19/12/2022 - Gli
intonaci speciali sono dei premiscelati in cui alla composizione sono aggiunti degli
additivi che hanno la capacità di creare un prodotto con prestazioni specifiche.
Tra questi vi sono gli
intonaci termoisolanti che contribuiscono al miglioramento della
prestazione energetica dell’edificio attraverso la
coibentazione termica.
Gli additivi, con proprietà isolanti, aggiunti al composto dell’intonaco possono essere per esempio: sughero, argilla, perlite, silice, polistirolo espanso.
La norma di riferimento è la UNI EN 998-1 “Malte per intonaci interni ed esterni”, secondo la quale, un intonaco termoisolante è “una malta a prestazione garantita con proprietà isolanti specifiche”. Nell’
etichetta, riportante il marchio CE e apposta sull’imballaggio, gli intonaci termoisolanti sono indicati con la lettera “
T”.
Un intonaco è classificabile “T” - termoisolante - per le proprietà legate alla
conduttività termica (λ), che deve presentare valori inferiori a 0,2 W/mK. La conduttività termica è l’attitudine a trasmettere il calore. L'intonaco termoisolante raggiunge valori di conduttività termica quattro o cinque volte minori rispetto ad un intonaco "standard".
A loro volta gli intonaci termoisolanti “T” sono divisi in due categorie,
T1 e
T2:
- intonaci di categoria T1, con λ ≤ 0,1 W/mK;
- intonaci di categoria T2, con λ ≤ 0,2 W/mK.
Gli intonaci T1 avendo una conduttività termica inferiore sono più “isolanti” rispetto a quelli di categoria T2.
Foto: TERMOINTONACO LATERLITE, ©Laterlite
Un
intonaco termoisolante, oltre ai bassi valori di conducibilità termica, è caratterizzato da un’elevata
permeabilità al vapore acqueo combinata ad un’elevata
traspirabilità e da
duttilità, ossia è molto elastico e sopporta le deformazioni.
Grazie al basso valore di conduttività termica l’intonaco abbatte la
dispersione termica del muro consentendo
risparmi di energia che vanno da 20% al 60%. Grazie all’elevata traspirabilità, permette la realizzazione di isolamenti e risanamenti termici senza rischi di accumuli di
condense interstiziali nella muratura, svolgendo la funzione di un vero e proprio polmone igrometrico. Grazie alla duttilità è di facile applicazione e aderisce molto bene al supporto.
Tutte le qualità citate fin ora consentono l’uso dell’intonaco termoisolante sia negli
interventi di
recupero che in quelli di
nuova costruzione. In particolare, l’intonaco termoisolante è utilizzato nel
restauro di immobili storici (vincolati o meno) dove in presenza di decori architettonici, quali fregi e cornici, difficilmente è possibile applicare dei pannelli isolanti. Oppure, in edifici più recenti, in cui si prevede un intervento di
rinnovo della facciata o un intervento di ristrutturazione finalizzato alla
riqualificazione energetica. Va sottolineato che in tutti questi
casi un intonaco termoisolante non può sostituite un Sistema a Cappotto Termico.
Ricapitolando, l’intonaco termoisolante, che è impiegabile sia all’
esterno che all’
interno, è efficace per:
- eliminare i
ponti termici;
- migliorare il
microclima e la salubrità degli spazi interni;
- ottenere un’ottima resa con
spessori ridotti.
In merito a quest’ultimo punto va sottolineato che lo spessore di un intonaco termoisolante non si differenzia da uno tradizionale; gli spessori massimi raggiungibili si aggirano intorno ai 3-4 cm, e, anche se è possibile applicare più strati successivi, rimangono sempre piuttosto limitati.
Pertanto, la
sola applicazione dell’intonaco termoisolante non può risolvere completamente il problema della coibentazione termica, soprattutto, se si vuole anche
accedere agli incentivi fiscali, dove sono imposti parametri ben precisi da raggiungere.
Bisogna fare un’attenta verifica della
stratigrafia complessiva dell’involucro e approntare una
soluzione progettuale idonea.
Foto: Intonaco isolante SANAWARME, ©Azichem
Intonaco termoisolante, messa in opera
L’applicazione dell’intonaco termoisolante può essere fatta a mano o meccanicamente. È molto importante che il supporto, vecchio intonaco o muratura, sia privo di
efflorescenze saline e sub-efflorescenze e abbastanza omogeneo.
In presenza di efflorescenze bisogna
intervenire per debellarle completamente. Invece, se il supporto è troppo liscio allora bisognerà prevedere la posa di un
aggrappante per facilitare l’adesione.
Passato il periodo di essiccazione, completa la posa dell’intonaco termoisolante, la stesura di
prodotti di finitura a protezione.