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Flat tax al 15%, il tetto per le Partite Iva sale a 85.000 euro

Flat tax al 15%, il tetto per le Partite Iva sale a 85.000 euro

Le novità della Legge di Bilancio 2023 per i professionisti. Prevista anche una flat tax del 15% incrementale

Aggiornato al 02/01/2023
auremar © 123rf.com
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di Rossella Calabrese Aggiornato al
30/12/2022 - Sale da 65.000 a 85.000 euro il limite massimo di ricavi o compensi entro il quale lavoratori autonomi e professionisti possono optare per il regime forfetario e applicare l’imposta sostitutiva del 15%, la cosiddetta flat tax.
 
Lo prevede la Legge di Bilancio 2023. Secondo le stime del Ministero dell’Economia e delle Finanze, la platea dei beneficiari supererà di poco le 100mila persone.
 
La stessa Legge di Bilancio dispone che il regime forfetario cessa di avere applicazione dall’anno stesso in cui i ricavi o i compensi percepiti sono superiori a 100.000 euro. In quest’ultimo caso è dovuta l’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) a partire dalle operazioni effettuate che comportano il superamento del predetto limite.
 
Questa causa di cessazione dell’applicazione della flat tax si aggiunge a quelle già vigenti:
- superamento del tetto dei ricavi o compensi;
- superamento del limite di 20mila euro per spese per lavoro accessorio;
- residenza in un Paese extra UE o che non assicuri lo scambio di informazioni sui redditi;
- partecipazioni a società controllanti che esercitano attività riconducibili a quella professionale;
- prestazione dell’attività nei confronti di precedenti datori di lavoro;
- redditi da lavoro dipendente superiori a 30mila euro nell’anno precedente.
 

Flat tax del 15% incrementale

Inoltre, per il solo anno 2023, i contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni, diversi da quelli che applicano il regime forfetario, possono applicare, invece delle normali aliquote per scaglioni di reddito, un’imposta sostitutiva dell’Irpef e relative addizionali, con aliquota del 15% su una base imponibile, comunque non superiore a 40.000 euro, pari alla differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinato nel 2023 e il reddito d’impresa e di lavoro autonomo d’importo più elevato dichiarato negli anni dal 2020 al 2022, decurtata di un importo pari al 5% di quest’ultimo ammontare.
 
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