Superbonus, in arrivo prestiti ponte garantiti da Sace per monetizzare i crediti
NORMATIVA
Superbonus, in arrivo prestiti ponte garantiti da Sace per monetizzare i crediti
I crediti bloccati ammontano a 99,4 miliardi di euro. Non ci sarà la proroga al 31 dicembre 2022 per le Cilas
15/12/2022 - Sono allo studio modifiche all’articolo 9 del Decreto Aiuti Quater per consentire una maggiore circolazione dei crediti tra gli intermediari qualificati e che garantiranno dei prestiti ponte per le imprese edili in possesso di tali crediti.
Così ieri pomeriggio il Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, rispondendo al question time alla Camera, ha spiegato la soluzione che il Governo sta mettendo a punto per dare liquidità alle imprese che hanno acquisito i crediti fiscali relativi ai bonus edilizi ma non hanno trovato un soggetto al quale cederli.
“I dati al momento in possesso dell’Agenzia, per il periodo ottobre 2020-novembre 2022, mostrano che l’ammontare dei crediti è pari complessivamente a 99,4 miliardi di euro di cui 52,1 miliardi riferibili al superbonus e 24,8 miliardi al bonus facciate” - ha aggiunto Giorgetti.
In altre parole, un’impresa che ha realizzato lavori di efficientamento energetico, miglioramento antisismico, ristrutturazione o rifacimento di facciate, applicando lo sconto in fattura e acquisendo un credito, in assenza di un soggetto disposto a prenderlo, potrà ottenere un prestito garantito dallo Stato.
Questa chance però varrà solo per i crediti maturati fino al 25 novembre 2022.
“Il decreto-legge Aiuti-quater - ha ricordato il Ministro - ha previsto, per i crediti comunicati all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022, la possibilità di utilizzo in dieci rate annuali”.
La strada che il Governo ha in mente di percorrere è quella dell’aumento del numero di cessioni consentite: dalle attuali 4 a 5, aggiungendo un successivo passaggio disposizione di banche, gruppi bancari e compagnie di assicurazione. E varrà non solo per i crediti maturati dopo l’entrata in vigore della legge di conversione del DL Aiuti quater, ma anche per le cessioni comunicate prima di tale data.
L’ipotesi è circolata nelle ultime settimane dopo che il DL Aiuti-quater ha fissato tale termine al 25 novembre 2022 provocando proteste degli operatori e richieste di riapertura del termine.
Il Governo si era già espresso contro la proroga ma la stessa maggioranza ancora chiedeva di riaprire alle Cilas fino al 31 dicembre 2022. Ora l’ipotesi sembra definitivamente tramontata.
Così ieri pomeriggio il Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, rispondendo al question time alla Camera, ha spiegato la soluzione che il Governo sta mettendo a punto per dare liquidità alle imprese che hanno acquisito i crediti fiscali relativi ai bonus edilizi ma non hanno trovato un soggetto al quale cederli.
“I dati al momento in possesso dell’Agenzia, per il periodo ottobre 2020-novembre 2022, mostrano che l’ammontare dei crediti è pari complessivamente a 99,4 miliardi di euro di cui 52,1 miliardi riferibili al superbonus e 24,8 miliardi al bonus facciate” - ha aggiunto Giorgetti.
Superbonus, in arrivo prestiti ponte per monetizzare i crediti
La misura allo studio prevede l’intervento di SACE - SpA controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che fornisce garanzie finanziarie per l’accesso al credito delle aziende - che garantirà i prestiti che le banche concederanno alle imprese per trasformare in liquidità i crediti acquisiti a seguito di lavori agevolati con i bonus edilizi.In altre parole, un’impresa che ha realizzato lavori di efficientamento energetico, miglioramento antisismico, ristrutturazione o rifacimento di facciate, applicando lo sconto in fattura e acquisendo un credito, in assenza di un soggetto disposto a prenderlo, potrà ottenere un prestito garantito dallo Stato.
Questa chance però varrà solo per i crediti maturati fino al 25 novembre 2022.
Cessione del credito, un passaggio in più
“Il decreto-legge Aiuti-quater - ha ricordato il Ministro - ha previsto, per i crediti comunicati all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022, la possibilità di utilizzo in dieci rate annuali”.La strada che il Governo ha in mente di percorrere è quella dell’aumento del numero di cessioni consentite: dalle attuali 4 a 5, aggiungendo un successivo passaggio disposizione di banche, gruppi bancari e compagnie di assicurazione. E varrà non solo per i crediti maturati dopo l’entrata in vigore della legge di conversione del DL Aiuti quater, ma anche per le cessioni comunicate prima di tale data.
Non ci sarà la proroga al 31 dicembre 2022 per le Cilas
La proroga al 31 dicembre 2022 della scadenza per presentare la Cilas e fruire del superbonus al 110% non ci sarà. Fonti del Ministero dell’Economia confermano l’indisponibilità del Governo a riaprire i termini.L’ipotesi è circolata nelle ultime settimane dopo che il DL Aiuti-quater ha fissato tale termine al 25 novembre 2022 provocando proteste degli operatori e richieste di riapertura del termine.
Il Governo si era già espresso contro la proroga ma la stessa maggioranza ancora chiedeva di riaprire alle Cilas fino al 31 dicembre 2022. Ora l’ipotesi sembra definitivamente tramontata.