14/12/2022 - Nel progetto di illuminazione di un ambiente vanno considerati molti fattori, ma tra i più importanti c’è sicuramente il
fascio luminoso detto anche
angolo di illuminazione della sorgente luminosa.
Importanza che aumenta se si opta per una
illuminazione a LED, che rispetto alle altre tipologie, ha una luminosità più concentrata e pertanto la scelta corretta del fascio luminoso è necessaria per ottenere il risultato atteso, in particolare se si sta progettando un
controsoffitto con faretti ad incasso o semincasso.
In un precedente focus si è visto come partendo dal
l’intensità luminosa, regolata dalle unità di misura
lumen e lux, è possibile dedurre
quanti e in quale posizione mettere i faretti.
Il
fascio luminoso indica l'angolo di apertura della luce e, pertanto, definisce l'area che una lampada, nel caso specifico un apparecchio LED, è in grado di illuminare. L’ampiezza dello spazio illuminato varia in funzione dell’altezza della sorgente luminosa.
Per i faretti LED l’angolo di illuminazione può avere ampiezze molto diverse, spaziando da 10 a 120 gradi. Maggiore è la gradazione maggiore sarà anche la zona coperta dalla fonte di illuminazione.
Fasci molto piccoli sono ideali per zone particolarmente ristrette e per accentuare con l'illuminazione un oggetto, un decoro o un prodotto in esposizione.
Fasci maggiori, di solito ai 90°, sono utilizzati per illuminazione diffusa di un ambiente abitativo.
Ma, come accennato in precedenza, l’altezza del locale influisce sul fascio luminoso e sull’area che esso illumina.
La formula seguente:
a = 2b x tang(α/2), dove
a è l’ampiezza dello spazio illuminato;
α è il fascio luminoso dell’apparecchio;
b è l’altezza di installazione dell’apparecchio;
è usata per calcolare l’ampiezza dello spazio illuminato.
Da essa si evince che:
1) a parità di altezza, maggiore è il fascio luminoso, maggiore sarà lo spazio illuminato;
2) a parità di fascio o angolo di illuminazione, aumentando l’altezza aumenterà l’ampiezza dello spazio illuminato;
3) in entrambi i casi, l’intensità luminosa, ovvero la quantità di luce emessa dalla sorgente luminosa, subisce inevitabilmente una variazione nel modo in cui viene percepita, passando da più concentrata a più diffusa, come si può evincere dagli schemi che seguono.
Aumentando il fascio luminoso aumenta l'area illuminata, ma l'intensità decresce ©Edilportale
Aumentando l'altezza e mantenendo costante il fascio luminoso l'area illuminata è maggiore ma l'intensità decresce ©Edilportale
Nella scelta dei faretti LED sarà quindi fondamentale considerare il rapporto tra angolo di emissione e intensità luminosa: la scelta dell'angolo di emissione luminosa influisce sul risultato dell'intensità luminosa finale.
Ipotizzando di scegliere un faretto con intensità luminosa di 700 Lumen (pari a 7 Watt circa), maggiore è l'angolo di emissione del faretto, che viene indicato sulla confezione delle lampadine, più la luce emessa si distribuirà in maniera uniforme; di contro però “peggiorerà” l'intensità luminosa e percepiremo una luminosità molto debole. L’intensità della luce, infatti, sarà migliore nelle fonti di illuminazione a Led che presentano il fascio più stretto, ma di contro si potrebbero creare fastidiose zone d’ombra.
Questo fenomeno è risolvibile con una buona progettazione e con il confronto con le maestranze che consentiranno di trovare la soluzione più idonea, che potrebbe essere quella di incrementare il numero dei faretti oppure di sceglierne altri con una potenza maggiore.