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Costruire in vetro con i principi della progettazione ecologica
FOCUS
Costruire in vetro con i principi della progettazione ecologica
Trasparenza, riflessione e illuminazione rappresentano un pericolo per l’avifauna. Dalla Stazione ornitologica svizzera di Sempach soluzioni tecniche come vetro traslucido, strutture a schermo avanzato e dispositivi fissi di protezione solare
23/12/2022 - Negli ultimi decenni, di pari passo all’aumento della popolazione, si è assistito ad un crescente processo di deruralizzazione e conseguente aumento dello spazio urbano.
L’ambiente antropizzato è un ecosistema fatto di organismi viventi (parte biotica) e non viventi (parte abiotica) che sono inseparabilmente correlati ed interagiscono gli uni con gli altri.
La disciplina che studia queste relazioni è l’ecologia urbana, un campo dell’ecologia che mira a studiare l'ambiente e i sistemi naturali all'interno delle aree urbane, valutando le interazioni tra piante, animali ed esseri umani.
Alberi, fiumi, fauna selvatica e aree libere che si trovano nelle città sono delle risorse per l’essere umano. Fino a che punto sono influenzate dall'inquinamento, dall'urbanizzazione e da altre forme di pressione?
Come è possibile garantire la loro esistenza in ambito urbano?
Alla luce degli impatti causati dal cambiamento climatico, trovare nuove prospettive di convivenza, sarà la sfida dei prossimi anni.
Nasce da questa motivazione un interessante studio sulla progettazione ecologia delle costruzioni in vetro condotto dalla stazione ornitologica svizzera, in collaborazione con diversi enti europei, tra cui per l’Italia, la Lega italiana protezione uccelli (Lipu).
Se originariamente il vetro era utilizzato soprattutto per fornire luce agli interni, oggi è utilizzato come strumento di design architettonico in quasi tutte le aree dell’edificio.
In architettura, il vetro consente un’interazione tra spazio interno ed esterno, offrendo transizioni fluide e una libera connessione con l’ambiente circostante l’edificio, ma creando allo stesso tempo una piacevole demarcazione climatica e fisica.
Visto dall’esterno, si aggiunge un’ulteriore proprietà, che viene spesso utilizzata consapevolmente: con la sua superficie liscia, il vetro riflette ciò che sta di fronte e consente un gioco con l’architettura degli edifici vicini, la natura circostante e con le nuvole.
Attraverso il vetro, anche l’illuminazione notturna dell’interno si spande con grande effetto verso l’esterno, creando così volutamente, dal punto di vista architettonico, corpi luminescenti nella notte.
Ma, dal punto di vista dell’avifauna, trasparenza, riflessione e illuminazione hanno un disastroso rovescio della medaglia: sono causa di collisione (che aumenta con il grado di riflessione) per gli uccelli che, nonostante si orientino soprattutto con la vista, non sono in grado di riconoscere l’ostacolo.
Nella guida “Costruire con vetro e luce rispettando gli uccelli” vengono fornite delle soluzioni di progettazione ecologica in grado di mitigare la problematica. Le informazioni raccolte nella brochure sono rivolte a tutti gli attori della filiera: architetti, progettisti, costruttori e rappresentanti dell’industria del vetro.
Questi materiali forniscono una piacevole luce diffusa senza ombreggiature rigide e sono una soluzione rispettosa degli uccelli per tutte le aree dell’edificio che servono a illuminare, ma non a offrire una vista verso l’esterno.
Al Theatre le Manege a Mons in Belgio, l’Atelier d’Architecture Pierre Hebbelinck ha utilizzato un interessante mix di diverse strutture in vetro: quello strutturato e opaco garantisce luce diurna sufficiente all’interno dell’edificio, mentre finestre più piccole in vetro trasparente vengono utilizzate con parsimonia e in maniera mirata solo dove è necessaria una vista verso l’esterno.
La facciata della sede centrale di Le Monde, realizzata da Snøhetta a Parigi è composta da oltre 20.000 elementi in vetro che variano per struttura e trasparenza e sono disposti in modo da massimizzare la luce negli uffici e la vista verso l’esterno nelle giuste posizioni.
Un’altra soluzione è l’adozione di strutture a schermo avanzato e dispositivi fissi di protezione solare. Come nel progetto la Città del Sole a Roma dello studio di architettura Labics, un complesso multifunzionale con funzioni pubbliche e private. In questo progetto il design della facciata è stato realizzato con profili in alluminio e lamelle in vetro traslucido che garantiscono sia la protezione dal sole, sia la protezione degli uccelli.
Strutture a schermo avanzato poste davanti a grandi finestre e facciate in vetro possono servire sia da elemento decorativo, sia da protezione solare e se vengono rispettati i parametri per marcature testate, tali elementi di facciata forniscono anche una buona protezione contro le collisioni di uccelli.
Sul tema, si legge nella guida, la ricerca sta sperimentando delle tipologie di marcature che si integrano con l’architettura e che possono al tempo stesso lavorare sulla percezione delle superfici da parte degli uccelli.
Nella maggior parte degli uccelli la vista laterale è più importante di quella frontale. Per questo, strutture fini o piccoli punti ravvicinati non sono adatti come marcatura del vetro.
Un esempio applicativo è dato dal progetto di ristrutturazione dell’Abbazia di Michaelsberg; qui, lo studio caspar.architects ha inserito come elemento di design marcature altamente efficaci per proteggere gli uccelli dalle collisioni.
Così come nell’installazione temporanea Mirage di Doug Aitken a Gstaad in Svizzera: essa è stata dotata fin dall’inizio di un disegno a strisce nere per la protezione degli uccelli; in questo modo l’opera d’arte si “confonde” con il paesaggio circostante ma non rappresenta un pericolo per l’avifauna.
Secondo gli autori della guida, la protezione degli uccelli dovrebbe diventare scontata come quella antincendio o dalle cadute, dal rumore, dal freddo, dal caldo, ecc. “Riteniamo, affermano nella brochure, che l’architettura abbia il dovere di dare il suo contributo alla conservazione della biodiversità. Oltre all’attenzione per materiali da costruzione che preservano le risorse, a un concetto energetico sostenibile e a una sistemazione semi-naturale dell’ambiente circostante, ci vuole anche una progettazione degli edifici rispettosa degli uccelli.”
Bibliografia: Rössler, M., W. Doppler, R. Furrer, H. Haupt, H. Schmid, A. Schneider, K. Steiof & C. Wegworth (2022): Costruire con vetro e luce rispettando gli uccelli. 3ª edizione aggiornata. Stazione ornitologica svizzera, Sempach.
Le immagini presenti nel Focus sono tratte dal testo citato in bibliografia.
L’ambiente antropizzato è un ecosistema fatto di organismi viventi (parte biotica) e non viventi (parte abiotica) che sono inseparabilmente correlati ed interagiscono gli uni con gli altri.
La disciplina che studia queste relazioni è l’ecologia urbana, un campo dell’ecologia che mira a studiare l'ambiente e i sistemi naturali all'interno delle aree urbane, valutando le interazioni tra piante, animali ed esseri umani.
Alberi, fiumi, fauna selvatica e aree libere che si trovano nelle città sono delle risorse per l’essere umano. Fino a che punto sono influenzate dall'inquinamento, dall'urbanizzazione e da altre forme di pressione?
Come è possibile garantire la loro esistenza in ambito urbano?
Alla luce degli impatti causati dal cambiamento climatico, trovare nuove prospettive di convivenza, sarà la sfida dei prossimi anni.
Nasce da questa motivazione un interessante studio sulla progettazione ecologia delle costruzioni in vetro condotto dalla stazione ornitologica svizzera, in collaborazione con diversi enti europei, tra cui per l’Italia, la Lega italiana protezione uccelli (Lipu).
Costruire in vetro, significati attuali e futuri
Le costruzioni in vetro sono parte integrante del nostro quotidiano, il 2022 è stato perfino dichiarato dall’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite, “l’Anno internazionale del Vetro”, a motivo del ruolo tecnologico, scientifico, economico, ambientale, storico e artistico che esso ricopre nella nostra società.Se originariamente il vetro era utilizzato soprattutto per fornire luce agli interni, oggi è utilizzato come strumento di design architettonico in quasi tutte le aree dell’edificio.
In architettura, il vetro consente un’interazione tra spazio interno ed esterno, offrendo transizioni fluide e una libera connessione con l’ambiente circostante l’edificio, ma creando allo stesso tempo una piacevole demarcazione climatica e fisica.
Visto dall’esterno, si aggiunge un’ulteriore proprietà, che viene spesso utilizzata consapevolmente: con la sua superficie liscia, il vetro riflette ciò che sta di fronte e consente un gioco con l’architettura degli edifici vicini, la natura circostante e con le nuvole.
Attraverso il vetro, anche l’illuminazione notturna dell’interno si spande con grande effetto verso l’esterno, creando così volutamente, dal punto di vista architettonico, corpi luminescenti nella notte.
Ma, dal punto di vista dell’avifauna, trasparenza, riflessione e illuminazione hanno un disastroso rovescio della medaglia: sono causa di collisione (che aumenta con il grado di riflessione) per gli uccelli che, nonostante si orientino soprattutto con la vista, non sono in grado di riconoscere l’ostacolo.
Nella guida “Costruire con vetro e luce rispettando gli uccelli” vengono fornite delle soluzioni di progettazione ecologica in grado di mitigare la problematica. Le informazioni raccolte nella brochure sono rivolte a tutti gli attori della filiera: architetti, progettisti, costruttori e rappresentanti dell’industria del vetro.
Soluzioni tecniche: case study
Tra le soluzioni tecniche ritroviamo l’uso del vetro traslucido. Il vetro opaco e strutturato e i corrispondenti prodotti in policarbonato non creano riflessi realistici sulle superfici.Questi materiali forniscono una piacevole luce diffusa senza ombreggiature rigide e sono una soluzione rispettosa degli uccelli per tutte le aree dell’edificio che servono a illuminare, ma non a offrire una vista verso l’esterno.
Al Theatre le Manege a Mons in Belgio, l’Atelier d’Architecture Pierre Hebbelinck ha utilizzato un interessante mix di diverse strutture in vetro: quello strutturato e opaco garantisce luce diurna sufficiente all’interno dell’edificio, mentre finestre più piccole in vetro trasparente vengono utilizzate con parsimonia e in maniera mirata solo dove è necessaria una vista verso l’esterno.
La facciata della sede centrale di Le Monde, realizzata da Snøhetta a Parigi è composta da oltre 20.000 elementi in vetro che variano per struttura e trasparenza e sono disposti in modo da massimizzare la luce negli uffici e la vista verso l’esterno nelle giuste posizioni.
Un’altra soluzione è l’adozione di strutture a schermo avanzato e dispositivi fissi di protezione solare. Come nel progetto la Città del Sole a Roma dello studio di architettura Labics, un complesso multifunzionale con funzioni pubbliche e private. In questo progetto il design della facciata è stato realizzato con profili in alluminio e lamelle in vetro traslucido che garantiscono sia la protezione dal sole, sia la protezione degli uccelli.
Strutture a schermo avanzato poste davanti a grandi finestre e facciate in vetro possono servire sia da elemento decorativo, sia da protezione solare e se vengono rispettati i parametri per marcature testate, tali elementi di facciata forniscono anche una buona protezione contro le collisioni di uccelli.
Soluzioni tecniche: le marcature testate
Le marcature dei punti di pericolo sono frequenti compagne dei nostri percorsi quotidiani: aste di fissaggio dei segnali stradali, bordi di scale e scalini, fosse di scavo dei cantieri, ecc. sono dotati di segnaletica per le persone, ad esempio di barre gialle e nere o tratteggi bianchi e rossi. Per fare in modo che, se siamo di fretta, non andiamo a sbattere contro barriere in vetro, anche queste ultime vengono marcate all’altezza degli occhi con motivi a larghe strisce. Secondo lo stesso principio, si può ridurre il rischio di collisione con il vetro anche per gli uccelli.Sul tema, si legge nella guida, la ricerca sta sperimentando delle tipologie di marcature che si integrano con l’architettura e che possono al tempo stesso lavorare sulla percezione delle superfici da parte degli uccelli.
Nella maggior parte degli uccelli la vista laterale è più importante di quella frontale. Per questo, strutture fini o piccoli punti ravvicinati non sono adatti come marcatura del vetro.
Un esempio applicativo è dato dal progetto di ristrutturazione dell’Abbazia di Michaelsberg; qui, lo studio caspar.architects ha inserito come elemento di design marcature altamente efficaci per proteggere gli uccelli dalle collisioni.
Così come nell’installazione temporanea Mirage di Doug Aitken a Gstaad in Svizzera: essa è stata dotata fin dall’inizio di un disegno a strisce nere per la protezione degli uccelli; in questo modo l’opera d’arte si “confonde” con il paesaggio circostante ma non rappresenta un pericolo per l’avifauna.
Secondo gli autori della guida, la protezione degli uccelli dovrebbe diventare scontata come quella antincendio o dalle cadute, dal rumore, dal freddo, dal caldo, ecc. “Riteniamo, affermano nella brochure, che l’architettura abbia il dovere di dare il suo contributo alla conservazione della biodiversità. Oltre all’attenzione per materiali da costruzione che preservano le risorse, a un concetto energetico sostenibile e a una sistemazione semi-naturale dell’ambiente circostante, ci vuole anche una progettazione degli edifici rispettosa degli uccelli.”
Bibliografia: Rössler, M., W. Doppler, R. Furrer, H. Haupt, H. Schmid, A. Schneider, K. Steiof & C. Wegworth (2022): Costruire con vetro e luce rispettando gli uccelli. 3ª edizione aggiornata. Stazione ornitologica svizzera, Sempach.
Le immagini presenti nel Focus sono tratte dal testo citato in bibliografia.