzato in collaborazione con Saint-Gobain,
Rivedi la puntata sul sismabonus e le NTC2018
Per determinare la classe di rischio di un edificio le line guida ci offrono due metodi:
- il metodo semplificato, un metodo speditivo e tabellare che vale solo per gli edifici in muratura;
- il metodo convenzionale, un metodo più rigoroso e applicato a qualsiasi tipologia di costruzione.
Il metodo convenzionale si prefigge di determinare due parametri: l’indice di sicurezza (IS-V) ovvero la miglioria che è stata apportata a seguito degli interventi. L’IS-V deve essere raggiunto in funzione delle NTC e dei lavori che vengono fatti. L’altro è un parametro economico chiamato PAM e rappresenta l’indice dei costi di costruzione a seguito dell’intervento sismico. IS-V e PAM determinano il passaggio di classe.
Roberto Palamà ha poi mostrato tutte le tipologie di intervento, previste dalle NTC2018 che permettono di concretizzare la riduzione del rischio sismico, innalzare il livello di sicurezza e quindi ottenere la detrazione fiscale.
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In seguito, sono stati approfonditi le soluzioni progettuali più ampiamente adottate negli edifici in cemento armato e in quelli in muratura. Come l’intervento di rinforzo del nodo trave - pilastro, ma anche interventi di salvaguardia come l’anti - ribaltamento e l’anti - sfondellamento.
Si è parlato molto anche dei materiali innovativi come il carbonio, che grazie alle sue caratteristiche aumenta la sismo - resistenza delle strutture senza incidere sul peso complessivo e sulla rigidezza. Un materiale applicabile sia alle strutture il cls che in muratura. Ma anche di sistemi CRM e FRCM, i primi indicati per interventi di tipo globale sull’edificio, e gli altri per interventi di tipo locale.
In ultimo, l’ing. Palamà ha spiegato gli obblighi di legge, previsti dal capito 11 delle NTC2018, in merito alle certificazioni dei materiali e prodotti per uso strutturale, come la marcatura CE sulla basa dela pertinente Valutazione Tecnica Europea (ETA) o il certificato di valutazione tecnica (CVT).