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Gare di progettazione, Oice: boom ad ottobre grazie agli accordi quadro

Gare di progettazione, Oice: boom ad ottobre grazie agli accordi quadro

Rispetto a settembre, l’Osservatorio ha rilevato un incremento del 16% in numero e del 329% in valore

Vedi Aggiornamento del 17/04/2023
Gare di progettazione, Oice: boom ad ottobre grazie agli accordi quadro
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 17/04/2023
10/11/2022 - Le gare di progettazione registrano un aumento significativo a ottobre rispetto a settembre. Merito degli accordi quadro, come rilevato dall’Osservatorio Oice/Informatel sulle gare di ingegneria e architettura.
 
Dall’analisi emerge che ad ottobre gli accordi quadro sono stati 30, per 158,2 milioni di euro. Si tratta dell’11% del numero e del 75,5% del valore totale del mese. 25 accordi, per 137,6 milioni di euro, sono stati pubblicati da Invitalia. A settembre gli accordi quadro sono stati 8 per 4,5 milioni di euro, cioè il 3,4% del numero e il 9,2% del valore. 
 
In tutto il 2022 i bandi per accordi quadro per servizi di progettazione sono stati 340 per 876,6 milioni, cioè il 12% del numero e il 56% del valore totale. 
 
Oice sottolinea che si tratta di progettazione differita: dipende dalla durata dell’accordo e dalle date di pubblicazione dei contratti attuativi, che spostano anche di qualche anno l’assegnazione degli incarichi.
 
Ad ottobre stati rilevati 271 bandi per servizi di progettazione per 209,4 milioni di euro. Rispetto a settembre, c’è stato un incremento del 16% in numero e del 329% in valore. Rispetto ad ottobre 2021 l’aumento è stato del 46,5% in numero e del 74,3% in valore.
 


Continua a crescere il valore messo in gara nel 2022: nei primi dieci mesi sono stati pubblicati 2.822 bandi per un valore di quasi 1,6 miliardi di euro. Rispetto allo stesso periodo del 2021, c’è una riduzione di circa il 3% in numero e un aumento del 100% in valore. Il valore è cresciuto grazie alle gare sopra soglia, che hanno registrato un aumento del 126,3%, mentre è calato di quasi il 5% il valore dei bandi sotto soglia.
 
L’Osservatori osserva che spicca il dato degli appalti integrati, dove sta confluendo una quota rilevante della progettazione, arrivata a 1 miliardo nei primi dici mesi del 2022: i bandi per appalti integrati rilevati in tutto il 2022 sono stati 684, con valore complessivo dei lavori di 17 miliardi di euro di lavori e con un importo di progettazione stimato in 1 miliardo. Rispetto ai primi dieci mesi del 2021, il numero è cresciuto del 50%, il valore dei lavori del 186% e quello della progettazione compresa nei bandi del 590%.
 
Nei primi dieci mesi dell’anno, l’Osservatorio ha censito 1.912 gare per servizi tecnici e appalti integrati di interventi a valere sulle risorse del PNRR e del PNC, per un importo totale dei servizi di quasi 3 miliardi di euro, riferibili a circa 25 miliardi di lavori. Va considerato che numerosi incarichi di importo al di sotto dei 139mila euro, affidati in via diretta, sfuggono all’evidenza del mercato.
 
Ad ottobre anche il mercato di tutti i servizi di architettura e ingegneria ha registrato una forte crescita. Nei primi dieci mesi le gare sono state 4.468, per un valore di 3,8 miliardi. è stata registrata una diminuzione del 12% nel numero, ma un incremento del 113,5% nel valore. Da notare che i bandi sopra soglia (+60% nel numero e +152% nel valore) hanno percentuali in forte crescita, mentre i bandi sotto soglia calano nel numero (-36%) e nel valore, (-0,4%). 
 
Nel solo mese di ottobre, le gare sono state 518 (+37% su settembre), con un valore di 535,6 milioni (+233% su settembre). Rispetto a ottobre 2021, il numero cresce del 37% e il valore del 124,4%. 

 
Nel mese di ottobre gli appalti integrati sono stati 145, con un valore dei lavori di 2,5 miliardi e un valore della progettazione di 236,1 milioni.
 
“I numeri dell’osservatorio di ottobre ci dicono che la spinta alla crescita del valore del mercato della progettazione viene dagli accordi quadro - ha dichiarato Giorgio Lupoi -, ma anche dal maggiore ricorso all’appalto integrato”.
 
“Sono due fenomeni importanti - ha spiegato - che vanno letti con attenzione. Nel primo caso, premesso che va considerato che le gare per accordi quadro sono per valori che dovranno poi tradursi in realtà con i contratti attuativi, riteniamo comunque positivo il fatto che questo strumento sia utilizzato sempre di più, a patto però che i committenti procedano ad una rapida attuazione dei singoli contratti e che si eviti di applicare le cauzioni sull’importo complessivo dell’accordo, essendo preferibile chiedere la cauzioni sui singoli contratti. Alcune amministrazioni hanno capito il rischio di contrazione del mercato che si possono determinare e stanno seguendo queste indicazioni. Sarà molto importante che si diano segnali in questo senso anche perché riteniamo che gli accordi quadro potrebbero essere fondamentali nel momento in cui le committenze, soprattutto per l’attuazione del Pnrr, vorranno affidare all’esterno servizi di projectmanagement per portare a termine gli interventi nei tempi e nei costi preventivati”.
 
“Per quanto concerne l’appalto integrato - ha concluso - rimaniamo dell’opinione che, se usato su larga scala, non sia lo strumento migliore per avere progetti di qualità. Abbiamo notato che nella riforma - provvisoria - del codice appalti, di cui attendiamo gli allegati, si riconduce l’istituto in un alveo più corretto ma occorre sempre che si garantisca il pagamento diretto del progettista, oltre alla sua qualificazione”.
 
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