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Nel 2040 la casa sarà Bunker, Nido, Bicicletta o Shuttle?

Nel 2040 la casa sarà Bunker, Nido, Bicicletta o Shuttle?

I 4 scenari possibili delineati da una Ricerca presentata in anteprima a Trieste, nell’ultima tappa di Edilportale Tour 2022

Aggiornato al 12/12/2022
Nel 2040 la casa sarà Bunker, Nido, Bicicletta o Shuttle?
07/12/2022
07/12/2022 - Il futuro delle costruzioni - tra obiettivi sostenibili e sfide dell’innovazione - è stato protagonista dell’ultima tappa di Edilportale Tour 2022, a Trieste ieri 6 dicembre.
 
Iniziato a Pescara l’11 ottobre, il Tour ha attraversato l’Italia fermandosi in 12 città. Ha incontrato tantissimi progettisti, ha fatto dialogare tecnici e aziende e ha concluso il suo percorso a Trieste, nel cuore della Mitteleuropa.

Nel Palazzo del Ferdinandeo che ospita il MIB Trieste School Of Management, si è fatto il punto su quanto e come l’edilizia debba ripensare sè stessa per non essere più l’‘elefante’ nella Climate Room.
 
L’edilizia chiede infatti tanta energia e tanto consumo di risorse. Ed è il grande imputato dell’emergenza climatica in atto. I nostri edifici sono infatti responsabili del 36% delle emissioni di gas a effetto serra e, secondo l’ultimo Rapporto Ispra, al settore edilizia è imputabile oltre il 45% dei rifiuti speciali prodotti in Italia, per un totale di oltre 66 milioni di tonnellate all’anno.

E se tutto questo non bastasse, il mondo delle costruzioni è super-energivoro. Il 40% del consumo energetico viene infatti utilizzato per costruire e far lavorare le nostre case. I consumi nazionali nell’edilizia sono aumentati: la situazione è peggiorata.
 
È di pochi giorni fa la diffusione di un rapporto targato sempre Ispra: in Italia perdiamo 2 metri quadrati di suolo al secondo. L’anno scorso la media è stata di 19 ettari di suolo persi al giorno, il valore più alto degli ultimi dieci anni. E infatti proprio nel 2021 abbiamo raggiunto il picco di cementificazione del territorio degli ultimi 10 anni.

Possiamo continuare così? Al di là del fatto che ce lo chiede l’Europa con la Renovation Wave (tema di Edilportale Tour 2022): ristrutturare e portare all’efficientamento energetico 35 milioni di edifici in Europa entro il 2030?

Norbert Lantschner, esperto internazionale di tematiche ambientali, ideatore di CasaClima, fondatore e presidente Fondazione ClimAbita e ambasciatore Carta della Terra all’Onu, ha richiamato i progettisti al senso di responsabilità. “Abbiamo perso trent’anni. Ora in otto dobbiamo dimezzare le attuali emissioni di gas serra. Dobbiamo rivoluzionare l’edilizia. Insieme a trasporti e agroalimentare. Ma la grande differenza è che nell’edilizia sappiamo come farlo: abbiamo le tecnologie e le competenze”.

E ha aggiunto: “Il maggiore responsabile di questa emergenza è l’uso sconsiderato di energia, l’accesso ad una infinita massa di energia. E lo abbiamo fatto anche noi progettisti: nel Dopoguerra abbiamo costruito come non ci fosse un domani. Ora però non fate l’errore di pensare che sia sufficiente passare alle rinnovabili. Non sarà sufficiente neppure questo se prima non si ridurranno i consumi”.
 
“I nostri edifici possono dare un grande contributo, attraverso involucri di qualità e soluzioni di impiantistica che rendano sostenibile il raffreddamento e il riscaldamento”. Al tempo stesso va pensata, e attuata, anche la transizione materica, privilegiando risorse rinnovabili: “Il cemento è il materiale più impattante: l’8% dei gas serra proviene proprio dal cemento”.

Dunque, questo il macroscenario all’orizzonte. Ma all’interno di esso si sviluppano altri scenari. E per individuarli dobbiamo uscire dalla gabbia del ‘qui e ora’. Ne ha parlato diffusamente Fabio Millevoi, direttore Ance Friuli-Venezia Giulia e, come si racconta lui stesso, futurista per necessità. È infatti coordinatore di LICoF, Laboratorio dell’Immaginazione delle Costruzioni Future. LICoF è un progetto promosso da Area Science Park e Ance Friuli-Venezia Giulia che ha messo in rete ricerca, innovazione e mondo produttivo per immaginare il futuro dell’intera filiera edile.

Ed è da questo punto di osservazione assolutamente inedito - e dopo un lavoro di ricerca durato oltre un anno che ha coinvolto una quarantina di differenti professionalità, anche umanistiche - che ha presentato una ipotesi di edilizia 2040. Quattro gli scenari delineati. Quattro le possibili alternative del costruire e dell’abitare.

Partendo dal concetto che il Futuro non esiste ma esistono i Futuri ‘al plurale’, Millevoi ha detto che i 4 scenari non vanno considerati come previsioni ma come fotografie di futuri possibili alternativi.
 
Le 4 ipotesi di case partono da due domande fondamentali. La prima: siamo certi che il settore delle costruzioni contribuirà a realizzare i 17 obiettivi sostenibili dell’Agenda 2030? La seconda domanda interessa invece il modello di business: siamo sicuri che il settore andrà verso la digitalizzazione? “La risposta è che non siamo certi. In nessuno dei due casi” ha detto Millevoi. “Tanto più se consideriamo le dimensioni del settore. Il 95% delle imprese di costruzione ha meno di 9 dipendenti. E di queste circa il 60% ha un solo dipendente”.

Ecco allora i 4 scenari di Casa 2040.

Casa Bunker - Sarà una fortificazione per difendersi da una città disordinata e pericolosa. Questo scenario si aprirà se la trasformazione dell’economia verso una maggiore sostenibilità non ci sarà e il settore delle costruzioni continuerà a incontrare notevoli difficoltà a riconoscere i guadagni di produttività che possono derivare dalle applicazioni della digitalizzazione.

Casa Nido - Solo alcune imprese impiegheranno le nuove tecnologie a loro vantaggio con scarsa attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale.

Casa Bicicletta - L’attenzione verso il cambiamento climatico e demografico guiderà la pianificazione urbana verso una ripresa più verde e inclusiva. Case che non consumano, non inquinano e mettono in relazione le persone con l’ambiente.

Casa Shuttle - Sarà la casa con una sua vitalità e intelligenza. In questo quarto scenario, i modelli di business disruptive trasformeranno l’edilizia nel motore dell’economia circolare.

“Non saremo noi a cambiare la situazione - ha spiegato Fabio Millevoi -. Lo farà la generazione Z, i nati dal 1995 al 2010 e i bambini che oggi hanno 8 anni: i ConsumAttori di domani. Anche nel mondo dell’abitare. E alla casa del 2040 dobbiamo pensare, in termini di qualità, benessere, comfort e funzioni, non usando gli strumenti e parametri del presente”.

“Il nostro settore deve investire sulla formazione continua; deve fare squadra che significa fare sistema. Non ultimo, come aziende e progettisti dobbiamo imparare ad ascoltare perché vediamo solo quello di cui sappiamo parlare. Invece dovremmo sempre aggiungere ‘E se?’. Infine, ricordarci sempre, anche nel fare impresa, che il futuro non è domani. Il futuro vive è in quello che stiamo facendo oggi”.

A aprire la tappa conclusiva di Trieste è stata la presidente dell’Ordine degli Architetti di Trieste, Graziella Bloccari, che ha richiamato l’urgenza di intervenire - oltre che sul residenziale - anche sul segmento degli edifici pubblici. “Soprattutto - ha aggiunto - è necessario eliminare, o almeno ridurre drasticamente, gli ostacoli alla ristrutturazione. Si tratta di una questione normativa. È un compito della politica”.

Edilportale Tour 2022 si chiude qui. L’appuntamento è con l’edizione 2023. Con nuovi contenuti e nuove città da attraversare.
 
Edilportale Tour è un’iniziativa di Edilportale in collaborazione con Kone, Bifire e RBM More.

Con la partecipazione di: Samsung Climate Solutions, Concrete, Isolmant, Soprema, Ruegg, Tecno K Giunti, Tecnova, Luxury Windows Italia, Mazzonetto.

Partner: Agorà
Sito ufficiale: http://tour.edilportale.com/
 
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